Editoriale
Quali recipienti usare per conservare il liquido organico? Chi avrebbe esaminato i campioni delle urine? C’era nel regolamento della Federciclo una norma che impediva l’uso di sostanze considerate nocive. Ma quali erano veramente queste sostanze?
Tutti discorsi che si facevano con Coppi, Bartali, Magni e altri assi. La Federazione dei Medici Sportivi decise di fare un esperimento...».
Cose già lette e scritte, riportate con la consueta minuziosa attenzione da un cronista d’eccezione, Rino Negri, che nella sua ultima fatica «Un uomo solo...» (Reverdito Editore), ripropone la vita, la storia e la leggenda di un mito del ciclismo, Fausto Coppi.
Cose già dette e scritte, che si ripropongono, eguali, con eguale forza e violenza. Il ciclismo preda vinta del doping; uno sport incapace di far fronte a una piaga sempre banalizzata (non dai giornali) perché mai affrontata né con serietà né con la dovuta chiarezza e volontà dagli organi competenti (Cio e Coni).
Se possiamo dire che i campioni di oggi non sono poi peggio di quelli di ieri, dobbiamo altresì annotare che i problemi di ieri si ripropongono pari pari ancora oggi. Campioni del pedale che fanno ricorso alla chimica per andare più forte, e la Federazione e tutti gli organi competenti incapaci di mettere a punto un sistema credibile ed efficace per porre un freno all’inganno.
Ma come in «1984» di George Orwell, il romanzo che i più ricordano per il Grande Fratello, e cioé il grandissimo tiranno di Oceania, ci troviamo di fronte a una distorsione del linguaggio. Il Grande Fratello dominava mediante la «neolingua», un linguaggio nel quale la «guerra è pace», la «libertà è schiavitù» e «l’ignoranza è forza».
E difatti, il nostro ciclismo oggi è simbolo di forza, perché è ignorante. Nel senso che è gestito da persone che ignorano, non conoscono e non si documentano. Altrimenti non si spiegherebbe il protrarsi di questo annoso problema del doping. Sempre nel libro di Negri si legge quanto segue:
«Lei - presi la palla al balzo rivolgendomi a Cavanna - passa per uno che droga i corridori. Ci sono dirigenti di società che non ne fanno mistero».
«Idioti! Io ai corridori insegno il mestiere. Chi è stato con me conosce i metodi. Sgobbare, sgobbare, ancora sgobbare. Lo chieda a Fausto».
...«Non ti sei mai drogato?», indagai, col proposito di affrontare un argomento scottante, di attualità.
«Bisogna vedere che cosa s’intende per droga», rispose secco Coppi.
... «Che cosa ha preso Fausto per il record dell’ora?»
«Una sciocchezza», giurò Cavanna. «Con la chimica di oggi...».
... «Se trovassi, d’accordo con un medico di fiducia, qualcosa che mi facesse andare più forte senza che il mio fisico subisse danni, non esiterei a servirmene».
«Pur sapendo di andare contro quelle che sono le regole dello sport?».
Coppi rise fino alle lacrime. Disse: «Sono un professionista, caro mio. Chi mi vuole, deve pagare. Il giorno che non vado, la gente mi volta le spalle. Alla mia fama immortale non ci credo proprio...».

Togliete i riferimenti di Coppi e Cavanna e i dialoghi potrebbero essere riproposti oggi. I soliti discorsi, fastidiosi, triti e ritriti. Quando si dice un ciclismo d’altri tempi, probabilmente, ci si riferisce a questa incapacità di cambiare le cose. Perché oggi è cambiata soltanto «la chimica», e chi vi fa ricorso.
Noi, in questo numero, riproponiamo un articolo apparso su «Il Mattino» di Napoli il 7 gennaio scorso, a firma Gian Paolo Porreca, curiosamente passato quasi inosservato. «La Gazzetta dello Sport», dopo il periodo delle grandi denunce, l’ha segnalato quasi nascondendolo. Tre righe, un semplice richiamo più per mettersi a posto con la coscienza che per mettere a conoscenza.
Noi, che agli scoop abbiamo sempre preferito l’informazione, informiamo riproponendo l’articolo di Porreca su questo corridore dilettante (Giuseppe Nardecchia) che denuncia un medico di chiara fama, il dottor Falai, che da sempre tromboneggia incurante le sue tesi da moralizzatore. Questo perché se non è giusto che solo il ciclismo passi per uno sport di drogati, è altrettanto sacrosanto che Conconi e Ferrari non passino per essere i soli demoni del globo. Pubblichiamo quindi anche la ricetta, con tanto di intestazione, che è rimasta nelle mani di Nardecchia; affinché si possa fare chiarezza; nel senso di fare luce, non di oscurare come vorrebbe il «neolinguismo» del Grande Fratello. E il Coni.
Pier Augusto Stagi
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
La notizia è di quelle importanti, non ci sono dubbi: l’app MyCampy 3.0 è stata premiata con il prestigioso riconoscimento Red Dot Award Brand&Communication Design 2024! Un premio importantissimo Il prestigioso riconoscimento, assegnato alla app sviluppata in collaborazione con la digital company...


Il fenomeno dei furti limita il vostro desiderio di acquistare una bella bici? Male, oggi esistono diversi dispositivi per rendere sicura la sosta della vostra bici e oltre al classico catenaccio c’è Bike Tracker M.O.R.E. SAFE, il Bike Tracker compatibile...


Ogni ciclista lo sa: la differenza tra una gara al massimo delle possibilità e una giornata difficile in sella può dipendere da dettagli che spesso sfuggono alla nostra attenzione. Non si tratta solo di allenamento o strategia, ma anche di...


ACOL rappresenta il punto d'unione tra la storia del ciclismo e il futuro. Creata da Alex Colnago, nipote del leggendario Ernesto Colnago, e guidata dall'ingegneria coreana all'avanguardia, ACOL porta una nuova visione audace per il design di biciclette di alta qualità....


Wilier l'ha presentata come la bici giusta per vivere ogni avventura, il mezzo giusto per fissare nuove rotte nei luoghi che preferiamo e ovviamente con massima soddisfazione. Diciamolo subito, l’azienda ha creato uno strumento davvero potente. Adlar è la gravel, una...


Selle Italia acquisisce Vittoria Shoes, che da quasi cinquant’anni sviluppa e produce calzature da ciclismo, indossate dai grandi nomi del ciclismo, come Marco Pantani.Giuseppe Bigolin, Presidente Selle Italia: «Allarghiamo il nostro raggio d’azione, come già fatto nel 2016...


Oggigiorno diviene essenziale pensare alla propria incolumità quando si scende in strada a pedalare e l’esperienza ci insegna che le precauzioni non sono mai troppe. Detto questo, se è vero che occorre indossare un buon casco è altrettanto vero che...


Avete presente cosa accade quando saltano le borracce a causa del manto stradale sconnesso? Elite risolve questo problema con l’innovativo portaborraccia Pria Pavè, uno strumento appositamente creato per assicurare la corretta tenuta alle borracce su strade bianche e pavé.Solo 40...


Il marchio SIDI, della Sidi Sport, è stato inserito nel Registro dei Marchi Storici di interesse nazionale, un riconoscimento che attesta oltre cinquant’anni di dedizione e competenza nella produzione di articoli per il ciclismo e il motociclismo. Istituito dal Ministero...


Prima o poi capita ed è inutile pensare di schivarla. Un brutta foratura, una sella che balla, un manubrio che si gira… insomma, il classico contrattempo che trova ampia risoluzione nell’utilizzo di un pratico e completo utensile multifunzione…e sattamente come il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024