Due giorni fa ad Urbino l’avevamo vista buttarsi in uno sprint finale contro Lotte Kopecky mettendosi alle spalle la campionessa del mondo. Oggi a Chieti Elisa Longo Borghini l’ha rifatto cogliendo un ottimo quarto posto e ribadendo che difficilmente mollerà la maglia rosa. Proprio in occasione della tappa umbra aveva spiegato ai presenti il senso di quel gesto che aveva definito un po’ “ignorante” perché dopo tutto «un po’ di ignoranza nel ciclismo serve sempre». Alla partenza del Giro la campionessa italiana ci aveva espresso il desiderio di vincere la tappa odierna, quella dei muri: sono state le attaccanti ad esultare, ma tra un saliscendi e l’altro tra Elisa e Lotte si è consumata quella sfida divertente ma che è anche soprattutto una battaglia di nervi.
«E’ stata una giornata difficile perché eravamo tutte a tutta, ma mi sono sempre sentita bene – ha spiegato Elisa Longo Borghini dopo il traguardo – ad una trentina di chilometri dal traguardo Lotte è partita, credo fosse stizzita per qualcosa, ma ho comunque chiuso per non rischiare troppo. Negli ultimi 3 chilometri ci ha riprovato, ma era un attacco più che palese, in pratica è come si mi avesse telefonato con il prefisso internazionale. Dalla radio Ina, la mia diesse, mi diceva di stare attenta perrchè Lotte era arrabbiata, ma in testa io sapevo di essere ugualmente grintosa, sono stata proprio contenta di vincere la volata finale. E’ stato tutto bellissimo perché tra di noi c’è una sana competizione. Forse avremmo potuto spingere di più? Forse sì, forse no, non saprei, ma di certo ha pesato il fatto che domani c’è il Blockhaus, abbiamo tutte dovuto dosare le energie».
I distacchi nella generale sono rimasti immutati, grazie all’abbuono conquistato ieri Lotte Kopecky è a soli 3” dalla maglia rosa, ma domani c’è il Blockhaus, anzi la doppia scalata a passo Lanciano + Blockhaus per essere precisi e veramente tutto potrebbe cambiare. «E’ la tappa più dura e sicuramente tutto cambierà, non è assolutamente detto che anche in cima riuscirò ad indossare la maglia rosa» dice Elisa senza troppi giri di parole.
La campionessa italiana conosce bene la salita, l’ha provata con tutta la squadra in una ricognizione pre Giro anche con la “consulenza speciale” di Gaia Realini che praticamente la conosce meglio delle sue tasche. «Sarà una giornata dura, tutte le scalatrici pure si faranno vedere. In gruppo ci sono molte atlete che vanno forte, alcune di queste sono anche giovani. Di solito si pensa sempre a Demi Vollering e se non c’è lei sembra che non ci sia nessuno, ma vi assicuro che qui al Giro c’è un parterre di altissimo livello, oggi davanti siamo rimaste una ventina ed erano tutte fortissime. Con la squadra abbiamo studiato bene il Blockhaus e la tappa finale dell’Aquila che non va sottovalutata, come sempre cercheremo di dare tutto» aggiunge Elisa Longo Borghini che è pronta come non mai alla tappa regina del Giro. Nei 120 chilometri da Lanciano al Blockhaus tutto potrà veramente cambiare, in questa doppia scalata lo spettacolo pare proprio essere assicurato.