Con la conferenza stampa di ieri è scattato il conto alla rovescia che, in poco meno di due mesi, ci porterà alla sesta edizione della Suedtirol Sellaronda HERO, la gara di mountain bike più dura al mondo, e che per la versione 2015 si vestirà con i colori iridati. Infatti, sabato 27 giugno alla HERO verrà assegnato il più importante titolo sulla distanza "marathon", poiché la gara che si svolge intorno al gruppo del Sella, nel cuore delle Dolomiti, sarà valevole anche come Campionato Mondiale UCI Marathon 2015.
Il primo uomo che taglierà il traguardo del percorso di 87 chilometri e la prima donna sulla distanza di 60 chilometri, indosseranno la prestigiosa maglia iridata messa in palio dalla UCI, la federazione mondiale di ciclismo. Sono attesi ben 4.015 biker provenienti da 50 nazioni, e se solo un ristretto numero di partecipanti lotterà per laurearsi campione del mondo, gli altri quattromila biker potranno sognare di diventare "eroi" nella gara più impegnativa del panorama internazionale di competizioni in mtb.
Con un dislivello di 4.700 metri per il tracciato di 87 chilometri (e di 3.400 metri per il percorso di 60 chilometri) la Suedtirol Sellaronda HERO è qualcosa di più di una semplice granfondo in mountain bike: «E' il sogno di poter divenire un 'eroe', un progetto che per molti biker nasce un anno prima e che entra nella quotidianità di chi partecipa - commenta Peter Runggaldier ex campione di sci e direttore di gara della maratona - e fregiarsi del titolo di HERO è l'obiettivo di un numero sempre maggiore di appassionati». Appassionati che stanno in lista d'attesa per poter partecipare, poiché le iscrizioni alla Suedtirol Sellaronda HERO si chiudono nell'arco di poche ore.
Quello che si disputerà sabato 27 giugno a Selva Gardena sarà il terzo Campionato del Mondo sulla distanza "marathon" che l'Italia organizza, dopo l'edizione del 2008 a Villabassa, in provincia di Bolzano e quella di Montebelluna (Treviso) nel 2011.
Grandi firme al via del mondiale.
Il meglio del movimento mondiale della mountain bike di lunga distanza, sarà schierato ai blocchi di partenza della HERO con un unico obiettivo: conquistare la maglia iridata 2015.
Dal parterre spicca il nome del ceco Jaroslav Kulhavy, campione olimpico di Londra 2012 che in Italia ha già raccolto importanti successi, come la vittoria al mondiale marathon 2011 svoltosi a Montebelluna. A contrastare il biker della Cechia ci sarà lo svizzero Christoph Sauser che in carriera vanta due titoli mondiali (cross country nel 2008 e marathon nel 2007) e un bronzo olimpico a Sydney 2000. Naturalmente tra i favoriti alla vittoria finale ci sarà Leonardo Paez, il colombiano che ha scritto il proprio nome nell'albo d'oro delle ultime tre edizioni, e che non nasconde velleità di concludere il poker alla HERO 2015.
Tra le donne occhi puntati sulla norvegese Gunn-Rita Dahle che vanta un oro olimpico conquistato ad Atene 2004 e ben otto titoli iridati tra prove cross country e marathon, e sull'altra campionessa a cinque cerchi, la tedesca Sabine Spitz sul gradino più alto del podio di Pechino 2008. Le due olimpioniche dovranno vedersela con la danese Annika Langvad, attuale campionessa mondiale in carica, e con la britannica Sally Bigham, vincitrice della HERO 2013.
Il CONI vicino alla HERO.
A fare gli onori di casa alla presentazione odierna nella sede del CONI di Roma è stato Giovanni Malagò: «È una gara che mi mette allegria, di buon umore, perché sono luoghi che conosco molto bene. Come molte competizioni in Alto Adige, la HERO vanta una formidabile capacità organizzativa e sono felice di poterla sostenere. La mountain bike è una delle tante declinazioni del ciclismo che arricchiscono il programma olimpico e noi siamo naturalmente vicini alla federazione. - ha sottolineato il presidente del CONI - E in questa disciplina l'Alto Adige è una regione pilota in grado di sviluppare investimenti di qualità nello sport, e la Hero ne è una testimonianza».
