Dopo Maurizio Sarri e Jury Chechi, miti sportivi con un’ereditata passione per il ciclismo, Riccardo Magrini ha incontrato Filippo Ganna alle porte della città di Milano, nel Parco di Cernusco sul Naviglio, lì dove quattro anni prima il ciclista “era partito” per vincere l’ultima tappa del suo primo Giro d’Italia. Una chiacchierata di mezz’ora all’insegna dello sport che ha reso leggenda il campione olimpico in carica dell’inseguimento a squadre.
Magrini, storico telecronista di riferimento per il ciclismo su Eurosport e Warner Bros Discovery, ha affrontato con Ganna le tappe principali della sua carriera ciclistica, passando per momenti positivi e altri più negativi, nuovi record, sogni e speranze verso Parigi 2024.
Il corridore di Verbania si mostra convinto, sicuro e con obiettivi ambiziosi: «Ai Giochi Olimpici vorrei due ori: uno di sicuro, quello a cronometro. L’altro non dipende al 100% da me: si proverà a fare il massimo possibile, confido nei miei compagni che arriveranno come me nella migliore condizione per arrivare al sogno insieme».
Quando a Tokyo 2020 si è fatta la storia, Ganna è stato uno dei protagonisti di quel magico quartetto azzurro che ha conquistato una medaglia d’oro sofferta, rincorsa e infine con gioia afferrata. Una coordinazione perfetta eppur difficile, perché, come racconta Filippo, «Se una motrice del treno non è al 100%, le altre non possono essere al top. Dovremo avere il miglior treno di sempre e cercare di ripetere la storia». E per quanto riguarda il record dell’Ora che detiene dal 2022, Ganna non esclude che «un giorno, ma non oggi, si potrebbe arrivare a una cifra tonda… 60».
A ruota libera di Filippo Ganna è una produzione originale di Eurosport Italia: è possibile guardarla in versione integrale cliccando QUI