Il ciclismo Under 23 in Italia è partito il 25 febbraio col binomio Firenze-Empoli/Coppa San Geo, sotto il segno della Colpack Ballan CSB by Della Lunga & Persico. Il ciclismo Under 23 internazionale in Italia inizia però domani, con la prima corsa 1.2U nel nostro Paese: il Trofeo Piva, atto iniziale di un ciclo di gare venete di categoria che, nel giro di quindici giorni, vedrà anche Belvedere, Recioto e San Vendemiano, con successiva tappa a Roma per il Liberazione nel Ponte del 25 aprile.
Torniamo all'immediato presente. Il 2 aprile 2023 è il giorno del 74° Piva (il 61° sotto l'egida dell'associazione ciclistica Col San Martino). Come da tradizione, la prima domenica del quarto mese dell'anno. Il percorso è perfettamente identico a quello dell'anno scorso: 179,2 chilometri con partenza e arrivo in via Treviset a Col San Martino. Il teatro della contesa è dunque il trevigiano, e più precisamente le colline del Prosecco, patrimonio Unesco. I corridori scalano subito il muro di Guia, dopodiché affrontano per svariate volte due ascese: la salita del Combai (2,6 km al 6,3%) e il terribile strappo di San Vigilio (700 metri al 10%). In questa sequenza: Combai 7 volte di fila, poi San Vigilio, Combai, San Vigilio, Combai e infine San Vigilio. L'ultima picchiata porta direttamente alla flamme rouge. Un'altimetria che sfiora a malapena i 400 metri d'altitudine ma che devasta le gambe con pendenze continue. Da quando è stato introdotto nel 2019, il San Vigilio è sempre risultato decisivo: a cambiare è però il passaggio sullo strappo in cui viene sferrato l'attacco. Sull'ultimo? Sul penultimo? Addirittura altrove? Una corsa interessantissima!
Partecipano 175 atleti di 35 squadre: 18 italiane e 17 straniere. Ogni team schiera cinque effettivi. I riflettori sono puntati su Nicolò Buratti, del team Friuli: già promesso sposo della Bahrain Victorious (di cui la sua squadra attuale è prezioso vivaio) il classe 2001 udinese è salito sul podio alla Firenze-Empoli e soprattutto nella Kattekoers Ieper, versione U23 della Gand Wevelgem, nella quale è arrivato secondo dietro a Gelders della Quick Step Development, che però sui colli trevigiani non c'è... Buratti vuole peraltro cancellare l'esperienza del Piva 2022 in cui si è dovuto ritirare. A vincere fu Martin Marcellusi, quest'anno assente. Ben presente è però la sua Green Project Bardiani Csf Faizanè, in grado di schierare un "di fatto professionista" come Alessio Martinelli, uno scalatore purissimo come Giulio Pellizzari, un Matteo Scalco che nella passata stagione ha conquistato il Piva Juniores e il Trofeo Buffoni, e un ragazzo di casa come Alessandro Pinarello. Ancor più casalingo è Andreas Presti, della Trevigiani: lui è di Moriago della Battaglia, qualche metro più a sud del circuito di gara, e indossa il dorsale numero 1. Non può non rientrare nei possibili pronostici la Zalf Euromobil Fior, una delle ambasciatrici ciclistiche del territorio: Davide De Pretto (in fuga qui l'anno scorso) e Federico Guzzo sono teoricamente le due punte, ma il recente successo di Edoardo Zamperini alla Bolghera di Trento aggiunge ulteriore pepe.
Altro nome forte: Anders Foldager, reduce da vittoria al Memorial Polese e bronzo alla Per Sempre Alfredo; oltre che sul danese, la Biesse Carrera può contare su Giacomo Villa. Presenti pure top team di categoria come la Q36.5 (a livello Continental è italiana) che in salita punta su Edoardo Sandri, e la Colpack Ballan Csb che lancia Sergio Meris. Non possono lasciare indifferenti profili come Carlo Francesco Favretto (General Store) e Davide Dapporto (Technipes #InEmiliaRomagna) mentre la Eolo Kometa a livello Continental è spagnola, ed è uno spagnolo il suo corridore che citiamo: Fran Muñoz.
A proposito di stranieri, paiono temibili i tedeschi: occhio in particolare a Moritz Kretschy (Rad Net Osswald) e Tim Torn Teutenberg, che correrebbe per la Leopard ma al Piva veste la maglia della Nazionale di Germania. Inevitabile curiosità addosso ai gemelli Vinokourov, Alexandre e Nicolas, figli di cotanto padre e ovviamente portacolori dell'Astana. Insieme a loro c'è Davide Toneatti, il che ci consente di menzionare altri crossisti che si stanno misurando con la strada, come Lorenzo Masciarelli (del già citato team Colpack) e Luca Paletti dell'altrettanto summenzionata Bardiani.
Ma oltre a questi corridori enumerati a titolo di esempio, ce ne saranno altri 150 pronti a dare battaglia per essere il successore nell'albo d'oro non solo di Marcellusi. Ma anche di Ayuso, Padun, Geoghegan Hart, Pasqualon, Cimolai, Belletti, Popovyč, Baldato, Fondriest, Bontempi, Parsani...
Appuntamento domani alle 12:30, diretta streaming sui canali social dell'AC Col San Martino.
ELENCO SQUADRE
Continental: Green Project Bardiani CSF Faizanè U23, Technipes #inEmiliaRomagna, Team Friuli, Colpack Ballan Csb, Sias Rime, Biesse Carrera, Gallina Ecotek Lucchini, Work Service, General Store, Q36.5 U23, Zalf Euromobil Fior; Eolo Kometa U23 (SPA), Astana Development (KAZ), Radnet Osswald (GER), Israel Academy (ISR), Bingoal Development (BEL), Shimano Sidermec (COL), Novo Nordisk Development (USA), Team Kranj e Ljubljana Gusto Santic (SLO), Tirol KTM e WSA (AUT)
Dilettanti: Palazzago, Mastromarco Sensi Nibali, Hopplà Petroli Firenze, Campana Imballaggi GeoTex Trentino, Trevigiani, Solme Olmo, Gaiaplast Bibanese; Lotus (UNG), Bialini (POL), Amical Aixois (FRA), Monaco (MCO), Monex (SMR, ma praticamente messicana)
Nazionale: Germania