Vision è il pneumatico #concept del futuro. Non c’è aria, è connesso, ricaricabile, estremamente personalizzabile ed è anche un prodotto organico. Non è finita qui poiché è nello stesso tempo pneumatico e ruota e riassume nella sua struttura tutte le più importanti tecnologie applicate al pneumatico degli ultimi cento anni.
Ok, non si tratta di un prodotto destinato al ciclismo, ma come spesso accade le news del mondo automotive approdano in breve tempo anche in altri settori e visto l’impegno di Michelin nel mondo delle bici, il passo potrebbe essere breve.
Il progetto, lanciato sotto l’egida del #michelin #corporate Innovation Board (CIB) ha un obiettivo semplice: immaginare un oggetto tecnologico che rappresenti la mobilità del futuro, un prodotto dal leggerissimo impatto ambientale, in linea con i valori di Michelin.
Vision, composto da materiali provenienti da fonti sostenibili, è un sogno realizzabile e con ben 19 brevetti che ne proteggono tutti gli aspetti costruttivi e i materiali utilizzati, rappresenta una visione futura in cui il marchio crede con grandissima forza.
L’architettura alveolare di Vision sostiene il veicolo e si comporta a tutti gli effetti come un pneumatico comodo e solido, con l’enorme vantaggio che non può esplodere e lasciarvi quindi a piedi. Solido al centro e flessibile in superficie, prende ispirazione dalla natura con cui aspira a confondersi. I materiali utilizzati provengono da fonti sostenibili e biodegradabili, minimizzando l’impronta ambientale del pneumatico.
La dotazione tecnologica è ricca e grazie ai sensori applicati, Vision può fornire in tempo reale notizie sulle sue condizioni. Grazie ad una specifica app, esattamente come potete osservare nel video (link), è possibile cambiare la destinazione del pneumatico, secondo i bisogni dell’utilizzatore. Ad esempio, in caso di strada innevata, il cambiamento della struttura esterna è veloce e si realizza grazie alla stampa in 3D.
Nel futuro la gestione dei pneumatici passerà attraverso un semplice click sullo schermo, una breve sosta e via verso le strade che preferiamo. Sterrato, asfalto o neve saranno condizioni che si potranno affrontare con battistrada specifici che verranno stampati di volta in volta.
Ora fate un salto nel futuro e provate ad immaginare tutta questa tecnologia applicata al mondo delle bici. Basta forature ma soprattutto mescole opportune per affrontare tutte le diverse stagioni, non male come futuro!
Giorgio Perugini