Scripta manent
Il medico e la bici

di Gian Paolo Porreca

Poi, dopo il Giro della Svizzera, ti arriva il Tour de France, e lo schermo della mente, se non quello della passione, si invade di spettacolari, multicolori Specialissime. Vengono da tutto il mondo, si vendono in tutto il mondo.
Succede questo, però, che per una volta ti chiedi - da uomo e Medico non giovane che va almeno ad agosto in bici - quali sono state le tue biciclette. Cosa è stata la “bi­cicletta”per te. E ti ricordi a stento una biciclettina rossa, con o senza rotelline, e con un mortificante doppia canna da donna, una “18” Bianchi da corsa, un ninnolo da fiaba, “la mia prima bicicletta” doc, una Legnano sport, manubrio diritto, con il cambio a tre velocità... Ed un lungo black-out fino alle due Ti-Raleigh da corsa, nel ’73 e nel’80, regalate amorevolmente da tua moglie. Ed all’ultima, una Boschetti, dono di un amico-paziente di Ischia, ad ogni estate garbatamente - e senza sfarzo - ammodernata.

Le mie biciclette, già. Anche da Medico, ho usato la bici soltanto come vacanza, come diporto, e non me ne accorgevo più di tanto. Non ho mai granchè dato spazio, chissà perché, alla bici come veicolo lavorativo.
Forse i contadini, dalla parti mie, con gli arnesi legati alla cannola. Prima che arrivassero al ciclomotore. O semmai, colpevolmente, e dentro di me mai passato ingiudicato, quello sgarbo volgare fatto con un mio amico, ad un se­maforo di Cellole, 1971, bu­io pesto, quando lui sgommò via, senza rispettare il rosso, proprio di fronte ad un vigile in bici. Che ci fischiò disperatamente e così giustamente, da dedicargli un perdono retroattivo ancora.

Già, anche da Medico, la bi­ci, in fondo peccaminosamente l’ho sempre catalogata e inter­pretata in un senso unico ro­mantico come gaudio, ri­storo, “pleasure”. Co­me quel “prendi la bici e vai...”, che sa di un mandare alla malora, almeno per lo spazio di una fuga, le rotture di un quotidiano troppo spesso insulso. E le mie bici restano parametri di una lettura che stavolta mi sembra di caratura modesta, rispetto ad un’altra bici.
Il Medico e la Bici è una storia molto più importante di quella che posso aver raccontato io, su questa e altre pagine, ancorata alle cadenze lievi di fantasia, sogno, invenzione, amore... Il Me­di­co e la Bici, una tale naturale intimità, l’ho compresa, per buona sorte, prima che una sua lezione definitivamente mi potesse essere negata alla mente, l’altra sera, a Roc­ca­mon­fina, nello studio di un antico medico condotto in pensione, il dottor Andrea M., una figura carismatica di quel paese di collina dell’Al­to Casertano, immerso fra i castagni.

Lui, ottima salute, qua­si no­vant’anni, che mi porge un opuscolo, un volantino pubblicitario: “Bicincanto nel Vulcano”, è il programma di una due giorni, dal trekking notturno alla Mtb in sterrato, ad un Cir­cuito in Bici aperto a tutti, sul periplo del Vu­lca­no. nel Parco Naturale “Roc­ca­mon­fina-Foce del Gari­glia­no”. Ed io un po’ distratto che gli chiedevo, senza averlo mai fatto in tanti anni di sodalizio clinico, da quanto tempo fosse appassionato di ciclismo. E la sua risposta fiera: «dottò, per me, medico, prima e dopo la Guerra, la bicicletta era la mia seconda gamba, altro che passione ! Con la bicicletta nera io andavo a prendere i parti, a curare le polmoniti, non c’erano mica le auto, al­lora. E la bicicletta era più ve­loce certe volte di un calesse, sulle vie di mon­tagne, a Ga­rofali, a Gallo, a Fontana­fred­da...».

Il Medico e la Bici, quella sì, Specialissima. Sen­za Giro e Tour, quel­la che resta in cantina... «No, non resta in cantina, dottò, io la uso ancora, sa­pete, per an­dare in farmacia, o a Messa... E sarò proprio io a dare il via a questo Circuito in Bici, intorno al Vulcano. E lo farò in sella alla mia vecchia bici da medico condotto». Il Medico e la Bici, una volta e molto di più, per quanto ha fatto per la vita, a Rocca­mon­fina ed in mille altre parti del mondo, quella sì, davvero SPECIALISSIMA.

Gian Paolo Porreca,
napoletano,
docente universitario
di chirurgia cardio-vascolare,
editorialista de “Il Mattino”
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere sicura la sosta della vostra bici e oltre al classico catenaccio c’è Bike Tracker M.O.R.E. SAFE, il Bike Tracker compatibile...


Ogni ciclista lo sa: la differenza tra una gara al massimo delle possibilità e una giornata difficile in sella può dipendere da dettagli che spesso sfuggono alla nostra attenzione. Non si tratta solo di allenamento o strategia, ma anche di...


ACOL rappresenta il punto d'unione tra la storia del ciclismo e il futuro. Creata da Alex Colnago, nipote del leggendario Ernesto Colnago, e guidata dall'ingegneria coreana all'avanguardia, ACOL porta una nuova visione audace per il design di biciclette di alta qualità....


Wilier l'ha presentata come la bici giusta per vivere ogni avventura, il mezzo giusto per fissare nuove rotte nei luoghi che preferiamo e ovviamente con massima soddisfazione. Diciamolo subito, l’azienda ha creato uno strumento davvero potente. Adlar è la gravel, una...


Selle Italia acquisisce Vittoria Shoes, che da quasi cinquant’anni sviluppa e produce calzature da ciclismo, indossate dai grandi nomi del ciclismo, come Marco Pantani.Giuseppe Bigolin, Presidente Selle Italia: «Allarghiamo il nostro raggio d’azione, come già fatto nel 2016...


Oggigiorno diviene essenziale pensare alla propria incolumità quando si scende in strada a pedalare e l’esperienza ci insegna che le precauzioni non sono mai troppe. Detto questo, se è vero che occorre indossare un buon casco è altrettanto vero che...


Avete presente cosa accade quando saltano le borracce a causa del manto stradale sconnesso? Elite risolve questo problema con l’innovativo portaborraccia Pria Pavè, uno strumento appositamente creato per assicurare la corretta tenuta alle borracce su strade bianche e pavé.Solo 40...


Il marchio SIDI, della Sidi Sport, è stato inserito nel Registro dei Marchi Storici di interesse nazionale, un riconoscimento che attesta oltre cinquant’anni di dedizione e competenza nella produzione di articoli per il ciclismo e il motociclismo. Istituito dal Ministero...


Prima o poi capita ed è inutile pensare di schivarla. Un brutta foratura, una sella che balla, un manubrio che si gira… insomma, il classico contrattempo che trova ampia risoluzione nell’utilizzo di un pratico e completo utensile multifunzione…e sattamente come il...


In un ciclismo governato dalla ricerca delle massime prestazioni, oltre all’aerodinamica e al miglior rotolamento possibile anche l’efficienza meccanica della trasmissione deve essere tenuta in grande considerazione. Dagli specialisti di Finish Line arriva HALO® Umido, il nuovo super lubrificante per...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024