Joao Almeida, un talento in crescita

di Paolo Broggi

Quello tra Joao Almeida e il Giro d’Italia è un rapporto stretto, particolare, unico. Cominciamo dai numeri: nel 2020 è giunto quarto dopo aver indossato - al suo primo anno tra i professionisti - per 15 giorni la maglia rosa. Nel 2021 si è piazzato sesto, nel 2022 ha dovuto fermarsi a causa del covid dopo la di­ciassettesima tappa, quando era quarto in classifica a 1’54” da Carapaz allora in rosa. Quest’anno ha centrato l’obiettivo del podio e quello della sua prima vittoria di tappa, mettendo la firma sul Monte Bondone, anche se nell’ultima set­timana lui e i tecnici della UAE Emi­rates avevano alzato l’asticella e pensato anche ad un assalto alla ma­glia rosa. Intanto si è preso la maglia bianca di mi­glior giovane, altro simbolo che finora gli era sfuggito, e sul podio di Roma se lo è davvero goduto.
«Penso che sia stato molto bello quello che ho fatto. Ho raggiunto i miei obiettivi, podio e tappa. Sono molto soddisfatto e non vedo l’ora di vedere cosa mi riserverà il futuro. Spero infatti che questo sia solo l'inizio per me: sono si­curo di aver intrapreso la strada giusta, vedo che il lavoro duro e i tanti sacrifici che faccio stanno dando i loro risultati e questo mi dà ulteriore motivazione» ha spiegato il ventiquattrenne portoghese appena sceso con gli occhi col­mi di felicità dal podio finale nel cuore di Roma.
Il suo capolavoro lo ha firmato nel tappone del Bondone, quando è stato il primo tra i tre grandi ad attaccare, do­po un super lavoro dei suoi compagni di squadra, e ha messo in difficoltà Ro­glic, che si è salvato limitando i danni proprio nell’ultimo chilometro.
«Vincere al Bondone è stato qualcosa di incredibile perché da anni pensavo ad una giornata come questa. La  squadra è stata straordinaria, tutti hanno fat­to un ottimo lavoro, come al solito, e questi mi ha dato una grande carica. Quando ho capito che era arrivato il momento giusto ho provato ad attaccare: sapevo anche di rischiare, in quel frangente, anche perché mi trovavo di fronte due corridori esperti e di gran classe come Thomas e Roglic, ma sapevo che quello era il momento. In fon­do, mi sono detto, se non ci provi, non sai mai cosa può succedere. Io oggi ci ho provato e sono riuscito a vincere».
Nelle tappe successive l’obiettivo era dichiarato: «So che voglio sempre di più e se avrò gambe buone continuerò ad attaccare. Se non lo farò, vorrà dire che non mi sentirò bene» aveva detto prima di lasciare il Bondone.
In realtà dopo quella vittoria la sua condizione è parsa leggermente meno brillante, stiamo parlando di inezie e finezze che però in un Giro estremamente equilibrato hanno fatto la differenza. Almeida ha concesso 21 secondi ai suoi due rivali in Val di Zoldo e ven­ti il giorno successivo alle Tre Cime di Lavaredo.
Nella spettacolare crono di Monte Lus­sari ha ritrovato un bel colpo di pedale, ha chiuso al terzo posto a due soli se­condi da Geraint Thomas ma le prove dei due sono state surclassate dalla prestazione di Roglic che, nonostante il salto di catena, ha inflitto loro un di­stacco di 40 e 42 secondi rispettivamente.
«È stato pazzesco quello che ha fatto Roglic nella cronometro, veramente una vittoria meritata. Quanto a me, ho cercato di gestirmi e di non saltare mai in aria, mantenendo  la serenità. Penso di aver fatto una bella cronometro e mi sentivo sempre meglio di chilometro in chilometro. Sapevo che Thomas e Ro­glic sarebbero stati più veloci di me, ma ho dato il massimo. Poi cosa dire? Roglic è stato semplicemente incredibile».
Arriva una confessione: «Gli ultimi giorni del Giro sono stati i più difficili: duri, lunghi… Sono caduto e ho avuto problemi di salute: ad un certo punto si è presentato il raffreddore, probabilmente dovuto alla tanta ac­qua che abbiamo preso nelle tre settimane, ma ho anche temuto di aver contratto nuovamente il covid, come era accaduto un anno fa. Per fortuna non è stato così, ho recuperato abbastanza in fretta e nelle ultime giornate ho pedalato ai miei livelli».
Dopo il Giro, una meritata pausa e poi la ripartenza per la seconda parte della stagione.
«Tornerò in gara al campionato nazionale, vorrei confermarmi campione di Portogallo perché questa maglia mi dà una grande carica. Poi il programma, che comunque perfezionerò insieme ai miei tecnici nelle prossime settimane, prevede il Giro di Polonia e la Vuelta España.
«Difficile oggi, a Giro appena finito, fissare già dei nuovi obiettivi, l’unica cosa che posso dire è che voglio continuare a crescere e a migliorare. Ho la fortuna di militare in una squadra, la UAE Emirates, che mi garantisce il mas­simo appoggio, ho tecnici e compagni fantastici e un ambiente che mi stimola. La vittoria di tappa e questo Gi­ro mi hanno dato nuova consapevolezza: so che valgo».
Appuntamenti e occasioni non mancheranno, ma sicuramente uno è già segnato in rosso, anzi... in rosa. Si chiama Giro d’Italia.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Selle San Marco, la storica azienda nata a Rossano Veneto nel 1935, ha appena ampliato con Mantra la  propria collezione per il mondo del ciclismo off road, in particolare, questa nuova sella trova spazio su bici da trail, enduro e...


