L'edizione 2015 del Red Hook Criterium, il campionato internazionale di ciclismo articolato in quattro tappe, si è conclusa nella notte di sabato 10 ottobre sulle "iconiche" strade del quartiere milanese Bovisa. Più di 300 atleti provenienti da oltre 30 Paesi si sono contesi il campionato 2015 gareggiando a Brooklyn, Londra e Barcelona.
Vincitore dell'edizione 2015 della Red Hook è stato Ivan Ravaioli, atleta di San Fior (Treviso), che è giunto 2° sul traguardo milanese e, grazie alle vittorie di Brooklyn e Barcelona e al 3° posto a Londra, ha vinto l'ambito trofeo.
La gara, che si è corsa in notturna, prevedeva l'utilizzo di bici da pista, quindi a scatto fisso e senza freni, lungo un tracciato urbano di 1,2 km molto tecnico, da ripetere per 30 volte. La finale di Milano è stata una delle conclusioni più emozionanti nella storia della Red Hook Crit.
La vittoria di tappa italiana è andata allo statunitense Colin Strickland (Usa - AventonFactory); seconda piazza per Ivan Ravaioli (Ita - Bahumer Team) su un altro italiano, Daniele Callegarin (Ita - Oscar Cycling Team) al termine di una gara veloce ed entusiasmante.
La gara femminile è stata dominata dalla spagnola AinaraErbusto (Conor WRC) che si è aggiudicata tappa e "Gancio Rosso" per il 2015.
Ivan Ravaioli, atleta romagnolo adottato dalla Marca Trevigiana è stato ex professionista alla Mercatone Uno e ora ciclista per pura passione, è uno dei più forti atleti Master in Italia. Abbina ad una intensa e proficua attività su strada una altrettanto brillante attività su pista che lo ha visto primeggiare anche quest'anno in molte specialità ai campionati italiani.
L'avventura nel Red Hook è iniziata già nel 2014 partecipando a Barcellona e Milano, proseguita poi con la specifica preparazione durante il 2015 assieme al neo nato Bauhmer Team. L'atleta di San Fior ed i suoi compagni di squadra Presti, Andretta, Armellin, Tabarin e Checchinato si sono allenati al Velodromo PG Mecchia di Portogruaro, divenuto ormai il punto di ritrovo di tutti i Pistard del Nord-Est d'Italia.
Il presidente del velodromo portogruarese, Michele Zanet, per l'occasione ha espresso tutta la sua ammirazione e soddisfazione per questi risultati: “Fa enorme piacere vedere i nomi di questi ragazzi primeggiare fra atleti di tutto il mondo. Al di là di Ivan che credo venga da un altro pianeta, anche gli altri si sono sempre difesi e qualificati per la finalissima di ogni tappa, che è già un risultato importantissimo. Sono onorato che vengano a Portogruaro ad allenarsi e li ringrazio per l'aiuto che ci danno a portare questo sport ad imboccare una certa via". "C'è da considerare che Red Hook Critè - ha proseguito - è uno degli eventi sportivi più spettacolari al mondo (www.redhookcrit.com), dove gli spettatori possono vivere una serata di gare all'insegna dell'adrenalina, un'ospitalità unica e un'atmosfera senza eguali. Nato da una sfida fra un gruppo di amici sulle strade di New York, è divenuta oggi evento mondiale, che richiama migliaia di spettatori e centinaia di atleti ad ogni tappa. A mio parere questo tipo di manifestazione, al di là del contenuto prettamente tecnico, sono il futuro dello sport".
Unica nota negativa della serata è l'incidente occorso a Rudy Armellin, anche lui trevigiano del Bahumer Team, che in fase di qualifica è stato coinvolto suo malgrado in una caduta riportando la frattura della clavicola. A lui gli amici e gli organizzatori hanno rivolto un grande in bocca al lupo.
Francesco Coppola