È innegabile: il primo pensiero che scaturisce nella mente del ciclista nell'udire la parola salita è legato alla fatica, in un misto di supplizio ed esaltazione a seconda delle proprie caratteristiche e del livello di allenamento. Ma quel passo lassù è un crocevia di culture e tradizioni, un punto d'incontro fra due territori simili ma dai sapori e dai profumi diversi. Il Giro della Romagna ci porta dalla pianura all'Appennino Romagnolo e ancora più in là, oltre il confine, fino alla Toscana. E poi il ritorno, verso la fine di una grande fatica ma anche di una grande avventura.
Monte Albano (a quota 425 m sul livello del mare) è l'unica asperità del percorso da 88 km e la prima salita dei due più lunghi e unisce la Valle del Sintria a quella del Senio. Collega Zattaglia (Ra), famosa per la Festa del Cinghiale, a Casola Valsenio (Ra), antico borgo che diede i natali ad Alfredo Oriani, poeta, scrittore e ciclista, la cui casa detta il Cardello è monumento nazionale. La salita è lunga 4,7 km con una pendenza media abbastanza costante intorno al 6% e due punte poco sopra all'8%.
Il Passo Sambuca (1080 m) è la Cima Coppi del percorso di 170 km e unisce la Valle del Senio con il Mugello. Da Palazzuolo sul Senio (Fi), che fu dimora di importanti personaggi tra cui il poeta Dino Campana, presenta interessanti architetture religiose e civili ed è sede del Museo archeologico dell'Alto Mugello, porta a Marradi (Fi), famosa per la Strada del Marrone e soprattutto per la sagra dedicata a questo prezioso frutto autunnale che è l'emblema della cultura gastronomica del luogo. Si tratta di una salita lunga (misura 10,8 km) con una pendenza media di poco inferiore al 6%. Relativamente facile nel primo tratto, la strada si impenna decisamente negli ultimi 2 km, con tornanti e brevi strappi che raggiungono pendenze vicine al 10%, offrendo una impareggiabile veduta paesaggistica.
Dopo la Sambuca, chi affronterà il percorso granfondo si troverà di fronte il Valico del Beccugiano (537 m). Unisce la Valle del Lamone con quella del Torrente di Valle e porta da Marradi alla frazione di Abeto. 4,7 km la sua lunghezza per una pendenza media del 6,7%.
L'ultima fatica sarà - subito dopo - il Monte Collina (586 m), che unisce la vallata del Torrente di Valle con quella del Tramazzo. Da Lutirano, minuscola frazione del Comune di Marradi con soli 37 abitanti, conduce a Tredozio (Fc), cittadina nota per il Palio dell'Uovo che si disputa a Pasqua e per la Sagra del Bartolaccio, piatto tipico tredoziese. La salita è breve (misura solo 2,65 km) ma molto intensa (pendenza media prossima all'8%). La successiva planata su Tredozio è altrettanto breve e molto ripida con una pendenza del 9,6%.
I randonneurs potranno scegliere fra due percorsi. Quello per ottenere il brevetto da 400 km differisce da quello di 300 km per la partenza anticipata di quattro ore: dalle 18 alle 19 di sabato 9 maggio anziché dalle 22 alle 23 dello stesso giorno. Mentre la partenza dei percorsi cicloturistici e off road avverranno dal Centro Sportivo di Madonna delle Stuoie, per la Randonnée avverrà invece da Largo Calderoni nel centro di Lugo. Da qui il 400 km si dirige verso Fusignano (Ra), Alfonsine (Ra), S. Alberto (Ra). Dopo aver superato il primo controllo e traghettato, sbarca nelle suggestive Valli di Comacchio dove si possono ammirare i fenicotteri rosa e altre specie di avifauna di palude. Dopo il secondo controllo situato a Comacchio (Fe), la Piccola Venezia famosa per i Tre Ponti, ritorna in direzione di Lugo per ricongiungersi definitivamente al percorso da 300 km.
