Da diverso tempo il dott. Luigi Ferritto trova visibilità quasi ogni
giorno sui blog locali e non solo, pagine sportive, quotidiani e altri
mass-media. La sua fama è dovuta alle numerose vittorie in campo
ciclistico quale biker, tanto da essere considerato il “mito”
vivente della mountain bike Campana (anche se lui , umile e riservato
com’è, non ci si ritrova). Ma di fronte a tanti risultati non ci sono
umiltà o riservatezze che tengono! Mi sono chiesto spesso come sia
possibile conciliare i tre obiettivi: fare il padre, l’attività
professionale, quale medico impegnato seriamente e l’attività sportiva
agonistica. In genere qualche obiettivo si trascura rispetto agli altri.
Invece in questo caso marciano sempre di pari passo.
Per la famiglia
c’è sempre e lo intuiamo dalle sue esternazioni su Fb: stravede per le
sue splendide bambine, Mariateresa di quattro anni e Amelia di due anni,“sono la mia gioia!”-mi confessa. Padre affettuoso, quindi, e marito premuroso verso sua moglie Alba, sposata cinque anni fa, che è la sua prima fan e che in tutte le competizioni è lì ad attenderlo vittorioso al traguardo: “… bellissimo
vedere l’amore della tua vita attenderti al traguardo (mentre arrivi in
sella alla tua “passione”), è una cosa che gratifica tantissimo,
qualsiasi sia stato il risultato! …poi se si vince anche, ha un sapore
ancora più speciale”!!!
Quanti sacrifici si celano dietro ogni vittoria! “Poter conciliare l’attività lavorativa, l’attività sportiva e fare il papà, – mi confida – è
molto complicato e l’unico modo per poterci riuscire è stato quello di
trovare il tempo per gli allenamenti negli spazi morti, cioè in quelle
ore in cui la famiglia è a riposo o le figlie sono all’asilo e nelle ore
in cui non sono di turno alla Clinica…”.
Molte persone, che si
alzano presto al mattino per motivi di lavoro, mi hanno sempre riferito
che verso l’alba vedono sempre sfrecciare, sia d’estate che d’inverno,
il dottore per le vie del paese sulla sua mountain bike. In realtà mi
palesa che esce in bici quando è ancora buio, se ha il turno di mattina
in Clinica: sveglia, quindi, alle ore 3,15 di mattina, tempo per un
caffè e via per alcune strade illuminate a giorno tra Viale della
Libertà, passando per Sepicciano e il bivio del Campo Sportivo di San
Potito. Il percorso è di circa 7 Km (andata e ritorno) e viene compiuto
7-8 volte per un totale di 120 minuti.
Una doccia veloce e subito al
lavoro alle ore 7.05 in Clinica. Non finisce qui: alle ore 14,00, quando
le piccole riposano, lo attendono altri 90 minuti di allenamento.“ Se invece, ho il turno di pomeriggio, – mi riferisce –
faccio una lunga seduta di allenamento dalle ore 6 di mattina alle ore
9.30, dedicandomi poi alla famiglia e andando nel pomeriggio in Clinica
al lavoro. Questo ritmo “vulcanico” di vita mi ha permesso di poter
conciliare il tutto”.
Ma gli ha permesso soprattutto di collezionare, in
12 anni di agonismo, tantissimi successi (ben 110, l’ultimo quello
della “Mainarde Bike Race” sulle orme dei Sanniti) conquistando 7 volte
il “Giro della Campania Off Road”, 3 volte il titolo degli “All Star
d’Italia” della mtb e tanti altri titoli a livello inter-regionale. I
due motti latini, di identico significato, calzano a pennello in questo
caso: “Ad astra per aspera” o “Ad augusta per angusta” (Alle
cose eccelse ci si arriva attraverso strade anguste, sacrifici ). E
qualche volta, rare volte, che Luigi non taglia il traguardo per primo,
esordisce: “Posso accettare la sconfitta, ma non posso accettare di rinunciare a provarci.”
Dal
punto di vista professionale, Luigi Ferritto è medico specialista in
malattie dell’Apparato Respiratorio ed esercita presso il reparto di
Medicina della Clinica Athena Villa dei Pini, diretto dall’ottimo Prof.
Pasqualino Simonelli, che apprezza molto (d’altronde anche noi tutti) e
definisce: “l’ultimo grande medico della ”Vecchia generazione”,
cioè quei medici di una volta che curano un pò tutte le malattie, a
differenza di noi ” moderni” medici che ci occupiamo prettamente di un
determinato apparato, io dunque dei polmoni”.
Una nota
particolarmente apprezzata dal Circolo Oscar Club Sepicciano, del quale
Luigi è stato Socio Fondatore, e da “La Voce del Borgo Sepicciano”, è
l’esternazione di Luigi : ”…da 5 anni sono “Sepiccianaro DOC”, lo
sono sempre stato psicologicamente, ma fino a che vivevo con i miei
genitori in via Sannitica, per 10 metri, appartenevo a Piedimonte,
adesso che vivo a via Cupa…sono proprio DOC al 100% e ne sono
orgoglioso!!!”. Anche noi lo siamo di averti come compaesano !!
da italianews24.net, a firma di Lorenzo Applauso