Tra i ciclisti c’è l’usanza
di dividersi in due categorie, quelli che vanno veloci e tengono le
mani nella parte bassa del manubrio, e quelli più lenti che le
tengono sopra. Lo sa bene Ercole Baldini, campione olimpico nel
1956, al quale è dedicata la gran fondo che si è tenuta oggi a Massa
Lombarda, in provincia di Ravenna, organizzata dalla ciclistica
Massese. L’evento, giunto alla nona edizione, ha contato la
partecipazione di 2.850 cicloturisti, accomunati proprio dal
gusto per l’andatura lenta. “Apprezzo molto questo tipo di
manifestazioni – ha commentato l’olimpionico, intervenuto per le
premiazioni – tanto che quando mi venne chiesto di dare il mio nome
all’iniziativa ho messo come condizione che la corsa non fosse
competitiva. Perché le gare dure per persone non preparate e non
seguite possono essere pericolose”.
Rischi che invece non corrono i cicloturisti della Uisp, che in
questi eventi partono al mattino alla francese (ovvero a gruppi
sparsi), senza numeri e cronometro e che hanno tutto il tempo
per fermarsi nei ristori lungo il percorso, per chiacchierare e
affrontare rinfrancati le salite successive. “I nostri percorsi sono
tre, da 60, 110 e 142 km – spiega Veliano Longhi, presidente del
gruppo sportivo Ciclistica Massese –. Il primo è per principianti,
il secondo per persone più allenate e il terzo più duro, che passa
nella vallata del Sintria, che chiamiamo la nostra Parigi-Roubaix e
poi il Martin Poggiolo, la nostra cima Coppi, nuda che sembra
dolomitica. E sia nel medio che nel lungo la ciliegina dei Tre
monti, maledetta da tutti, anche se poi mi dicono che se la levo mi
picchiano”.
La gran fondo Ercole Baldini ha chiuso oggi il Circuito romagnolo,
un insieme di cinque gran fondo che si disputano tutte in Romagna
tra Imola, Faenza e Lugo. Come sempre in questi appuntamenti premi
per le 50 società intervenute con il maggior numero di
partecipanti. Al primo posto la Team Bike Passion Faenza,
seguita da Baracca Lugo e da Avis Faenza. Sul palco per le
premiazioni anche Dino Bruni, argento alle Olimpiadi di ciclismo
nel 1952 e grande amico di Ercole. “Ci siamo conosciuti perché
eravamo entrambi della zona – ha ricordato – e ci allenavamo
insieme. Poi eravamo legati dalla musica, perché a lui piaceva la
classica e a me la lirica”. Dopo la fine del Circuito romagnolo continua
invece il calendario di appuntamenti del cicloturismo della Lega
ciclismo Uisp che rientrano nel Criterium nazionale. Prossima
tappa il 15 giugno a Bologna con la gran fondo di Gaggio Montano
organizzata dalla Polisportiva Lame.