Scripta manent
Il ciclismo di Enzo Moser e Peter Winnen

di Gian Paolo Porreca

Capita per un caso sempre più raro, chia­miamolo senza offesa uno “zapping” di buona sor­te, il rintracciare qual­cosa che valga ancora la pena, per proporre ciclismo oltre. Con la certezza di po­terci guar­dare con dignità allo spec­chio. E senza il dubbio di offrire un valore che il gior­no dopo potrà es­sere smen­tito.

Avremmo voluto sot­to­lineare, con una di­screta presunzione, che troviamo emblematico della profonda crisi intima del ciclismo di oggi la con­siderazione che gli espulsi, sia pure per doping, li va­dano a riprendere, al Tour, con una Porsche Carrera e non li mandano a casa, co­me tanti anni fa, con il pri­mo treno ed un foglio di via... A costo di sfiorare l’impopo­larità e l’ana­cro­nismo. Ed avremmo voluto onorare, con un pensiero affettuoso, la fine di Enzo Moser, il primo dei Moser, prima del­lo stesso caposti­pite Aldo e della recluta Francesco, che abbia indos­sato una maglia rosa. Ed illuminare quanto sacrificio, quanto ciclismo (quello che non c’è più) ci possa essere, idealmente, in una morte contadina. Chi ricorda, ad esempio, Silvano Schiavon, ed il suo silenzioso trattore colpevole, un altro del Nord Est se fossero esistiti i “regionali”, lui senza una ma­glia rosa, eppure tan­te vol­te piazzato al Giro ? Mor­ti di lavoratori frugali, pane e vino, morti di uo­mini di famiglia, ciclisti per sempre, anche a bici de­posta a fianco al muro. Ma se codesti valori fossero to­talmente sconosciuti al ci­clismo attuale, e ai suoi in­terpreti, avrebbe ancora sen­so scrivere di questo sport, e cercare di trovarvi un nucleo di verità da esporre ?

E capita, però, quel caso sem­pre più raro, a ri­scattarci dal peso del­l’Epo e delle po­sitività dei nostri Tour. Ti colpisce una notizia breve, che diventa un racconto curioso e ac­cat­tivante, e viene da un ri­cordo riacceso delle Alpi, tra una delusione e un’altra. L’Alpe d’Huez, uno di quel­li che vi vinsero due volte...
Chi se lo ricordava Peter Win­nen, l’olandese della Ca­pri-Sonne e poi della TI-Ra­leigh che si aggiudicò per due anni (’81 e ’83) il traguardo più classico delle Alpi, in Francia ? Ebbene, il piccolo olandese dai ca­pelli rossi, che fu maglia bianca al Tour del suo esordio e si classificò poi terzo assoluto nel 1983, va ancora in bici. E questa potrebbe non essere una grande notizia.

Ad ognuno il suo Me­morial o la sua Gran Fondo, si sa, ma il “Meet and Greet” con Pe­ter Winnen del 16 agosto ad Ysselsteyn, a 25 anni esatti dal suo secondo suc­cesso sull’Alpe d’Huez, avrà un sapore particolare. La kermesse in questione sarà infatti solo il primo tempo, diciamo tradi­zi­o­na­le, di una iniziativa - la “Pe­ter Winnen Classic” - che si realizzerà pienamente a set­tembre, con una replica della cicloturistica in... Etio­pia! Il generoso Win­nen, che si è cimentato con successo nel campo let­te­rario-giornalistico dopo aver lasciato il ciclismo ago­nistico, è diventato il pro­moter di un incredibile piano di sviluppo, fondato sul volontariato, e nel nome del ciclismo, proprio nel paese africano. Dall’Alpe d’Huez all’Altopiano del Tigrai. Da Ysselsteyn a Ma­callè...

E ci viene da rin­gra­ziarlo, mentre sfu­ma­no i titoli di coda di un Tour peggiore dei soliti e certo molto peggiore dei suoi, per aver progettato così tanto, tanto di più, per un ciclismo che sia uni­versale nel mondo, e non solo nella nazionalità degli ordini di arrivo. Tanto, tan­to di più, e con i fatti, di quanto - a lettere di stampa mensili - per un ciclismo a dignità di uo­mo proviamo a fare ancora noi.

Gian Paolo Porreca,
napoletano,
docente universitario
di chirurgia cardio-vascolare,
editorialista de “Il Mattino”
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere sicura la sosta della vostra bici e oltre al classico catenaccio c’è Bike Tracker M.O.R.E. SAFE, il Bike Tracker compatibile...


Ogni ciclista lo sa: la differenza tra una gara al massimo delle possibilità e una giornata difficile in sella può dipendere da dettagli che spesso sfuggono alla nostra attenzione. Non si tratta solo di allenamento o strategia, ma anche di...


ACOL rappresenta il punto d'unione tra la storia del ciclismo e il futuro. Creata da Alex Colnago, nipote del leggendario Ernesto Colnago, e guidata dall'ingegneria coreana all'avanguardia, ACOL porta una nuova visione audace per il design di biciclette di alta qualità....


Wilier l'ha presentata come la bici giusta per vivere ogni avventura, il mezzo giusto per fissare nuove rotte nei luoghi che preferiamo e ovviamente con massima soddisfazione. Diciamolo subito, l’azienda ha creato uno strumento davvero potente. Adlar è la gravel, una...


Selle Italia acquisisce Vittoria Shoes, che da quasi cinquant’anni sviluppa e produce calzature da ciclismo, indossate dai grandi nomi del ciclismo, come Marco Pantani.Giuseppe Bigolin, Presidente Selle Italia: «Allarghiamo il nostro raggio d’azione, come già fatto nel 2016...


Oggigiorno diviene essenziale pensare alla propria incolumità quando si scende in strada a pedalare e l’esperienza ci insegna che le precauzioni non sono mai troppe. Detto questo, se è vero che occorre indossare un buon casco è altrettanto vero che...


Avete presente cosa accade quando saltano le borracce a causa del manto stradale sconnesso? Elite risolve questo problema con l’innovativo portaborraccia Pria Pavè, uno strumento appositamente creato per assicurare la corretta tenuta alle borracce su strade bianche e pavé.Solo 40...


Il marchio SIDI, della Sidi Sport, è stato inserito nel Registro dei Marchi Storici di interesse nazionale, un riconoscimento che attesta oltre cinquant’anni di dedizione e competenza nella produzione di articoli per il ciclismo e il motociclismo. Istituito dal Ministero...


Prima o poi capita ed è inutile pensare di schivarla. Un brutta foratura, una sella che balla, un manubrio che si gira… insomma, il classico contrattempo che trova ampia risoluzione nell’utilizzo di un pratico e completo utensile multifunzione…e sattamente come il...


In un ciclismo governato dalla ricerca delle massime prestazioni, oltre all’aerodinamica e al miglior rotolamento possibile anche l’efficienza meccanica della trasmissione deve essere tenuta in grande considerazione. Dagli specialisti di Finish Line arriva HALO® Umido, il nuovo super lubrificante per...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024