Che il Colnago Cycling Festival volesse essere una grande festa del
ciclismo era noto fin dalla sua prima edizione, ma si è andati oltre e
nel fine settimana del 8 maggio Desenzano del Garda è diventata la
capitale del bel ciclismo. Tre giorni di festa che hanno portato su
tutto il territorio gardesano 10000 presenze e oltre ai Media
Internazionali, Rai Sport con ben due ore di riprese del territorio e
della nostra gran fondo. Manifestazione anno dopo anno in continua
crescita, il Colnago Cycling Festival è andato in scena nel fine
settimana del 6, 7 e 8 maggio scorso ed è stata una vera consacrazione
di Desenzano del Garda, oggi più che mai la città del Ciclismo dei
valori autentici come il sano agonismo, ma anche la condivisione, la
famiglia, il divertimento e lo stare insieme, ammirando paesaggi unici e
godendosi un prezioso week end eco-sostenibile dove la bicicletta è la
vera protagonista.
Per tre giorni la bicicletta è diventata un vero
strumento di divertimento, ma soprattutto il migliore mezzo di trasporto
che rispetta la natura, capace di portare 10000 presenze anche da
Oltreoceano ad apprezzare le bellezze del territorio del Lago di Garda.
Per
utilizzare un termine caro ai ciclisti, il prologo è andato in scena
venerdì pomeriggio, quando le piazze della cittadina gardesana sono
state letteralmente invase dagli stand delle numerose aziende
espositrici, che hanno dato vita all’Expo Village. Infatti, numerosi
ciclisti si sono riversati sulle sponde del Benaco già dal mercoledì ,
prendendo parte a diversi eventi enogastronomici , che hanno permesso ai
partecipanti di gustare ed apprezzare il Lugana, il pregiato vino
bianco prodotto nei vitigni coltivati sulle colline a sud del lago.
Il
cicloturismo senza fretta è stato invece il principe della giornata di
sabato, quando alle ore 8.00 di mattina, sul lungolago, poco meno di 500
“randagi” si sono dati appuntamento per la 3a edizione della Randonnée
Giro del Lago di Garda. Un fantastico viaggio attorno al Garda, per chi
ha scelto il percorso “corto” di soli 145 chilometri, che ha sconfinato
nella Val d’Adige, per chi ha invece optato per il percorso lungo di 200
chilometri. La soddisfazione è stata veramente tanta, così come i
ringraziamenti a conferma dell’attenzione degli organizzatori per chi
ama pedalare senza fretta.
Tanto spazio anche ai bambini, che
riescono con la loro spensieratezza a dare sempre un tocco di innocente
freschezza alla giornata. Sono riusciti perfettamente nell’intento i
duecento piccoli ciclisti, che sabato pomeriggio hanno letteralmente
invaso la Spiaggia d’Oro di Desenzano con le loro biciclettine e alla
fine, medaglia per tutti accolta con grande entusiasmo e grida di gioia.
Ma
la vera invasione del popolo del pedale è avvenuta domenica mattina,
quando il lungolago si è riempito dei variopinti colori di più di 3000
divise che hanno preso posto nelle griglie di partenza della Granfondo
Colnago Desenzano del Garda.
Già dal benvenuto iniziale, poco prima
della partenza che si è svolta senza intoppi alle ore 7:00 in punto,
molte le voci che si sono unite nel rimarcare concetti particolarmente
cari a tutti i presenti.
Il Sindaco Rosa Leso ha ribadito che questo
festival ha portato “il mondo a Desenzano e Desenzano nel mondo”,
conferendo non solo alla città, ma a tutto il territorio del Garda, una
visibilità straordinaria, perfettamente in sintonia con la direzione
intrapresa ormai da diversi anni verso un turismo eco-sostenibile, dove
la bicicletta è prima di tutto un mezzo di trasporto ideale per il
benessere psico-fisico e per l’ambiente. "
“Il termine ecologia
compie 150 anni” aggiunge l’assessore allo Sviluppo Valentino Righetti
“e la bicicletta è la portavoce di questo concetto che piano piano si
sta radicalizzando anche nelle nostre città. Ernesto Colnago, con i suoi
50 anni di prestigiosa attività, ha concorso fattivamente affinché la
bicicletta italiana nel mondo, divenisse sempre di più il simbolo di
sport sano e di valori forti. Infine c’è da essere soddisfatti di come
il territorio abbiamo vissuto questo week end, alberghi e ristorazioni
hanno lavorato a pieno regime”.
Anche le parole del vice sindaco e
assessore alle Opere e ai Lavori Pubblici Rodolfo Bertoni enfatizzano la
grande importanza del mezzo “bicicletta”, citando il progetto dei nuovi
itinerari ciclabili che uniranno la fascia costiera con l’interno del
territorio, portando i turisti a scoprire straordinari percorsi storici
ed eno-gastronimici di nicchia. Chiude l’intervento dell’Assessore
all’Ambiente e all’Ecologia Maurizio Maffi che definisce la bicicletta
il vero mezzo democratico, accessibile a tutti, promotore della lentezza
e della mobilità sostenibile.
Ma torniamo al nostro festival. Il
benvenuto ai partecipanti è stato pronunciato in modo diverso a seconda
dei vari protagonisti che si sono alternati. Gianni Motta ha ricordato i
50 anni dalla sua vittoria al Giro d’Italia e ha suggerito ai
partecipanti di guardare il panorama e di sorpassarlo con prudenza, il
Falco Savoldelli ha spronato gli amici ciclisti a vivere la gran fondo
con leggerezza, senza esagerare e senza correre rischi inutili. Infine
Ernesto Colnago ha chiuso i saluti, augurando a tutti di divertirsi
ma…”attenzione a non farvi male!”
