Proponiamo, in questa occasione, la figura di un vero appassionato marchigiano del ciclismo che, nel settore, soprattutto nella sua regione, è assai conosciuto aldilà della sua naturale, forte, discrezione anche nella frequentazione dell’ambiente delle due ruote.
Parliamo di Sandro Angeletti, di Montoro di Filottrano, in provincia di Ancona, con il capoluogo di Filottrano indissolubilmente legato, ciclisticamente e non solo, al sempre vivo ricordo di un personaggio “antipersonaggio” del ciclismo, caro a tutti gli appassionati, come Michele Scarponi, il carissimo “Scarpa”, che rifuggiva dall’essere personaggio, pur avendone tutti i titoli, proponendosi sempre con la sua vivace, allegra, umanità e che tanto manca alla vastissima platea dei suoi estimatori.
Sandro Angeletti, “mastro sartore”, è un affermato interprete di una specificità professionale propria di Filottrano e zona, quella della tradizione dell’abbigliamento, sviluppata soprattutto nel secondo dopoguerra, con diversi laboratori artigianali di qualità collegati anche a industrie di livello internazionale che hanno, in un certo senso, rivoluzionato la sartoria, in Italia e anche al difuori dei confini nazionali, creando il prêt-à-porter di qualità con ampia gamma di scelte, allargando le possibilità di scelta la platea degli acquirenti.
Sandro Angeletti, classe 1946, dopo un lungo periodo di apprendistato in importanti realtà del settore della zona anconetana, venticinque anni fa decide di mettersi in proprio e apre a Montoro, piacevole frazione di Filottrano, un laboratorio con la moglie, la signora Rosina Berrè, pure lei impegnata nel ramo sartoria e dove, nel tempo, si sono aggiunti due figli, Michela e Stefano, che collaborano nella conduzione della sartoria che opera con affermato marchio proprio o quale “terzista” per realtà di rilevanza internazionale. La primogenita Alessandra, professoressa, ha invece preferito seguire la sua inclinazione per l’insegnamento.
Sandro Angeletti, fin dalla giovane età, è un grande appassionato di ciclismo, sport che comunque non ha mai praticato in quanto, dopo i primi approcci pedalati in solitudine sulle ondulate strade dell’entroterra marchigiano, è stato ben presto dissuaso dall’insistere nel tentativo di diventare corridore nonostante una conformazione fisica propria di uno scalatore. “Troppa fatica”, confessa ancora adesso. E allora convoglia subito la sua passione ciclistica nel settore organizzativo collaborando fattivamente con la società ciclistica locale, l’Unione Sportiva Montoro che da trentacinque anni, dapprima in collaborazione con l’Unione Sportiva Campocavallo, frazione della vicina Osimo, organizza una gara “under ed élite” con partenza e arrivo a Montoro.
Fra le sue amicizie a due ruote, ma non solo, annovera anche quella di lunga data con Lino Secchi, presidente Comitato Regionale Marche della F.C.I.
La sua casa di campagna, nelle dolci colline marchigiane, è un frequentato luogo di distensione - e pure di alimentazione tipica della zona - per i vari componenti la società ciclistica e Michele Scarponi era sovente una graditissima presenza dispensatrice d’allegria, aldilà del suo valore ciclistico, con il suo spessore umano, espresso fra amici, nella sua amata terra.
Sandro Angeletti, con due dei suoi dei suoi fratelli e altri amici, respirava e respira, con passione, l’aria del grande ciclismo, soprattutto nelle tappe dolomitiche del Giro d’Italia, rubando qualche giorno al suo lavoro, sempre con la discrezione, la riservatezza e, naturalmente, l’eleganza che lo contraddistinguono sia nel lavoro, sia nella vita.