Rapporti&Relazioni

NON HO NULLA DA SCRIVERE, MA...

di Gian Paolo Ormezzano

L’intellettuale non ha niente da dire, ma lo deve dire (Marcello Marchesi buonanima, il “signore di mezza età” in televisione, sceneggiatore, autore, scrittore di libri e commedie, poeta e persino amico mio).
Il militare non ha niente da fare ma si alza prestissimo per farlo (battuta in”Giallo!”, commedia di Lucia Poli, re­citata da suo fratello Paolo Poli buonanima, attore teatrale splendidamente gay, an­che nel senso di gaio quando il gay inteso come adesso non esisteva ancora).

Io nel mio piccolo non ho niente da scrivere di ciclismo, ma devo scriverlo.

Sì, si deve scrivere che non si ha niente (o si ha poco) da scrivere anche perché mancano le no­tizie, e le notizie mancano non perché nel ciclismo, pri­mo sport al mondo, non ac­cade nulla, ma perché la stampa sportiva quasi non si accorge più di quello che ac­cade sulle due ruote senza motore. La stampa sportiva (parlo dell’Italia) ha in questi giorni sostituito temi ed ar­gomenti  nel calcio per essere sempre impegnata a parlare di calcio. Campionato no­iosissimo finito e grandi cop­pe di club senza di noi? Ecco le Nazionali, soprattutto quella delle donne, prima volta le azzurre al Mondiale, enfin, e giù paginate, proprio di carta anche di carta, su Barbara Bonansea bomber, piemontese come un’altra Bo­nansea, Miranda, che ne­gli anni trenta fu la più celebre attrice cinematografica italiana bambina, rivaleggiando con la celeberrima Shirley Temple, e che poi divenne attrice radiofonica (la televisione non c’era an­cora, Miranda la acchiappò in extremis, da vecchietta), amatissima con i suoi personaggi leggeri, solari, disneyani, e che recitò anche in teatro e in cinema, e che per die­ci anni fu la moglie di Claudio Villa cantante “de noantri”, e che fu a lungo la regina del doppiaggio dando la sua voce a Marylin Mon­roe, Lana Turner, Judy Gar­land. Miranda Bonansea buo­nanima è sfuggita alla stampa calciomane, gran fortuna nostra e sua di noi che così qui la ricordiamo…

Football delle Nazio­na­li, allora, inno in boc­ca e mano al cuore, quarti in Europa i nostri cocchi belli della Under 23, eliminati nel loro Europeo i no­stri dell’Under 21, con Kean e Zaniolo cacciati dal raduno azzurro per indisciplina, complimenti vivissimi ai virgulti indisciplinati e co­munque già pieni di follower e presto di milioni. Avanti bene le donne, con e senza i gol della Bonansea. Resiste con dignità la Nazionale az­zur­ra massima, quella di Man­cini qualificatasi facile per le fasi finali dell’Europeo suo del 2020.

Sui giornali sempre calcio, però, anche dopo le sconfifte. Tanto spa­zio alle proteste di genitori per i loro pargoli, dopo gli undici anni le scuole di pallone annesse agli squadroni li mandano a casa, si pensa che a quell’età il talento eventuale deve essersi in qualche modo annunciato, sen­nò il pupo non interessa. Sdegno provvisorio si capisce, interesse fisso per il calciomercato che impazza e che coinvolge gli allenatori, esponendo stipendi da follia o da vergogna, con i calciatori burattini tirati da tanti, troppi fili d’oro.

Per fortuna che Froo­me si fa molto male cadendo in ricognizione, niente Tour per lui e così titoloni e titolacci e ci si deve accorgere che ormai sta per cominciare la grande corsa e si riesuma anche Aru pur di esserci con dignità.
Per fortuna che sono arrivato sin qui, io che devo scrivere e non so cosa scrivere, e mi­ca posso essere troppo fie­ro di avere ricordato l’altra Bonansea e di averla usata per allungare il brodo. Rin­gra­zio Marcello Marchesi e Paolo Poli, ringrazio un lettore, Alessandro Costa, che si riferisce ad alcune righe di un mio articolo per questa rubrica. Mi manda una mail con un numero di telefono e così parlo con Simone Frac­ca­ro, citato nell’articolo in questione. Era passista bravino, scrissi qui, su questo di­splay, di quel giorno del 1977 in Venezuela per il Mondiale (di Moser primo) quando un collega mica tan­to paradossalmente mi disse: “Io penso che un allungo di Simone Fraccaro vale tutto il calcio italiano”. Con Simone ho riso e sorriso, certe cose accadono soltanto nel ciclismo, il collega neanche ciclomane era Claudio Colombo del Corriere della Sera, mi ribadì la scelta simbolica nel 1991 in Australia, ai Mon­dia­li di nuoto in quel di Perth, che sempre sia lodato.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Il nome è quello dell’autodromo definito da tutti come “Tempio della velocità” mentre gran parte della sua velocissima natura deriva dalla sorella da altissime prestazioni Ostro Vam, modello in mano alla formazione World Tour Israel-Premier Tech e definita da molti...


Dopo aver portato le bici da strada e gravel Canyon all'apice del successo agonistico, la superstar spagnola Alejandro Valverde, uno dei più grandi corridori della sua generazione, ha firmato oggi un accordo a lungo termine con Canyon, il suo marchio...


Il nuovo copertoncino ENERGIA EPS TLR lanciato da CST Tires guida una vera rivoluzione, infatti, come capostipite ad alte prestazioni del segmento stradale del noto marchio taiwanese, è il primo prodotto della nuovissima gamma completamente Tubeless Ready presentato in questo...


Selle Italia presenta la nuova "White Range", una collezione che vede protagoniste le sue selle più iconiche – Flite Boost, SLR Boost e Novus Boost Evo – ora disponibili nell'elegante colore bianco. Proposta in bianco anche l’innovativa versione con cover...


Nel ciclismo di oggi le perfromance migliori si ottengono sempre tramite preparazione e tanto impegno ma anche affidandosi a prodotti innovativi e aerodinamici come accade per il Casco Chrono di Salice Occhiali, lo stesso prodotto utilizzato dal Team Continental Petrolike-Forte....


Ultraleggero, efficiente e sicuro, ma anche sostenibile nella sua produzione grazie al carbonio riciclato..così si presente il nuovo Shuttle Cage Z, il nuovo portaborraccia di Topeak. Leggero e resistente Questo portaborraccia è senza dubbio ultraleggero, infatti con un peso che non...


Il “Gold Winner” è uno dei premi più ambiti in ambito ciclistico e quest’anno va alla Merida eONE SIXTY SL! È stato uno dei momenti salienti dell’annuale fiera Cyclingworld Europe di Düsseldorf e la giuria selezionata non ha avuto dubbi...


NABICO, il produttore di nastri da manubrio personalizzabili 100% Made in Italy, condivide oggi con voi alcune curiosità riguardo questo accessorio spesso troppo sottovalutato. Dal principio ad oggi le cose sono cambiate e NABICO grazie ad idee chiare ed un...


Per il quarto anno consecutivo e fino al 2027 le maglie di classifica del Tour of the Alps, la gara Euroregionale UCI Pro Series, che si svolgerà dal 21 al 25 aprile 2025, sono firmate da Alé. Familiarmente abbreviato in...


È grazie a 4Guimp che arrivano in Italia le selle automodellanti prodotte da Reform, marchio canadese già vincitore di importanti premi internazionali come l’Interbike Innovation Award. Automodellanti, avete capito bene, ecco una nuova possibilità per chi cerca selle comfortevoli e...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024