Fu un giornata indimenticabile, forse la più memorabile della sua carriera, quella vissuta da Mauro Gianetti nel Mondiale di Lugano del 1996. Correva il 13 Ottobre, quando il ticinese riuscì ad ottenere una storica medaglia d'argento sulle
strade luganesi. Sulle spalle del beniamino di casa gravava il peso di
un'intera nazione e le aspettative erano veramente alte. Fu con questa
responsabilità che Mauro Gianetti partì per affrontare il Mondiale di
casa in cui colse quell'ottimo risultato.
L'azione decisiva fu lanciata da dodici corridori intorno alle quattro ore di gara e nella quale Gianetti e Museeuw si
inserirono molto intelligentemente. I dodici, di comune accordo,
presero subito un bel vantaggio arrivando a superare i 3 minuti e, sin
da subito, fu la nazionale italiana che si mise a
controllare la situazione in testa al gruppo per non far prendere il
largo agli attaccanti. Fu negli ultimi tre giri di gara che successe
davvero di tutto, da dodici i fuggitivi rimasero in sette
e nel gruppo alle loro spalle, ormai ridotto a poche unità, la
nazionale italiana iniziò a dettare un ritmo molto importante portando
il gruppo principale a meno di un minuto dai sette. Le vere emozioni si
vissero negli ultimi trenta chilometri di gara quando Museeuw,
ripetendo l'azione del giro precedente, provò a staccare i compagni di
fuga in salita. Subito dopo aver lanciato l'attacco rimase solo ma,
proprio in vista dello scollinamento, Gianetti con una
bella azione ritornò sul belga a velocità doppia. A questo punto, con
meno di trenta chilometri all'arrivo, i due attaccanti si misero a testa
bassa nel tentativo di raggiungere l'arrivo. Furono vari campioni come
il francese Jalabert, il belga Axel Merckx e dei due italiani Tafi e Bartoli
a provare a ribaltare la situazione, ma tutto servì solo per andarsi a
giocare la terza piazza. I due di testa percorsero gli ultimi sedici
chilometri del circuito respingendo gli attacchi provenienti dalle
retrovie e si presentarono sul rettilineo finale, dove Gianetti dette
vita allo sprint in cui, con uno volata di potenza, Johan Museeuw vinse l'oro costringendo all'argento un emozionante Mauro Gianetti. A disputarsi il bronzo si presentarono in quattro e fu l'italiano Bartoli ad aggiudicarselo anticipando il figlio d'arte Axel Merckx.
È con questo ricordo che il Gianetti Day 2016 festeggerà i suoi vent'anni
da quell'impresa sulle strade proprio di quel mondiale. I granfondisti
che prenderanno il via, si sfideranno su questo circuito e avranno la
possibilità di scegliere tra il corto di due giri per 33 chilometri, il classico di 4 giri per 66 chilometri e il mediofondo di 6 giri per 100 chilometri.
Le iscrizioni online possono essere effettuate fino al 5 ottobre 2016 sul sito ufficiale oppure tramite l’apposito formulario. Fino al 31 agosto sarà possibile iscriversi ad una quota agevolata di 50 franchi svizzeri (46 euro), dopodiché incrementerà a 65 franchi svizzeri (60 euro) fino al 18 settembre per poi arrivare al prezzo ultimo di 80 franchi svizzeri (73 euro) fino al 9 ottobre.
Tutte le informazioni e modalità di iscrizione sono disponibili sul sito ufficiale della manifestazione.