Claudio Fantin è un nome, intuibilmente veneto, che connota la figura di un operatore del settore della componentistica ciclo, a 360 gradi, che già da giovincello, o poco più, è calato, con precipuo impegno e capacità, nel settore della varia accessoristica e componentistica ciclo, a livello internazionale. Erano gli inizi degli anni 1980 e nel Veneto, soprattutto nelle province di Vicenza, Padova, Treviso e pure Venezia, era un fiorire di molteplici iniziative nel settore produttivo del ciclo, sia di tipo industriale, sia artigianale, che esprimevano una tradizione acquisita nella specifica attività, legata anche ad un’affermata e sviluppata tradizione ciclistica. E questo sia nel settore sportivo, sia in quello del largo e costante uso quotidiano della bicicletta quale mezzo di mobilità quotidiana.
È proprio all’inizio del 1980 che nasce a Cassola, comune confinante con Bassano del Grappa, la SCI-CON, fondata da Lucio Fantin, ben presto affiancato dal nipote Claudio, un “tandem” affiatato che dapprima rinnova e poi innova il mercato delle borse, borselli e simili per il nascente cicloturismo dell’epoca. La prima sede è in quello che viene indicato come “garage” ma, ben presto, il locale diventa stretto e si amplia di molto. La creatività dei Fantin, lo zio Lucio, corporatura e capigliatura ridotte ma con capacità e cognizioni tecniche di valore, carattere gioviale e aperto si integra perfettamente con il dinamismo e le capacità commerciali del nipote Claudio, tuttora un po’ capellone anche se il bianco-grigio ha preso il sopravvento sul nero originale.
Nello sviluppo di Sci-Con, dopo le prima borse da cicloturismo da montare sul portapacchi, sul manubrio o sul tubo sella, prima di realizzare, con Francesco Moser, la borsa modello Aerocomfort per il trasporto protetto in aereo delle “specialissime”, utilizzata per il record dell’ora in Messico nel 1984.
Le varie rassegne internazionali, le Fiere di Milano e Colonia soprattutto, allora in auge, confermano il successo della produzione a livello internazionale con produzione di borse realizzate anche su indicazioni di “testimonial” di gran nome del professionismo.
È il 1989 quando è presentato, all’EICMA di Milano, in prima mondiale, il primo “box” in plastica rigida per trasportare il telaio con gli speciali alloggiamenti delle ruote. Un’innovazione largamente e universalmente apprezzata cui hanno poi fatto seguito, negli anni, altri vari modelli con innovazioni atte a coprire le esigenze di trasporto di tutti i modelli di biciclette, strada, pista mountain bike.
Anche il settore delle borse, dei borselli, dei portattrezzi vari, degli zaini e zainetti di varie forme per differenti usi, è sempre attualizzato dalla dinamica azienda veneta. E la costanza di rapporti di collaborazione con esponenti di primo piano del professionismo per le varie specialità delle due ruote è fonte preziosa di conoscenze specifiche per Sci-Con da realizzare e riversare nella gamma produttiva.
Il 2017 è l’anno di un allargamento significativo del campo d’attività con l’inclusione, nella proposta complessiva, che propone l’abbigliamento ciclistico, con maglie e pantaloncini che ottengono un buon gradimento dal mercato specifico.
Dopo circa quarant’anni, nel 2018, avviene il rinnovo della grafica del marchio e del logo che propone volutamente, in piena evidenza ScICON Sports, la desinenza intende significare “iconico”, consegnando agli archivi il termine inglese “bags” che ne ha accompagnato la crescita. Non solo questo però avviene nel 2018. Un anno che segna l’avvio della produzione e vendita di un’assortita linea di occhiali sportivi “multisport”, realizzati con affermati specialisti del settore. È una produzione che, per vari fattori qualitativi e politica di marketing mirata, è utilizzata anche da big di prima grandezza, soprattutto nel ciclismo, e pure in altri settori sportivi e fashion.
Ora l’azienda, con sede a Mussolente, sempre nei pressi di Bassano del Grappa, è inserita in un gruppo multinazionale del settore, la ASG, che compete sul mercato internazionale E ScICON Sports, con le sue specificità, è un “player” di primo rilievo.
E lo spirito, ricorda Claudio Fantin, è sempre quello respirato nel “garage” di Cassola, con lo zio Lucio, espresso e proseguito da Claudio con notevole successo e costante passione per il lavoro.