Ci preme riportare anche
l’intervento del presidente dell’Associazione Nazionale Italiana
Trapiantati che con enfasi si appella al senso di solidarietà dei
presenti “Diamo il meglio di noi in vita, ma anche dopo donando gli
organi che possono permettere ad altre persone senza via di scampo di
poter vivere pienamente e magari, come oggi, correre ad una gran fondo
come la Colnago!”
Ecco che finalmente è tutto pronto per la partenza e
il Sindaco Rosa Leso dà il via a un fiume coloratissimo di vivaci
centauri della bicicletta, provenienti da ben 20 nazioni a livello
mondiale, uomini e donne di tutte le età e di diversa condizione fisica,
ma con la stessa voglia di divertirsi e di mettersi alla prova.
A
fare da preludio sono stati i “leggendari” partecipanti alla Garda
Legend, la manifestazione riservata alle bici storiche. Una vero e
proprio salto nel tempo del ciclismo del passato. Un brindisi di buon
augurio e via, a godersi panorami sui vigneti e splendidi scorci sul
lago di Garda.
Divertente anche la sfida fra i due team capitanati da
Massimo Boglia e Paolo Savoldelli, il Falco, che hanno reso ancora più
vivace, se ve ne fosse stato bisogno, la kermesse domenicale.
A
raccontare come il Colnago Cycling Festival è diventato una
manifestazione così unica e, edizione dopo edizione, sempre più
apprezzata è il cav. Ernesto Colnago, nel bel salottino allestito in
occasione della trasmissione RAI - che è andata in onda a partire dalle
ore 18:30 di domenica -
“All’inizio era una gara normale, ma quando
ho deciso di diventare lo sponsor principale, io, che amo fare bene le
cose, ho voluto costruire qualcosa di differente. Amo questa città e
quando mi è stato proposto da Tazio Palvarini (organizzatore del CCF) di
sposare il suo progetto, ho accettato perché questo è un posto
magnifico, aperto al turismo internazionale, e merita di essere messo in
primo piano. Dietro a questo straordinario festival però c’è un
grandissimo lavoro, professionisti che non si sono risparmiati,
tantissimi volontari che con grande disponibilità e bravura si prodigano
dietro le quinte e a loro va il mio grazie, come a tutte le città, in
primis Desenzano del Garda, che hanno reso possibile il festival,
collaborando tutte insieme”.
Poi parlando dei suoi legami con le cose
importanti della vita, aggiunge: “La Colnago è ricca di Storia, 53
campioni del mondo, 18 Olimpiadi, giusto per citare qualche dato, sono
sostanza e il mio orgoglio è la mia famiglia, ma anche la mia azienda e
tutti questi amici, sia anziani sia della nuova generazione, che mi
dimostrano di continuo la loro stima e il loro affetto”.
Incontriamo
anche il nipote Alessandro che ha vissuto in prima persona la gran
fondo, cui chiediamo qualche impressione sulla sua personale esperienza:
“Il mio grazie va all’organizzazione perché durante tutto il percorso
mi sono sentito sicuro. I 524 addetti hanno tenuto sotto controllo tutto
e quindi posso confermare che nulla è stato lasciato al caso, il
fattore sicurezza è da sempre al primo posto!.”
40 motoscooter, 12 punti sanitari, 8 ambulanze, 5 moto mediche non sono proprio bruscolini…
I
ringraziamenti non possono finire qui. Perché dietro i tre giorni di un
festival così articolato, con tanti eventi, tante persone provenienti
da tutto il mondo, il sostegno delle forze dell’ordine si è fatto
sentire chiaro e decisivo, fondamentale per la buona riuscita, sempre in
termini di sicurezza, di una manifestazione a così ampio respiro.
Chiusa
la prima parte della giornata, nel pomeriggio si è dato luogo alle
premiazioni relative al concorso a tema Le Vetrine di Desenzano e,
dulcis in fundo, è arrivato il momento del tanto atteso salottino Rai
con numerosi ospiti presenti, per commentare la gran fondo, ma non solo:
da Gianni Motta a Paolo Savoldelli, dall’organizzatore Tazio Palvarini
al dott. Gianluca Ginepro, responsabile della comunicazione del
Consorzio Lago di Garda Lombardia, con il saluto del primo cittadino
Rosa Leso e del patron Ernesto Colnago.
Golosissimo il capolavoro del
maestro cioccolatiere Roberto Moretti, che per l’occasione ha
realizzato due sculture in cioccolato che simboleggiano il cuore della
Colango unito alla città di Desenzano del Garda, una donata da Ernesto
Colnago alla città, l’altra destinata alla raccolta fondi a favore
dell’AIRC - Associazione Italiana per la ricerca sul Cancro, raccolta
che ad oggi ha raggiunto l’80% del tetto dei 10 mila euro, ma rimane
ancora aperta per ricevere nuove donazioni e così raggiungere finalmente
il traguardo.
Ma ahinoi, tutto inizia e tutto finisce. E così anche
la quarta edizione del Colnago Cycling Festival ha visto il suo epilogo.
Tanta fatica da parte degli organizzatori, ben ripagata dalla
soddisfazione dei partecipanti, che hanno potuto godersi una splendida
vacanza sulle rive del Lago di Garda.
Grande soddisfazione quindi da
parte delle amministrazioni locali, che hanno avuto l’ulteriore prova di
come il turismo sportivo, e in particolare il ciclismo, sia capace di
valorizzare un territorio.
L’arrivederci a tutti i partecipanti, sia
che siano andati con calma apprezzando le bellezze del territorio, sia
che abbiano voluto confrontarsi più agonisticamente, è per il prossimo
anno con la quinta edizione del Festival di Desenzano. Ci vediamo per la
prossima sfida!