E’ stato un Van Aert profetico, quello che nella diciannovesima tappa del Tour de France ha detto al suo compagno di squadra, Laporte, di andare a vincere. «Quando ho sentito attraverso la radiolina che Christophe Laporte aveva vinto, la gioia è stata tantissima - ha detto Wout van Aert ieri dopo il traguardo –. Nel finale non mi sentivo benissimo e sono stato contento di come siano andate le cose. Quello che Christophe ha fatto per me in questo Tour e anche in primavera è stato indescrivibile. A metà tappa gli avevo detto che oggi era il suo giorno e che doveva provarci, perché avrei pensato io, con Nathan e Tiesj, a tenere Jonas fuori dai guai. Doveva giocarsi lui il finale di oggi».
Van Aert ha spiegato che la tappa di ieri non era per lui fondamentale, perché ormai la maglia verde è la sua e non aveva più bisogno di prendere punti. «Se avessi dovuto ancora prendere punti per la maglia verde avrei partecipato al finale della tappa, ma c'erano le gambe non andavano bene e sono stato contento di poter tagliare il traguardo senza stress».
Oggi ci sarà la cronometro finale e Van Aert vuole fare bene. «Spero di stare bene oggi e voglio puntare alla vittoria e mi piacerebbe superare il record dei punti di Sagan per la maglia verde. Lui quattro anni fa aveva fatto 477 punti e io ora ho 460 punti e ci sono molto vicino. Sarebbe un risultato in più da aggiungere a ciò che di bello ho già fatto. Ci sto lavorando perché è qualcosa di abbastanza realistico, ma non ho intenzione di fare nulla di folle per arrivare a questo».
Van Aert è già pronto per la cronometro di Rocamadour e pensa di avere buone possibilità per vincere. «Ho dato tutto nella tappa di giovedì ed è normale che ieri le gambe mi facessero male. Non stavo bene e ho preferito stare tranquillo e rimanere vicino a Jonas. In questo modo ho potuto recuperare e sono pronto per la cronometro».