Il Covid 19 e le sue varianti vanno veloci e le regole nello sport diventano più severe. In Francia il Ministero dello sport ha deciso che tutti gli atleti - professionisti o amatoriali che siano - per gareggiare dovranno essere in regola con i vaccini.
Per tanto anche il ciclismo dovrà adeguarsi e non saranno ammessi alla Parigi-Nizza o alla Parigi-Roubaix, tanto per citare le gare più importanti dei prossimi mesi, ciclisti non in regola con il protocollo vaccinale.
«Tutti gli atleti, professionisti e non, di età superiore ai 16 anni, devono presentare un valido pass vaccinale – ha spiegato il Ministero dello sport francese -. In alcuni casi, sarà ritenuto valido un certificato di guarigione a seguito di contagio da Covid-19, ad esempio per allenarsi in strutture aperte al pubblico e per partecipare a competizioni. I ragazzi dai 12 ai 15 anni resteranno soggetti all'obbligo di presentare la tessera sanitaria in corso di validità».
La data precisa dell'entrata in vigore del pass vaccinale non è stata ancora annunciata, ma è certo che è sarà solo questione di giorni e questa regola verrà applicata anche agli atleti stranieri.
«Non ci saranno eccezioni - ha continuato il Ministro dello Sport Roxana Maracineanu a Franceinfo sport -: gli atleti stranieri non vaccinati non potranno partecipare alle competizioni in Francia, fino a nuovo avviso».
Quindi quei corridori che volevano aspettare a completare il ciclo vaccinale per correre in Francia, saranno costretti a rivedere le loro posizioni. Questo ad esempio è il caso di Greg Van Avermaet (AG2R Citroën Team), che dopo una dose di vaccino aveva dichiarato di essere cambiato e che il suo corpo si era indebolito. Il campione olimpico nei giorni scorsi aveva annunciato di pensare ad un posticipo della dose booster dopo la stagione delle Classiche. Il corridore belga adesso dovrà valutare quanto affermato la scorsa settimana, perché per correre alla Parigi-Roubaix sarà obbligato a vaccinarsi.
Il ciclismo si adegua alle regole del pass vaccinale e non farà sconti a nessuno, ma altri sport come il tennis stanno cercando soluzioni per gli atleti stranieri. La Federazione francese sta lavorando per trovare il sistema di risolvere il problema vaccini per gli atleti non francesi, pensando in particolare al Roland Garros che si svolgerà a maggio. Il Ministero è stato chiaro e per il momento ha deciso di chiudere la porta a tutti gli atleti non vaccinati, ma al tempo stesso ha sottolineato che a maggio la situazione sanitaria potrebbe cambiare e quindi la normativa essere alleggerita.
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