La battaglia tra i grandi per la vittoria finale del Giro d’Italia è finalmente iniziata e nella sedicesima tappa, con arrivo sul Monte Bondone, Geraint Thomas si è ripreso la maglia rosa. Il britannico è nuovamente il leader della corsa e alle sue spalle c’è il vincitore della tappa di oggi Joao Almeida, con un ritardo di appena 18 secondi. Terzo è invece Primoz Roglic staccato di 29 secondi.
«Sarebbe stato bello vincere la tappa, ma non volevo giocare al gatto con il topo con Almeida, non ero nella posizione di rischiare perché alle spalle avevamo Roglic che avrebbe potuto rimontare».
Lo sloveno della Jumbo-Visma aveva messo il suo compagno Dennis a tirare e tutto faceva pensare ad una sua azione, ma così non è stato e a sorpresa è stato proprio Roglic quello che ha perso di più sulla salita del Monte Bondone.
«Dovevamo continuare a collaborare come abbiamo fatto e così nel finale mi sono portato in testa: purtroppo Joao mi ha superato in volata e ha vinto la tappa. Ma sono felice di aver guadagnato tempo sui miei avversari e adesso ho nuovamente la maglia rosa».
Per alcuni Almeida oggi è stato la vera sorpresa della corsa, mentre Thomas non è sorpreso di quello che è successo. «Non sono sorpreso di quello che ha fatto Almeida, dall’inizio sapevamo che era uno dei grandi favoriti. Ha dimostrato di essere fortissimo, così come la sua squadra. Quindi quello che è successo oggi non è una sorpresa per me».
Thomas, che tra due giorni compirà 37 anni, dopo il traguardo ha trovato anche il tempo per scambiare qualche battuta ironica, scherzando sul fatto che è uno dei più anziani del gruppo. «Il fatto che Joao mi seguisse quando era nella categoria juoniores mi fa sentire un po’ vecchio. Anche sapere che Cavendish si ritirerà a fine anno mi fa un certo effetto, perché alla fine abbiamo quasi la stessa età. Adesso cercherò di andare avanti giorno dopo giorno e vediamo come sarà il tempo domani.A questo punto della corsa è logico che cercherò di conservare la maglia rosa».