Editoriale

di Pier Augusto Stagi

CHIAGNE E FOTTE. Un mese frenetico, pieno zeppo di corse, da chi si ferma e perduto, ed è per questo che ogni gara viene affrontata come se non ci fosse un domani, perché del “doman non v’è certezza” per davvero, in questo anno maledetto dilaniato dal Covid.
Si corre ai ripari, per recuperare il tempo perduto, senza sapere che il tempo perso è perso e che la fretta fa spesso i gattini ciechi, ma a parte i modi di dire e i luoghi comuni, il nostro sport entra nella fase calda con un Tour che per la prima volta ci porta dritto verso l’autunno.
Ma in questo agosto caldo e torrido, non solo si è corso, ma si è soprattutto parlato e anche tanto. Molte polemiche, tante le illazioni che hanno raggiunto il culmine con il video che ha visto come protagonisti Evenepoel e il suo diesse Davide Bramati. Il ragazzo immobile, su un fianco, dolorante dopo il volo di 10 metri al Lombardia, e il suo diesse che lo soccorre e gli fruga in tasca per tirargli fuori chissà che, chissà che cosa, ma quel gesto è sufficiente per scatenare il mondo social, che lo fa a pezzi.
Per quanto mi riguarda quel filmato mi è arrivato per le mani addirittura la sera dopo l’Emilia, e l’ho valutato per quello che è: un gesto che può essere commentato come si vuole, ma in nessuna aula di tribunale può essere provato che il suddetto abbia estratto dalle tasche del malcapitato qualcosa di illecito. Pillole, modem, apparecchiatura elettronica, un materassino gonfiabile, ognuno può dire quello che gli pare al bar, nella propria abitazione, in una redazione di giornale, ma poi va eventualmente provato davanti ad un giudice. Gesto sospetto? Lo si può pensare, ma lì ci si ferma. Questo è quello che ho pensato io e tutt’ora penso. Poi una settimana dopo è scoppiato il finimondo, a causa dei soliti giornalisti… I giornalisti, sempre loro… Peccato che in questo caso sono i tifosi o pseudo tali i protagonisti, con i loro telefonini, filmatini e le loro riprese, oltre ai loro commenti. Un video diventato virale anche nella comunity o “gruppo” dei direttori sportivi, che ad un certo punto l’hanno reso pubblico a tutti. I giornalisti, che devono poi risponderne eventualmente in un’aula di tribunale, sono stati gli ultimi a pubblicare questo video, anche se poi il pensiero forte è sempre il solito: i giornalisti non hanno rispetto di questo sport. Ma è il mondo delle due ruote, quello di Evenepoel e soprattutto di Davide Bramati, ad aver fatto tutto. Il ciclismo sempre preso di mira dai media, per poi scoprire che i primi a mettere alla gogna un collega, sono proprio loro, quelli che sono sempre pronti a “chiagne e fotte”.

ANONIMO. Su questa vicenda che è tutta avvolta dal mistero, anche se è molto chiara e paradigmatica per dare un’idea del nostro piccolo mondo, della nostra piccola parrocchia, dice la sua un medico sportivo che per anni è stato punto di riferimento in ambito medico-sanitario di formazioni di World Tour, ma da qualche anno è uscito dal giro. Nonostante questo, nonostante sia stato per così dire “fatto fuori”, mi ha intercettato per esprimere il suo amore per il nostro sport, per un ambiente che va difeso e tutelato da continui attacchi e aggressioni. «Non si può aggredire così il ciclismo, solo sui sospetti, solo su supposizioni o cose che non si possono provare, in un momento storico nel quale il ciclismo è chiaramente e indubbiamente più credibile che in passato», mi dice con passione. E poi ancora: «Non abbassare la guardia, non farti condizionare e stordire dal richiamo delle sirene dello scoop, cerca di proteggere uno sport indifeso e qualora ci fosse qualcuno che finisce per davvero e inequivocabilmente con le mani nella marmellata, picchia senza pietà. Solo allora, però».
Insomma, parole d’amore, per uno sport che al momento l’ha emarginato e messo in un angolo, ma non per questo l’ha indotto a sputare in un piatto che lui oggi vede se non pulito, meno unto di prima. È una storia, quella di un medico sportivo di chiara fama, anche molto conosciuto, che adora il nostro sport e continua imperterrito e orgogliosamente, ostinatamente a farlo. Per il momento il nome non ve lo faccio e non vi escludo che un giorno - con il suo benestare - lo possa anche fare. Ma per un messaggio così, che non parla di odio ma di amore, l’anonimato è forse più nobile di un nome e di un cognome o di un nickname.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere sicura la sosta della vostra bici e oltre al classico catenaccio c’è Bike Tracker M.O.R.E. SAFE, il Bike Tracker compatibile...


Ogni ciclista lo sa: la differenza tra una gara al massimo delle possibilità e una giornata difficile in sella può dipendere da dettagli che spesso sfuggono alla nostra attenzione. Non si tratta solo di allenamento o strategia, ma anche di...


ACOL rappresenta il punto d'unione tra la storia del ciclismo e il futuro. Creata da Alex Colnago, nipote del leggendario Ernesto Colnago, e guidata dall'ingegneria coreana all'avanguardia, ACOL porta una nuova visione audace per il design di biciclette di alta qualità....


Wilier l'ha presentata come la bici giusta per vivere ogni avventura, il mezzo giusto per fissare nuove rotte nei luoghi che preferiamo e ovviamente con massima soddisfazione. Diciamolo subito, l’azienda ha creato uno strumento davvero potente. Adlar è la gravel, una...


Selle Italia acquisisce Vittoria Shoes, che da quasi cinquant’anni sviluppa e produce calzature da ciclismo, indossate dai grandi nomi del ciclismo, come Marco Pantani.Giuseppe Bigolin, Presidente Selle Italia: «Allarghiamo il nostro raggio d’azione, come già fatto nel 2016...


Oggigiorno diviene essenziale pensare alla propria incolumità quando si scende in strada a pedalare e l’esperienza ci insegna che le precauzioni non sono mai troppe. Detto questo, se è vero che occorre indossare un buon casco è altrettanto vero che...


Avete presente cosa accade quando saltano le borracce a causa del manto stradale sconnesso? Elite risolve questo problema con l’innovativo portaborraccia Pria Pavè, uno strumento appositamente creato per assicurare la corretta tenuta alle borracce su strade bianche e pavé.Solo 40...


Il marchio SIDI, della Sidi Sport, è stato inserito nel Registro dei Marchi Storici di interesse nazionale, un riconoscimento che attesta oltre cinquant’anni di dedizione e competenza nella produzione di articoli per il ciclismo e il motociclismo. Istituito dal Ministero...


Prima o poi capita ed è inutile pensare di schivarla. Un brutta foratura, una sella che balla, un manubrio che si gira… insomma, il classico contrattempo che trova ampia risoluzione nell’utilizzo di un pratico e completo utensile multifunzione…e sattamente come il...


In un ciclismo governato dalla ricerca delle massime prestazioni, oltre all’aerodinamica e al miglior rotolamento possibile anche l’efficienza meccanica della trasmissione deve essere tenuta in grande considerazione. Dagli specialisti di Finish Line arriva HALO® Umido, il nuovo super lubrificante per...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024