Abbiamo raggiunto telefonicamente Alexander Konychev a Denia, dove il giovane azzurro è in ritiro con il Team BikeExchange Jayco dal 10 gennaio scorso. Sin dalle prime parole scopriamo un Alexander molto sereno ed ambizioso, con grande voglia di cominciare questa stagione nel migliore dei modi.
Come sta andando questo primo ritiro del 2022?
«Sta andando bene, anche se i piani inizialmente erano quelli di lavorare sugli sprint ma per questioni di Covid siamo in un gruppo di soli sei corridori. Le sensazioni però sono buone per quest’inizio di stagione, sento di avere una buona condizione».
Hai rinnovato per un altro anno con la BikeExchange Jayco. Che aria si respira all’interno del team?
«Sono cambiate un po’ di cose con l’arrivo di Brent (Copeland ndr). C’è molta voglia di riscattarsi. Da quest’anno abbiamo iniziato una nuova partnership con Giant e siamo tutti davvero entusiasti. Non vedo l’ora di attaccare il numero sulla schiena».
Quest’anno ritrovi in squadra Matteo Sobrero con cui hai corso tra i dilettanti. Che rapporto hai lui?
«E’ bello ritrovare Matteo. Sin da subito tra me e lui si è instaurato un bel rapporto che va oltre l’essere compagni di squadra. Siamo molto amici e durante l’off-season andiamo anche in vacanza insieme. Questo bel rapporto rende il tutto più semplice e divertente, soprattutto quando siamo lontani da casa per lunghi periodi».
Compagno di squadra, ma anche amico. Che tipo di ragazzo è Matteo?
«Matteo è un ragazzo che, sportivamente parlando, ha delle grandi potenzialità e credo si sia visto. Sono felice che sia in squadra con noi, è un valore aggiunto. A livello caratteriale poi mi trovo bene, è un ragazzo disponibile e sempre sorridente».
C’è un momento particolare che ricordi insieme a lui?
«Nel 2019 abbiamo condiviso tanti momenti. Tra i più belli sicuramente ci sono le sue vittorie, come quella del Campionato Italiano a cronometro Under23. Insieme abbiamo passato molte giornate anche a Lucca nella “casetta” della Dimension Data, e so che ce ne saranno altrettante quest’anno.».
Da dove comincerà la tua stagione?
«Oggi torno qualche giorno a casa e poi il 28 partirò per il Saudi Tour, in programma dall’1 al 5 febbraio».
Non sei ancora riuscito a correre una delle tue corse del cuore, la Parigi-Roubaix. Nel 2020 è stata cancellata a causa della pandemia e lo scorso anno ti sei fratturato la spalla destra durante la ricognizione. E’ nei tuoi programmi quest’anno?
«Sì, come tutte le Classiche del Nord. Voglio farmi trovare pronto, è questo il mio obiettivo per la prima parte di stagione. Speriamo che finalmente sia l’anno buono».
Che cosa ti aspetti dal 2022?
«I primi due anni da professionista non sono stati semplici, un continuo di alti e bassi. Ho ancora buoni margini di miglioramento, ho fatto un buon inverno e quindi sono fiducioso per questa stagione. Con l’arrivo di Dylan Groenewegen abbiamo davvero un bel roster di corridori e potremo toglierci qualche bella soddisfazione. Io sarò di supporto alla squadra dove serve, ma spero anche di riuscire ad ottenere qualche soddisfazione personale».
Tutti abbiamo un sogno nel cassetto. Qual è il tuo?
«Per quest’anno vincere una corsa, Più avanti invece si vedrà… Sarà la strada a dare le giuste risposte».