Mentre il grande ciclismo è in pausa, o meglio si sta preparando alla
stagione 2016, c’è un ciclismo che non smette di pedalare ma che anzi
vive uno dei momenti più importanti dell’anno. E’ il ciclismo
dell’Africa, magari molto povero dal punto di vista economico ma allo
stesso tempo molto appassionante, avventuroso, colorato, folkloristico e
soprattutto molto ricco di emozioni.
Con 7 tappe dal 15 al 22
novembre si è svolto il Tour of Rwanda. Nazione piccola e molto
difficile dell’Afrca centro-orientale il Rwanda, divenuto tristemente
noto per la guerra degli anni ‘90 tra Hutu e Tutsi, tra le sue mille
difficoltà sta cercando di crescere e il ciclismo è proprio uno degli
aspetti attraverso i quali il Rwanda cerca di emergere. Pedalare
significa andare avanti, progredire, fare strada nello sport ma con una
similtudine anche nella vita.
Lo sa bene Jonathan “Jock” Boyer,
ex prof americano degli anni ’80 (divenuto famoso come primo americano
della storia a parteciapre al Tour de France), andato nel 2007 in Rwanda
con lo scopo di aiutare attraverso il ciclismo un gruppo di ragazzi
sopravvissuti al genocidio e seguire il sogno di creare una vera squadra
nazionale. Un passo alla volta questo sogno è diventato realtà. Con il
suo progetto Team Africa Rising Jock ha costituito uan vera e propria
squadra nazionale del Rwanda riuscendo a formare numerosi atleti di buon
livello approdati addirittura ai campionati del mondo di ciclismo. Un
progetto questo, dalla grande valenza sociale oltre che sportiva, che
Sidi ha sposato subito con grande entusiasmo diventando fin dagli inizi
partner ufficiale del team di Jock Boyer fornendo calzature e materiale
tecnico ai corridori del Rwanda.
La corsa nazionale del Tour of
Rwanda chiaramente è il punto di riferiemto per i corridori del Team
Rwanda guidato da Jock Boyer che anche quest’anno hanno dominato la gara
mettendo in fila una concorrenza di buon livello, con concorrenti
provenienti dalle altre nazioni dell’Africa e anche dall’Europa. Per
Sidi con i ragazzi del Team Rwanda sono arrivate tre vittorie di tappa:
Jean Bosco Nsengimana ha vinto il prologo inaugurale e la 7a tappa,
mentre Emile Bintunimana ha vinto la 2a tappa. Inoltre grazie al
rendimento costante in tutte le tappe i ragazzi del Team Rwanda hanno
conquistato tutto il podio finale della corsa: maglia gialla e vittoria
per Jean Bosco Nsengimana, sencondo posto per Joseph Areruya e terzo per
Camera Hakuzimana.
Vincere è sempre bello ma in questo caso la
soddisfazione più grande per Sidi Sport è quella di contribuire allo
sviluppo del ciclismo in Rwanda e soprattutto di avere un ruolo
importante nella realizzazione del sogno di questi corridori.
While
for the most part major cycling is taking a break, or better yet, is
preparing for the 2016 season, there is a cycling movement that never
stops pedalling and which is even experiencing one of the most important
moments of the year. This is African cycling, and although it may be
quite poor from an economic standpoint, it is still very compelling,
adventurous, colourful, folkloric and especially packed with thrills.
The
Tour of Rwanda took place with 7 stages, from November 15th to the
22nd. A small country with a tumultuous past, Rwanda sadly became famous
for the war that broke out between Hutus and Tutsis in the 90’s. In
spite of its myriad difficulties, the country is struggling to grow and
cycling is one of the aspects in which Rwanda is trying to break
through. To pedal means to go forward, progress and make headway in
sport, but these meanings also resonate in real life.
Nobody
knows this better than Jonathan “Jock” Boyer, a former American pro
rider in the 80’s (who became famous as the first American in history to
participate in the Tour de France). He went to Rwanda in 2007 intent on
helping a group of kids who survived the genocide follow their dreams
through cycling and creating a real national team. Step by step this
dream has become a reality. With his project called Team Africa Rising,
Jock has put together a right proper National Rwandan team, which has
managed to turn out several serious athletes who have even gone on to
compete in cycling world championships. This project has had a
tremendous sportive and social impact, and from the get go Sidi was
immediately and enthusiastically supportive as an official partner for
Jock Boyer’s team, supplying shoes and technical material to the Rwandan
riders.
The Tour of Rwanda National race is clearly a point of
reference for the riders from Team Rwanda led by Jock Boyer. Once again
this year they dominated the race, outshining an impressive field of
competition, with riders from other African nations and Europe as well.
With the guys from Team Rwanda, Sidi scored three stage victories: Jean
Bosco Nsengimana won the inaugural prologue and the 7th stage, while
Emile Bintunimana won the 2nd stage. Furthermore, thanks to consistent
results in all the stages, the guys from Team Rwanda captured the entire
final podium of the race: yellow jersey and victory for Jean Bosco
Nsengimana, second place for Joseph Areruya and third for Camera
Hakuzimana.
Winning is always nice, but in this case the best
satisfaction for Sidi Sport is having been able to contribute to the
development of cycling in Rwanda and especially having played an
important part in helping these riders achieve their dreams.