Partiamo dalla fine, ovvero dal sorriso di Gaia Peron, portacolori delle Fiamme Oro, che taglia il traguardo trionfante del Triathlon di Bardolino e poi con la corona d’alloro al collo si commuove e piange di felicità abbracciando il suo amico e compagno di squadra Alberto Casadei.
Una bellissima immagine di questo fantastico Triathlon Internazionale di Bardolino che ha saputo regalare grandi emozioni e una giornata perfetta, anche dal punto di vista atmosferico, con il tanto temuto temporale tenuto a distanza.
Le prime a partire alle 12.30 sono state proprio le ragazze: dall’acqua dopo i canonici 1.500 metri (muta facoltativa, praticamente la totalità dei partecipanti a optato per indossarla) esce un trio tricolore composto dalla scatenata Gaia Peron in compagnia diVeronica Signorini (Triathlon Cremona Stradivari) ed Elisa Battistoni (707 Triathlon).
E la gara è vissuta poi proprio sulla fuga a tre nei 40K di bici di queste tenaci, grintose e talentuose ragazze, che hanno fortemente creduto in quello che stavano facendo, ovvero lottare per la vittoria finale.
All’uscita da T2 sono in fila una dietro l’altra, per affrontare i due giri da 5K che le separano dall’arco del trionfo.
A metà gara, il trio è in realtà un duo, Signorini si è staccata e davanti sembra che Battistoni possa riuscire a scrollarsi di dosso da lì a pochi metri Peron.
E invece la portacolori della Fiamme Oro rimane lì incollata, non molla, vuole la vittoria e vuole ribaltare i favori del pronostico che direbbero a questo punto Battistoni.
E metro dopo metro è Gaia a staccare Elisa: si ripete quello che i più non si aspettano,arriva lo splendido bis dopo la vittoria ottenuta sette giorni prima nel Grand Prix Triathlon Italia di Vieste al termine di quella incredibile volata con la favorita Petrini.
La compagna di nazionale Alice Betto era stata l’ultima azzurra a vincere a Bardolino, nel 2012 (unica vittoria delle ultime 5 edizioni), Gaia Peron ha riportato il tricolore sul gradino più alto della gara italiana più prestigiosa.
Battistoni è d’argento, mentre al terzo posto rientra con veemenza l’ungherese del Forhans Team Zsofia Kovacs; a seguire Margie Santimaria, Eszter Dudas (Ungheria), Signorini, Verena Steinhauser, Melinda Vernon (Australia), Camille Donat (Francia) e Gabriella Zelinka (Ungheria).
Al microfono dell’Oscar al Triathlon, Gaia Peron ha poi raccontato questo suo momento: “Son distrutta, ma allo stesso tempo molto contenta: ho lavorato davvero tanto nell’ultimo mese e mezzo ed ero piuttosto stanca. Come sempre, ho messo tutta la mia grinta sin dalle prime bracciate e poi con le mie due compagne di fuga abbiamo lavorato davvero bene perché sapevamo quanto fosse importante arrivare con un buon vantaggio in T2. Nella corsa, ho fatto fare il ritmo ad Elisa, fino a quando ho aumentato io il ritmo e sono riuscita a staccarla. Ho lavorato tantissimo a piedi con i miei tecnici e ora i risultati stanno arrivando. Il mio obiettivo è quello di riuscire a rientrare nell’olimpo delle triatlete italiane perché voglio lottare per riuscire poi a conquistare un posto per Rio 2016. L’anno scorso è stato un anno difficile per me, con tanti problemi legati al triathlon che poi si riflettono inevitabilmente anche nella vita personale. Sono riuscita a ritrovare la serenità e ora per me questa è l’arma in più: sorrido e sono serena, mi diverto in gara e tutto questo mi porta ad ottenere risultati importanti, non posso che esserne felice!“.
Nella gara maschile, il più veloce a uscire dall’acqua è il giovane portacolori della DDSTommaso Crivellaro, con raccolti in pochi secondi tutti gli altri protagonisti.
In bici nel primo gruppo, una caduta toglie dai giochi per la vittoria finale Massimo De Ponti (nulla di grave fortunatamente), uno degli azzurri più in forma e soprattutto capace a piedi di “fare male”.
Alla seconda transizione arriva per primo Jacopo Butturini, mentre i primi del gruppo a cominciare a correre sono Gianluca Pozzatti e Casadei che alimentano il sogno di un ritorno alla vittoria azzurra a Bardolino che manca addirittura da 18 anni.
L’ultimo successo tricolore è infatti datato 1996, grazie a Maurizio De Benedetti; l’anno prima aveva vinto Danilo Palmucci (terzo successo personale), il campionissimo presente alla prima di Ostia ’84 e che da lì in avanti ha scritto la storia del nostro sport, che ha gareggiato anche alla trentunesima chiudendo 60°, secondo Master 3… Chapeau!
Da dietro rinvengono in maniera perentoria tre frecce straniere che danno emozioni e lustro a questo evento davvero internazionale.
La progressione del francese Thomas André, portacolori del Peperoncino Team, è irresistibile e così il giovane talento transalpino si mette al collo l’alloro del campione.
In seconda piazza arriva, dopo 13″, l’irlandese Conor Murphy, mentre il podio è completato dal magiaro del Forhans Team Tamas Toth.
Ai piedi del podio arrivano due giovani portacolori della Minerva Roma, Lorenzo Ciuti eRiccardo De Palma, con a seguire Casadei; completano la top ten Mattia Ceccarelli, Pozzatti, l’eterno Vladimir Polikarpenko (6 vittorie a Bardolino!) e David Ruzsas.
E proprio Casadei, intervistato nell’ambito dell’Oscar al Triathlon, ha svelato una grande novità per quanto riguarda il suo prossimo futuro: dopo il triathlon sprint del Grand Prix Rimini, il triathlon olimpico di Bardolino e i Campionati Italiani di Triathlon Medio di settimana prossima a Barberino del Mugello, il talento a 360° del triathlon italiano si misurerà per la prima volta con la distanza “regina”: parteciperà infatti il prossimo 29 giugno all’Ironman Klangenfurt!
Premiazioni come al solito ricchissime, con la variopinta e coloratissima torta del triathlon, con i 20.000 euro di montepremi assegnati ai big, con i riconoscimenti ai primi tre di ogni categoria e con i tanti premi speciali.
Tra questi, ne segnaliamo in particolare due: il primo consegnato a Fabrizio Vignali, paratriatleta che lotta da anni per lanciare un messaggio di speranza e di lotta senza quartiere alla sclerosi multipla; il secondo consegnato invece direttamente dalle mani di Luigi Bianchi, Presidente della Federazione Italiana Triathlon, a Dante Armanini, patron della manifestazione, stremato ma felice per un’altra edizione con i fiocchi portata a termine.
Un ampio servizio del 31° Triathlon Internazionale di Bardolino sarà messo in onda lunedì 16 giugno alle ore 22 su RAI Sport 2.