Prove in tre regioni per gli amanti dell’endurance, squadre o solitari. Una sfida che trova sempre più concorrenti. Da Finale Ligure a Stevenà, da Barbarano Vicentino a Roma. Dove il filo conduttore resta comunque il divertimento!
La sfida è prima di tutto con sé stessi. Questo assunto ben lo conosce chi va in bicicletta, dove il nemico è certamente l’avversario, a volte il vento, spesso la salita. Ma dove il principale limite da superare è sempre e comunque quello che il ciclista stesso pone tra sé e l’obiettivo prefissato. Questo è tanto più vero quanto inquadrato in una sfida che sta diventando sempre più popolare, quella delle 24 Ore in mountain bike. Che sia in squadra, o ancor di più in solitaria, partecipare ad un evento endurance del genere sta diventando sempre più comune; grazie a realtà come quella della 24H della Serenissima, di Barbarano Vicentino, e come le altre che fanno parte del Circuito Nazionale Endurance 24Ore Mtb Italian Challenge che si apre tra pochissimi giorni con la storica prova di Finale Ligure. Dal 22 al 24 maggio, è la più longeva d’Italia e la più partecipata di tutta Europa, essendo nata nel 1999 e potendo contare, nell’ultima edizione, su circa tremila iscritti. Un numero destinato ad aumentare anche quest’anno, perché la filosofia con cui è nata è quella giusta: dare valore al territorio, renderlo turistico grazie allo sport, rendere il partecipante alla manifestazione un vero e proprio protagonista (basti pensare ai 6 spettacoli musicali dal vivo organizzati in due giorni, col biker che nel suo percorso di 11,7 chilometri passa pure sul palco…).
Il 6 e 7 giugno ci si sposta a Stevenà, in provincia di Padova. Sesta edizione e percorso invariato, un anello da 5 chilometri che passa tra cortili privati e ciottolati illuminati nella lunga notte dei solitari. Poco dislivello, 90 metri, ma un susseguirsi di sali scendi davvero impegnativo. Anche qui non mancano alcune chicche: dalle manifestazioni di supporto, cena di pesce, spettacolo di zumba e spettacolo pirotecnico, fino alla mini 24H, che in realtà essendo dedicata ai più piccoli dura esattamente 24 minuti. Per arrivare poi al pacco gara, che tra l’altro contiene anche uno smanicato altamente professionale, che già da solo supera il costo dell’iscrizione. Che, ricordiamo, può essere effettuata solo on line sul sito degli organizzatori, larocciateam.it.
Circa un mese dopo siamo in provincia di Vicenza, a Barbarano Vicentino. Sui Colli Berici, la sesta edizione di una 24H che sta crescendo alla grande grazie alla passione ed all’impegno di Adventure&Bike, che coordina pure l’intero circuito. Una tre giorni di attività, dal 3 al 5 luglio, che coinvolge davvero tutto il paese, che partecipa attivamente ospitando persino i ciclisti secondo l’usanza denominata “adotta un solitario”. Il percorso coinvolge anche un bike park, e per la prima volta si passerà anche nella piazza centrale di Barbarano. Spettacoli a supporto dei tanti che parteciperanno alla tre giorni, ma senza pedalare, ed un pacco gara che scompare lasciando spazio ad un premio di partecipazione. Cambia il senso del pacco, degli omaggi, che non sono più quindi legati in un qualche modo alla gara stessa, ma diventano un riconoscimento per la scelta fatta dal biker di prendere parte alla festa vicentina. Anche in questo caso, come quello friulano, il premio presenta tra l’altro un sacco a pelo del valore maggiore dell’intera quota di partecipazione. Sarà prova unica di Coppa del Mondo Acsi.
Dall’11 al 13 settembre il circuito trova la sua degna conclusione nella città eterna. Percorso quasi “no dislivello”, in una edizione numero 10 come sempre incorniciata nel parco degli Acquedotti. La denominazione “24H SPQR” sta anche a ricordare, fin troppo facile, la storia di cui è impregnato il parco di 240 ettari che ospita la manifestazione. Qui, non a caso, la prima squadra classificata conquista il premio “Elmo Centurione Romano”, i primi solisti quello “Daga Romana”.