Addormentarsi con un cuore malato e una scarsa propensione allo sport e risvegliarsi dall’operazione con un battito nuovo, più regolare e con una passione in più, quella per il ciclismo. È questa la storia che miscela un (non) mistero e gratitudine che vede come protagonista Kevin Mashford, un 38enne ormai ex-cardiopatico. Questo britannico, padre di due bambini, era affetto da rare patologie al cuore che lo avevano tormentato sin dalla più tenera età.
Ma un recente infarto aveva quasi stroncato la sua giovane vita, così i tre pacemakers non erano più sufficienti ed era rimbalzato in testa alla lista trapianti. Il cuore che ha ricevuto lo scorso maggio apparteneva a un appassionato ciclista di nome John e così Kevin, un po’ per gratitudine verso chi gli ha ridonato la vita un po’ per un ancora inspiegabile (romanticamente parlando) reazione, ha sviluppato un nuovo hobby, proprio quello per le due ruote.
Se l’era davvero vista brutta il nostro Kevin, che era appeso a un filo dopo un collasso cardiaco, renale e polmonare, ma il trapianto (dopo un’operazione di ben 13 ore) lo ha riportato nel mondo dei vivi. Sin dalla riabilitazione in ospedale ha subito chiesto una cyclette per pedalare, lui che non era certo un grande sportivo. I medici hanno acconsentito con piacere e così ha iniziato con sessioni di sette minuti ogni giorno a solamente una settimana dal risveglio. Una volta dimesso si è subito impegnato in sella a una bici da corsa. Ha anche preparato uno speciale caschetto con sopra il nome di John.
John era un ciclista di quelli sempre in giro a pedalare con qualsiasi condizione meteo, che purtroppo è deceduto in seguito a un tremendo incidente con un’automobile. Kevin ha deciso di onorarlo ereditandone non solo il cuore, ma anche la passione e oggi è ogni giorno sulle strade inglesi, ma non si fermerà all’allenamento quotidiano. Ha infatti deciso di impegnarsi in una pedalata molto impegnativa dalla sua casa a Bristol a quella di John, a Newcastle, per quasi 550 chilometri, per celebrare la generosità del suo salvatore e per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di donare gli organi.
Fra qualche mese, inoltre, diventerà padre per la terza volta: dopo Josh (nove anni) e Liam (sei) e chissà se il nuovo pargolo sarà un maschio e si chiamerà proprio John? “Il trapianto ha cambiato mio marito in modo incredibile, ci sentiamo come se avesse avuto realmente una seconda opportunità”, ha commentato la moglie. Le fa eco Kevin: “Non appena mi sono risvegliato dall’operazione mi sono sentito molto forte, ho chiesto al mio fisioterapista di avere subito una cyclette perché volevo pedalare in onore del mio donatore. Il mio cuore voleva battere sempre più forte”.
Diego Barbera