Briko® ha appena annunciato l’uscita del nuovo video “Sportsman by Vocation”, un format che celebra gli  Ambassador  e la loro travolgente passione per lo sport. Protagonista di questa terza puntata è il nostro Giulio Pellizzari, giovane talento emergente nel mondo...


Pinarello lancia oggi tre nuove sontuose colorazioni per la sua DOGMA X, la rivoluzionaria bici da endurance dotata di tecnologia X-STAYS. I nuovi colori esaltano la bellezza di questo mezzo impreziosendo il design e le soluzioni innovative create da Pinarello....


Borsa sì o borsa no? Il quesito circola nei pensieri di molti ciclisti…ma se sei stradista non monterai mai una borsa da manubrio, discorso molto diverso per chi esce con la gravel o macina centinaia di km con la propria...


RTR, ovvero Ready To Ride! Ecco a voi la bellissima e completa collezione FW2425 di Santini Cycling, una nuova linea di abbigliamento da ciclismo che sublima alla perfezione alcuni dei concetti cardine della produzione Santini: performance, qualità, comfort e stile. ...


HJC Sports ha appena presentato al pubblico il nuovo casco semi aero Furion 3, un prodotto che, come da consuetudine per l’azienda, si spinge nel terreno della massima prestazione in cui ogni dettaglio conta. Con competenza e preparazione il marchio...


L’accordo tra Alé e l’Union Européenne de Cyclisme prevede la fornitura delle maglie di campione europeo per le categorie agonistiche e master (per un totale di circa 40 eventi all’anno) per il periodo 2024-2029. Oggi l’azienda veronese presenta...


Stamattina il Team Polti Kometa di Ivan Basso e i fratelli Contador ha annunciato non solo la propria formazione per Il Lombardia, ma ha anche svelato la bici speciale con cui Davide Piganzoli affronterà i circa 252 chilometri e 4800...


HALO® è la nuova gamma di lubrificanti per catene ad alte prestazioni prodotta da Finish Line, una gamma di prodotti nata per cambiare le regole del gioco. Sviluppati in laboratorio con le più moderne tecnologie, hanno già incontrato i favori...


Dopo aver introdotto questa estate rispettivamente una scarpa stradale e una offroad, Canyon va a posizionare un altro tassello importante nella propria piattaforma di calzature inserendo le nuove Scampr, un prodotto per chi ama l’accentra realizzato con la collaborazione di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024