"Abbiamo cominciato il 2017 scalando Pianezze il giorno di Capodanno e ricordato l'anniversario della morte di Fausto Coppi la domenica successiva a Calderba, ed eravamo in molti". A sottolinearlo con un pizzico d'orgoglio sono stati i dirigenti del Team San Lazzaro Goppion di Treviso alla vigilia dell'avvio della nuova stagione. Il club per quest'anno ha tesserato 67 atleti (di cui 4 donne, 55 master e 8 cicloturisti). Sei, invece, sono stati i nuovi soci si sono iscritti al club, ma c'è da rilevare che ci sono anche altri 12 impegnati nel sostenere tutte le varie attività (partecipazione alle gare, all'organizzazione della mediofondo della Pedemontana, alle gite sociali ed alla Festa di fine stagione).
Il team San Lazzaro Goppion ha, inoltre, rinnovato il consiglio direttivo con Raffaello Longo presidente e Leo Caliano vice. Il primo impegno che il club ha dovuto affrontare è stato quello della stesura del calendario sociale che lo vedrà cimentarsi in 74 gare, mediofondo, gite sociali fino a domenica 15 ottobre, senza dimenticare che in occasione di Capodanno 2018 ci sarà una manifestazione organizzata ed aperta alle società trevigiane e veneziane.
Fiori all'occhiello per il 2017 i “Raid Treviso, Lienz, Treviso” stabiliti dal 23 al 27 giugno e articolati in 5 tappe con 551 km la da percorrere e un dislivello di 7.903 metri comprendente la scalata al Grossglockner.
Dal 7 al 10 settembre i corridori del San Lazzaro Goppion raggiungeranno l'Altipiano di Asiago, da Treviso e affronteranno le sue salite. Il 2 luglio ci sarà l'organizzazione della mediofondo della Pedemontana che da sempre riceve il riconoscimento delle squadre partecipanti quale evento cicloturistico di impegno fisico ed organizzativo.
La novità del 2017 saranno le randonnèe, che sono ben 9 in calendario; mentre il Monte Grappa sarà interessato da tutti i versanti.
"Sarà un anno di ciclismo appassionato - ha osservato con soddisfazione lo storico presidente Raffaello Longo - che cercherà con la collaborazione delle altre squadre e della Federazione Ciclistica Italiana, di farsi riconoscere quale sport popolare ed amato anche dagli automobilisti, con i quali dobbiamo sempre convivere".
F.C.