Alla truppa dei 24 italiani che hanno appena dato il primo colpo di pedale del Giro di Polonia, potremmo aggiungere un venticinquesimo: Cesare Benedetti, polacco da due anni per matrimonio e residenza. Abbiamo scambiato due chiacchiere con lui davanti al pullman della Bora Hansgrohe: «Questa corsa la sento molto, quest'anno poi con lo spostamento più a ovest del percorso le ultime tre tappe (che si svolgeranno prevalentemente in Slesia, ndr) sono praticamente a casa mia, quindi avrò il supporto della famiglia. Come squadra siamo adatti a tutti i terreni, con Kamna, Aleotti e Higuita: tutti e tre hanno il potenziale per fare classifica, ma Lennart, con la crono in programma giovedì a Katowice, è il nostro favorito. Vedremo quali saranno le sue sensazioni, dato che, campionato tedesco a parte, non corre dal Giro d'Italia. Oggi però tutti per Bennett, che quest'anno non ha ancora dimostrato tutte le sue qualità in volata come atto negli precedenti.»
Al foglio firme, invece, abbiamo incrociato Mathias Norsgaard, che ieri ha provato la gioia di vedere la sorellina Emma vincere una tappa al Tour de France femminile anticipando le velociste. «Sicuramente l'impresa di Emma è una motivazione in più per me, ma abbiamo caratteristiche differenti e io sono qui soprattutto per supportare Fernando Gaviria. Se potrò giocarmi le mie chance, sarà in una giornata adatta alle fughe vincenti. Sono contento inoltre di condividere con mia sorella il fatto di correre per la Movistar: sono passato professionista col team spagnolo nel 2020 e lei è arrivata l'anno dopo. Ci troviamo benissimo, apprezziamo il fatto che ci trattino in maniera paritaria uomini e donne, stessi training camp e stessi alberghi etc etc»
Nel sole di Poznan, tuttavia, c'è una nube che fa capolino. Non solo quella atmosferica che minaccia pioggia un'oretta prima del previsto arrivo in volata. Ma anche quella "virale" del Covid-19: i corridori al via non sono 168 come da startlist bensì 167, poiché il giovane danese Julius Johansen (Intermarché Circus Wanty) è risultato positivo al tampone e lo staff medico della squadra ha deciso di non farlo partire. Ci auguriamo che non si crei il solito effetto ecatombe: staremo a vedere, intanto vi racconteremo ogni giorno il fatto sportivo della gara World Tour polacca.