Vesper Julie, che ci fa una star del burlesque come lei nella carovana del Giro d'Italia Amatori? Come nasce l'idea dello spettacolo dopo la prima tappa della Corsa rosa per Master?
«Tutto è iniziato nel 2013 grazie all'incontro con Gabriele Marchesani, patron del GM Europa Ovini, giovane squadra abruzzese, della quale sono madrina ufficiale. Gabriele è stato il primo a credere in questo binomio burlesque-ciclismo, invitandomi a diversi eventi legati al mondo del ciclismo, dove ho avuto modo di esibirmi con le mie performance. Da lì, il passo è stato breve, e molti organizzatori dell'ambiente poi hanno fatto lo stesso. Il burlesque è un genere di spettacolo che si presta ad ogni tipo di evento; è esteticamente glamour e coinvolge un pubblico di tutte le età, inoltre ha sempre quel pizzico di ironia che ne alleggerisce la carica sensuale».
È un'appassionata di ciclismo?
«Pur essendo la madrina di una squadra di ciclismo, non seguo le gare. Ma sono un'appassionata delle due ruote! D'estate prediligo alle vacanze-relax, i tour in bici, facendo a volte persino 80/90 km al giorno, per andare da tappa a tappa. L'ultima avventura è stata sui fiordi norvegesi: un'esperienza indimenticabile».
Cosa ci può anticipare del suo spettacolo all'Hotel Insteia?
«Mi esibirò in due diversi numeri dal gusto molto classico; tutti piume e strass! Ed essendo un evento legato al Giro d'Italia ho scelto come colore, per uno dei due numeri, il rosa! Non poteva di certo mancare».
Quando e come nasce la sua passione per il burlesque?
«Nel 2010 ho “incontrato” il Burlesque, che per me è la sintesi ideale tra la pura performance e il teatro. È accaduto in un periodo fiacco della mia attività di attrice: ero ferma da tre mesi e dovevo lavorare ad ogni costo, per pagare l’affitto. Così, navigando in rete, ho visto il profilo di una collega che faceva burlesque. E lì mi si è accesa la lampadina. Ho scoperto un mondo nuovo, che mi ha appassionato sin dall’inizio: l’esaltazione della femminilità e della donna, con codici old style e richiami retrò. Una ricerca artistica che mi impegna da ormai sei anni, ed è sempre più fonte di soddisfazione. In maniera complementare, porto avanti la mia carriera di attrice, e che sia palcoscenico, o grande e piccolo schermo, mi piace esprimermi attraverso la mia femminilità e fisicità».
C'è un luogo in particolare nel quale vorrebbe esibirsi?
«No, l'importante per me è esibirmi. Ho partecipato a tantissimi festival internazionali, arrivando in Australia, dall'altro capo del mondo! Recentemente ho avuto l'occasione di esibirmi persino davanti al principe Vittorio Emanuele di Savoia. Ma ciò che conta non è mai il luogo. È soprattutto il pubblico a fare la differenza. La soddisfazione maggiore viene dal suo coinvolgimento. A differenza del teatro tradizionale, nel burlesque si abbatte la “quarta parete” e, quindi, il pubblico viene coinvolto e deve partecipare. Quello è un momento di gioia e divertimento: una magica “sospensione”».
Burlesque e ciclismo, c'è un campione del pedale che vorrebbe portare sul palco con lei?
«No! Il burlesque è rigorosamente un one woman show! Non mi farei mai rubare la scena... da un campione!» sorride sorniona.
Vesper Julie è attrice, modella e performer burlesque. Trae ispirazione dalle Dive hollywoodiane del passato, e riflette con fascino sublime, le sembianze delle altisonanti star degli anni ’40 e ’50. Grazie alla sua presenza scenica, è riuscita nel pieno intento di rappresentare al meglio quello stile Burlesque che oscilla tra i richiami “classici” e le tentazioni più contemporanee. I suoi studi classici hanno arricchito il suo percorso artistico, donandole una verve inconsueta e un ritrovato gusto nel mostrarsi e nel mettersi in gioco anche nel suo percorso di attrice. Nel ruolo della “rossa”, Vesper ha partecipato con grande successo al talent show di Sky Uno - Lady Burlesque, dando il via ad una fortunata carriera come performer, in Italia e all'estero (serate e Festival in Francia, Germania, Svizzera, Svezia, Turchia, Australia). La possiamo ammirare spesso in vari spot pubblicitari, teatro, film o fiction del grande o piccolo schermo, tra gli ultimi lavori il film premio Oscar "La Grande Bellezza”, diretto dal regista, Paolo Sorrentino.
Dalla Corsa rosa vinta da Nibali al Giro d'Italia Amatori, lo speaker Stefano Bertolotti voce della gara di patron Zappacenere. Premio Fair Play per Gilberto Simoni
Stefano Bertolotti, speaker del Giro d'Italia, sarà una delle voci ufficiali (insieme a Adriano Bevilacqua e Luca Alò) che racconteranno la cronoscalata d'apertura del Giro d'Italia Amatori da Padula a Montesano sulla Marcellana.
La manifestazione organizzata dall'Associazione sportiva dilettantistica Giro d'Italia Amatori si concluderà domenica 5 giugno. Alle premiazioni parteciperà anche il presidente della FCI Renato Di Rocco, in quell'occasione verrà consegnato il premio Fair Play a Gilberto Simoni, da sempre vicino alla corsa organizzata da Fabio Zappacenere.