La HERO, un vero evento ecosostenibile.
La HERO si svolge nelle Dolomiti, uno scenario unico al mondo, divenuto Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2009, e che gli stessi organizzatori vogliono preservarlo così da renderlo accessibile anche alle generazioni future. «Oltre al titolo mondiale, la nostra manifestazione si fregia anche di un altro importante riconoscimento, sta entrando a far parte dei Green Events dell'Alto Adige - commenta Genni Tschurtschenthaler, managing director della HERO - manifestazioni organizzate pensando all'ambiente, e anche noi ci impegniamo a ridurre il più possibile l'impatto della gara sull'ambiente circostanze adottando concrete misure ecologiche».
Un'ulteriore misura utilizzata dal comitato organizzatore sulla linea "verde" della HERO 2015 è quella di risvegliare il senso civico di tutti i partecipanti: in prossimità delle zone di ristoro saranno predisposte aree di raccolta di rifiuti, e l'organizzazione chiede agli atleti di tenere i propri rifiuti (gel usati, carte di barrette e tutto quanto un biker normalmente consuma durante una gara) per depositarli appunto in queste aree dedicate. E poiché questa è una norma inserita nel regolamento, chi non la rispetterà rischia la squalifica dalla gara.
Il sostegno della federazione.
A fianco di Malagò anche la federazione italiana di ciclismo, rappresentata dal suo presidente Renato Di Rocco, che conferma la vicinanza della FCI all'evento: «Siamo felici di aver supportato la Hero nella sua crescita, e possiamo dire che rappresenta il migliore progetto mondiale mai arrivato in federazione. - ha commentato il presidente della FCI - In particolare apprezziamo la capacità di unire la competizione ad una articolata offerta turistica, oltre che fare da traino all'attività agonistica della regione. E la federazione italiana è orgogliosa di sostenere la HERO».
La MTB come prodotto turistico.
Dalla nascita della Südtirol Sellaronda HERO, nel 2010, le pendici dei monti pallidi sono diventate sempre di più l'habitat naturale degli amanti della mountain bike anche e soprattutto grazie agli interventi sui sentieri realizzati dalle amministrazioni pubbliche di competenza territoriale. Questa estate sempre più biker potranno godere le Dolomiti andando in esplorazione con le loro biciclette da off-road con sempre maggiore sicurezza.
E' proprio così che i quattro comprensori intorno al gruppo del Sella (Val di Fassa, Val Gardena con l'Alpe di Siusi, Alta Badia e Arabba) hanno deciso di fare squadra e di investire insieme nel prodotto "mountain bike", creando nuovi tracciati, cercando di differenziare il più possibile i sentieri del trekking a piedi da quelli della mountain bike. Si vuole così offrire ai biker un'esperienza più ricca, estendendola anche alla proposta Sellaronda MTB Tour, che permette il giro dei quattro passi dolomitici grazie all'aiuto degli impianti di risalita.
Quando l'agonismo incontra il turismo.
Ed è proprio in questo contesto che domenica 28 giugno si terrà a Canazei in Val di Fassa il Campionato Italiano Enduro FCI 2015, ovvero una competizione del mondo gravity che prevede prove cronometrate in discesa dai quattro passi del circuito Sellaronda lungo percorsi di Enduro e Freeride già esistenti e in continuo miglioramento e tappe di trasferimento con funivie e seggiovie, che sono parte integrante e fondamentale dell'offerta turistica.
A rappresentare il comitato Alto Adige della federazione nazionale, Antonio Lazzarotto: «La Hero è un evento importante per la nostra area, perché rappresenta uno stimolo per lo sviluppo dell'attività agonistica, sin dalle categorie giovanili. - ha commentato Lazzarotto - La qualità organizzativa e di immagine della gara è un motivo di orgoglio per la nostra federazione».
Oltre la gara, un happening della mountain bike.
E' definitivo anche il programma di HERO Bike Festival che per nove giorni consecutivi, dal 20 al 28 giugno 2015, renderà le Dolomiti il cuore pulsante dell'universo mountain bike. Incontri e tavola rotonda, fashion show, esposizioni, gare collaterali, concerti di musica e tutto ciò che ruota intorno al mondo della mountain bike: un mondo tutto da scoprire.
Per informazioni: www.sellarondahero.bike