Vedere la propria squadra portare la maglia di leader dal primo all’ultimo giorno di una breve corsa a tappe come il Tour of the Alps è una soddisfazione enorme. Farlo con l’autorità con cui l’ha fatto la Ineos Grenadiers di Matteo Tosatto e Tao Geoghegan Hart, poi, è tutt’altro che banale. Il DS trevigiano sta perfezionando gli ultimi dettagli in vista del Giro d’Italia, dove lo squadrone britannico non partirà coi favori del pronostico, ma sarà sicuramente una delle formazioni di riferimento.
A pochi minuti dalla fine del TotA, la notizia più positiva è quella di essere riusciti a ritrovare definitivamente Tao Geoghegan Hart, in versione Giro 2020. «I segnali sono più che positivi, i ragazzi stanno tutti bene - racconta Tosatto -. Il Tour of the Alps è la preparazione perfetta per il Giro e vincerlo dà sicuramente morale. Avevo parlato con Tao già questo inverno, prima della Valenciana, è molto contento del suo nuovo allenatore, ma quello che per me è fondamentale, dopo due anni e mezzo non facili, è che stia trovando continuità di risultati, tenendosi lontano da problemi vari. Ha chiuso terzo a Valencia e poi è arrivato molto bene alla Tirreno-Adriatico. A quel punto potevamo andare al Catalogna con l’obiettivo di portare a casa un altro buon risultato, ma abbiamo fatto una scelta secondo me giusta, quella di farlo riposare. Quando ti fermi che sei al top della forma, recuperi velocemente e ti alleni facilmente, così riparti ancora più forte. Guardando i recenti risultati, direi che abbiamo fatto un’ottima scelta».
La svolta, però, sembra essere arrivata soprattutto dal punto di vista mentale: «Per Tao è un aspetto ancora più importante. Se funziona quello, funzionano anche le gambe. Quest’anno è andato tutto bene, non ha avuto problemi, e anche la sua vita personale procede per il meglio, vive ad Andorra ed è sereno, oltre ad avere un ottimo feeling con i DS e i compagni di squadra. L’anno scorso alla Vuelta una stupida caduta gli ha precluso un ottimo piazzamento in classifica generale, e poi a Il Lombardia ha forato a 10 km dall’arrivo, quando era in piena lotta per una Top 5. È fondamentale che la fortuna segua i corridori e non che i corridori la cerchino».
Tutto, insomma, lascia presagire che nell’attesissimo duello tra Roglič ed Evenepoel possa inserirsi di prepotenza anche la Ineos. Anche perché c’è una variabile importante, quella di Geraint Thomas, che sembra crescere settimana dopo settimana. «Credo che siamo veramente pronti per il Giro. Tao ha dimostrato di essere un ottimo leader, ma sono contento anche dei progressi di Thomas, che si è messo a disposizione sia in gara che fuori, dimostrando tutto il suo essere uomo-squadra. Al Giro partiremo in 8, ma nella mia testa la formazione è già chiara. L’obiettivo è portare Geraint alla terza settimana con una condizione ancora migliore di quella che aveva lo scorso anno al Tour. Deve ancora crescere ancora leggermente, ma ho grandissima fiducia in lui».
Mentre i ragazzi ricaricheranno le pile, Tosatto andrà a visionare un po’ di percorsi: «Le ricognizioni le farò io, ci sono stato prima del TotA e settimana prossima andrò a visionare le frazioni dell’ultima settimana. I ragazzi preferisco stiano tranquilli, vadano a casa a recuperare in famiglia prima delle tre settimane intense. Meglio evitare loro stress e ulteriori viaggi».