Ha attaccato Tadej Pogacar nella 16^ tappa del Tour de France 2022. Nella giornata inaugurale del trittico che vedrà delinearsi in via quasi definitiva la Grande Boucle tra oggi e domani, il fenomeno sloveno ci ha provato tre volte ma Jonas Vingegaard, con l'aiuto di smaglianti compagni, ha sempre chiuso e ricomposto il trenino degli uomini classifica superstiti.
Se andiamo a confrontare i grandi contendenti alla maglia gialla, non sembra ci siano molti margini di rimonta per Pogacar: la verve mostrata ieri non pare sufficiente a colmare i 2 minuti e 22 secondi che lo separano dal leader danese. Soprattutto se allarghiamo il duello alle squadre: i dolorosi abbandoni di Roglic e Kruijswijk avevano pareggiato i conti rispetto ai Bennett e Laengen che si erano dovuti ritirare causa-covid nella prima parte del Tour, ma ecco che ci ha pensato subito lo stomaco di Marc Soler a ristabilire la disparità numerica. La UAE conta 5 effettivi (capitan Tadej + Bjerg, Majka, McNulty e Hirschi) e la Jumbo Visma 6 (capitan Jonas + Benoot, Kuss, Laporte, Van Aert e Van Hooydonck) e oltretutto i calabroni d'Olanda sono apparsi più forti in queste settimane.
Quando si tratta però di un certo corridore, di un certo ragazzo, che la maglia gialla sugli Champs-Elysées l'ha vestita consecutivamente negli ultimi due anni, i "sembra che" e i "pare che" sono d'obbligo. Guai a trarre le conclusioni prima del tempo, guai a considerare Vingegaard già vincitore. Il re pescatore dovrà sudare... sette montagne per portare a casa questo straordinario successo.
Ah, e se tra i due litiganti (in realtà ottimi amici) a godere fosse il buon vecchio terzo incomodo? Ok qui facciamo un po' di Fantaciclismo, ma nessuna prospettiva minimamente realizzabile, anche solo con un 1% di probabilità, va scartata. E per un Bardet uscito fuori dai giochi di vittoria finale, c'è un Geraint Thomas che è rimasto aggrappato lì, a 21 secondi da Pogacar e quindi 2'43'' da Vingegaard. La classe c'è, la condizione pure, un'edizione 2018 in bacheca anche. E il top team, idem: la Ineos sta dominando la graduatoria a squadre, sono tra i pochi ad avere ancora tutti a disposizione. Parliamo dei signori Martinez, Castroviejo, Ganna, Pidcock, Rowe, Van Baarle e dulcis in fundo Yates.
Difficile comunque pensare che ciò basti a una clamorosa rimonta gallese, lo ribadiamo. Ma intanto mister G sta là, pronto dall'alto della sua esperienza a controllare ogni mossa di quei giovani che stanno facendo sognare. Quel tocchettino di pepe che rende una carbonara pienamente tale, anche se ci troviamo al di là delle Alpi. Per la precisione, sui Pirenei.
Buoni tapponi a tutti, gustateveli insieme a noi!