“200 km sulle strade della nostra corsa” è con questo motto che la Unione Sportiva Legnanese e la Oi Myoikoi hanno studiato il percorso della prima edizione della Randonnée dei 7 laghi – Coppa Bernocchi, che si correrà il 25 aprile.
La novità sarà uno sconfinamento in territorio svizzero.
Oltre
che di salite, l’alta Lombardia è un territorio ricco di storia,
cultura e bellezze paesaggistiche. Il tracciato ha voluto privilegiare
queste ultime caratteristiche.
Si parte da Legnano, città
della Coppa Bernocchi. La prima parte del percorso è completamente
pianeggiante ed i primi 30 km di “riscaldamento” permettono di
raggiungere in tutta tranquillità la città di Como. Qui, proprio
di fronte allo Stadio Sinigaglia dove si sono concluse le più avvincenti
edizioni del Giro di Lombardia, si svolta a sinistra, verso Cernobbio.
A
Cernobbio, nota per il famoso centro congressuale-espositivo di Villa
Erba ed il rinomato Grand Hotel Villa d’Este, si inizia a costeggiare la
sponda occidentale del Lago di Como, il primo lago toccato dalla
randonnée.
Da qui in poi, fino a Menaggio, si attraversano i
comuni di Moltrasio, Laglio e Argegno. A Laglio il popolare attore
statunitense George Clooney nel 2002 ha comprato Villa Oleandra, il
percorso passa proprio davanti al cancello di ingresso. Tra Argegno e
Menaggio, a poche centinaia di metri dal percorso, svoltando a sinistra
si arriva alla frazione di Giulino di Mezzegra, dove ancora adesso un cippo ricorda la fucilazione di Benito Mussolini e Claretta Petacci avvenuta il 28 aprile 1945.
Poco prima di Menaggio si attraversa il paese di Tremezzo e, sulla sinistra, si può godere della maestosa visione di Villa Carlotta,
costruita nel 1600 dal marchese Giorgio Clerici ed oggi famosa per le
opere d’arte custodite e per il meraviglioso giardino botanico.
A Menaggio, dopo circa 90 km, svoltando a sinistra per abbandonare il Lago di Como, si ha la prima, vera salita della randonnée, la salita della Croce, 2 km e 800 metri al 6,5% di pendenza media da fare tutta d’un fiato.
Una lunga e gradevole discesa tra boschi e campagne, attraversando l’omonima valle, fa arrivare a Porlezza,
dove si tocca il Lago di Lugano. Qui, per evitare una lunga e
fastidiosa galleria, si abbandona la strada Provinciale per percorrere
una strada chiusa al traffico che costeggia direttamente il lago e,
attraversando due suggestive gallerie, si torna a riprendere la strada
principale.
A pochi chilometri dal paese, in direzione di Menaggio, si può visitare il lago di Piano,
riserva naturale e sito di importanza comunitaria dell' Unione Europea
e, andando verso la Val d'Intelvi, le grotte di Rescia, ricche di
suggestive stalattiti e stalagmiti, e il famoso orrido di Osteno (una
profonda gola scavata da un corso d'acqua).
Dopo pochi chilometri si arriva alla Dogana Svizzera di Oria-Gandria, importante avere con sé un documento di identità valido per l’espatrio.
Gandria
è un quartiere della città di Lugano nel Canton Ticino; è meta
turistica della regione. Nel 2006 è stata elencata fra i 10 villaggi più
belli della Svizzera dalla rivista l'Hebdo.
Una dolce e breve salita, seguita da una veloce discesa, permettono di raggiungere il centro città di Lugano.
Da Lugano, dopo una serie di saliscendi ci si indirizza verso Agno toccando il Lago di Muzzano, terzo lago del percorso.
Giunti ad Agno si riprende a costeggiare il Lago di Lugano per rientrare in Italia a Ponte Tresa ed iniziare la via del ritorno.
Curioso
notare come la dogana di Ponte Tresa separi due nazioni (Italia e
Svizzera) ma il nome della città rimane lo stesso. Percorrendo la valle
del fiume Tresa si raggiungono Luino ed il Lago Maggiore, quarto lago del percorso.
Particolare
interessante è la statua di Garibaldi che, oltre ad essere la prima ad
essergli stata dedicata in Italia, è stata eretta nel 1867 quando l'eroe
dei due mondi era ancora in vita. Mantenendo il lago sulla propria
destra si prosegue il percorso in direzione Laveno.
Per
raggiungere Laveno la strada costeggia il lago ed è un continuo
saliscendi, il centro del paese si trova in un'ampia insenatura
naturale, di fronte a Verbania-Intra. Poco dopo Laveno si supera il
comune di Leggiuno. Chi pensava che questo comune fosse famoso
solo tra gli appassionati di calcio e di ciclismo per aver dato i natali
rispettivamente a Gigi Riva e Silvano Contini, si sorprenderà alla
vista dell'eremo di Santa Caterina del Sasso (per esteso eremo di Santa
Caterina del Sasso Ballaro), un monastero a strapiombo sulla sponda
orientale del lago.
La costruzione del complesso di Santa Caterina
vedrebbe le sue origini secondo la tradizione nel XII secolo, quando un
tal Alberto Besozzi di Arolo, mercante e usuraio, scampando a un
naufragio durante una traversata del lago, avrebbe fatto voto a Santa
Caterina D'Alessandria di ritirarsi per il resto della sua vita in
preghiera. Lì avrebbe costruito una cappella alla Santa, ancor oggi sul
fondo della chiesa.
Giunti a Ispra si abbandona il Lago Maggiore.
Passando
davanti alla sede del Centro Comune Ricerche di Ispra, e superando i
comuni di Travedona e Ternate si raggiungono il quinto ed il sesto lago
del percorso il Lago di Monate ed il Lago di Comabbio.
Raggiunto Casale Litta, immerso nelle verdi colline che sovrastano il settimo ed ultimo lago, si vede il Lago di Varese, poi da Gallarate, attraverso Busto Arsizio, si raggiunge comodamente Legnano, punto di partenza e arrivo della randonnée.
COME ISCRIVERSI
Iscrizioni on-line dal sito www.uslegnanese.it
Euro 10 - fino al 23 aprile 2015
Euro 13 – il 25 aprile direttamente al ritrovo di partenza
ORGANIZZAZIONE RITROVO E PARTENZA
Ritrovo dalle ore 7,30 alle ore 8,30 a Legnano, via Colombes 19 –Legnano(MI) presso Baita Alpini
Partenza dalle ore 8,30 alle ore 9
1 ristoro sul percorso; pasta party finale
IMPORTANTE: PORTARE CON SE’ UN DOCUMENTO DI IDENTITA’ VALIDO PER L’ESPATRIO