Il Passo Carnaio, dove è situato il 1°controllo, collega Bagno di Romagna (Fc), famosa per le sue terme e per il grandissimo patrimonio boschivo, con Santa Sofia (Fc). Con i suoi 17,4 km complessivi è la salita più lunga della manifestazione. Appena lasciato il paese che sorge nella Valle del fiume Bidente, la strada ritorna a salire dolcemente per circa 15 km. Poco dopo Corniolo (Fc) la pendenza aumenta (6% di media con brevi tratti al 10%) fino ad arrivare prima a Campigna (Fc), il paesino più piccolo e alto della vallata situato proprio sul crinale che divide Romagna e Toscana, al centro del meraviglioso Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. La salita termina ai 1295 m di quota del Passo della Calla.
Dopo il bivio di Stia (Ar) inizia una nuova ascesa di circa 12 km verso il Valico Croce ai Mori (955 m), con una pendenza media pari al 5% che è però ingannevole, visti i tratti oltre il 10%. Nell’ultimo tratto la strada si avvita in alcuni bei tornanti e il panorama è molto interessante. Da Borgo San Lorenzo (Fi), importante e interessante cittadina del Mugello, si imbocca la Sp 302 Brisighellese – Ravennate che conduce a Faenza (Ra) sul percorso della famosa "100 chilometri del Passatore", tradizionale corsa podistica che si tiene ogni anno a fine maggio. All’uscita del borgo di Ronta (Fi) si incontra un brusco strappo con la successiva discesa che conduce a Madonna dei Tre Fiumi (Fi), nota per il suo santuario. I successivi 8 km consentono di tirare un po' il fiato. Si pedala infatti nella stretta valle del Torrente Ensa immersi nel bosco e nella frescura anche nelle più torride giornate d’estate. La pendenza è quasi costante al 5-7% fino alla frazione di Razzuolo (Fi) dove la strada spiana per qualche centinaio di metri. All’uscita dell’abitato la salita riprende però con uno dei sui tratti più ostici in corrispondenza del piccolo cimitero (700-800 m al 9-10%). A questo punto la strada ritrova una pendenza costante del 6-7% e così resta fin quasi al valico del Passo della Colla di Casaglia a quota 913 m. Dopo 18 km di discesa si raggiunge il paese di Marradi (Fi), dove si ci si innesta sul percorso cicloturistico da 138 km, quindi Beccugiano, Abeto, Modigliana (Fc) - cittadina con importanti monumenti e luoghi di interesse, che ha dato i natali a Don Giovanni Verità e al pittore Silvestro Lega - poi Faenza (patria della ceramica artistica) e infine Lugo.
I percorsi della Ultramarathon Elena Gaddoni sono due: il lungo che misura 104 km e presenta un dislivello di 1900 m e quello corto che ha uno sviluppo di 81 km e un dislivello di 1300 m. Il dato interessante è che in caso di pioggia che renda impraticabile una parte del percorso lungo, si percorrerà un tracciato alternativo di 81 km con un dislivello di 1230 m.
Entrambi i percorsi presentano diverse importanti asperità e tratti molto tecnici con alcuni punti che necessitano di grande attenzione e del rispetto rigoroso della segnaletica presente al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolosità.
Il 36° Giro della Romagna aspetta dunque cicloturisti, randagi, biker, famiglie e tutti gli appassionati a Lugo domenica 10 maggio per una grande festa del ciclismo.
Le scadenze. Le iscrizioni on line sul portale MySDAM al costo di 7,00 euro resteranno aperte fino a venerdì 8 maggio, mentre le iscrizioni dell'ultim'ora potranno effettuarsi sabato 9 e domenica 10 maggio ma solo in loco e al prezzo di 10,00 euro. Il 30 aprile termina invece la possibilità di abbonarsi on line a tutte le prove Romagna Sprint, dopodiché si potrà farlo solo sabato 2 e domenica 3 maggio a Castrocaro Terme (Fc), fino alla partenza della GF Terme di Castrocaro.