Una sfida per tutti, ma con due ospiti d’eccezione: Sacha Modolo e Silvio Fauner saranno tra i protagonisti della singolare prova a cronometro che dopodomani – sabato 10 maggio – andrà in scena sul Muro di Ca’ del Poggio, dove tra poco più di due settimane, il 28 maggio, transiterà il Giro d’Italia.
Sulla salita simbolo della terra del Prosecco – 1,3 km, con punte del 19% di dislivello – saranno impegnati anche il ciclista trevigiano della Lampre-Merida e l’ex fuoriclasse dello sci nordico che, nell’arco di quattro edizioni dei Giochi Olimpici invernali (da Albertville a Salt Lake City), ha vinto cinque medaglie, tra cui il mitico oro di Lillehammer 1994 con la staffetta 4x10 km.
Illustri ospiti a parte, la crono-spettacolo sul Muro di Ca’ del Poggio, organizzata con il supporto di Itlas, Ascotrade e Garmin, sarà un appuntamento da non perdere per tantissimi appassionati che vorranno mettersi alla prova, sfidando gli amici oppure sé stessi.
La partecipazione è libera e gratuita. Per l’occasione, il Muro di Ca’ del Poggio sarà completamente chiuso al traffico e per tre ore, dalle 8.30 alle 11.30, la salita di San Pietro di Feletto diventerà patrimonio esclusivo dei ciclisti.
Ogni partecipante potrà cimentarsi sul Muro sino a tre volte. L’uomo e la donna che realizzeranno il miglior tempo riceveranno un premio speciale: un bike computer Garmin Edge 810.
I ciclisti che si avvicineranno maggiormente al tempo realizzato dall’ultimo concorrente che transiterà sul Muro in occasione del Giro d’Italia si aggiudicheranno una cena per due persone al Ca’ del Poggio Ristorante & Resort.
Chi, invece, è poco allenato potrà aspirare al premio messo in palio dalla Prosecco Cycling: un’iscrizione gratuita all’evento del 28 settembre verrà riconosciuta ai ciclisti – uomo e donna – che, pur impegnandosi al massimo, realizzeranno il peggior tempo di percorrenza sul Muro.
Alla
fine, a mezzogiorno, presso la casetta rosa del Muro, in attesa
dell’ufficializzazione delle classifiche, un aperitivo davvero speciale:
Prosecco e scampi crudi per tutti. Ciclismo sì, ma senza dimenticare la
festa.