Nel corso dell'interessante appuntamento organizzato a inizio mese da SINSEB, Società Italiana Nutrizione, Sport e Benessere, rivolto a medici, biologi, dietisti, fisioterapisti e farmacisti è stato affrontato un tema molto attuale per chi si occupa di diete, sport, salute e benessere: le diete low carb nello sport, dalla dieta Zona alla chetogenica.
Per gli addetti ai lavori ma anche per noi appassionati è stata una bella occasione per comprendere meglio le diete a ridotto apporto di carboidrati a cui anche tanti ciclisti ricorrono e quelle ad azione antinfiammatoria, sempre più consigliate in ambito sportivo e non solo.
Il dottor Stefano Righetti, cardiologo e membro dell’Equipe Enervit, ha ribadito l'efficacia della dieta Zona, che si fonda su tre pilastri: l'assunzione bilanciata di carboidrati-proteine-grassi (in percentuale 40:30:30), Omega-3 e polifenoli. «Nella "piramide della zona" si consigliano grandi quantità di frutta e verdura, basse quantità di cibi contenenti grassi saturi e Omega-6, preferendo invece quelli con Omega-3, e una moderata assunzione di proteine e carboidrati, scegliendo quelli a basso indice glicemico - ha esordito. - L'uso della dieta Zona nello sport può avere alcuni vantaggi: in particolare sull'ottimizzazione dell'adattamento all'allenamento, sul contrasto all'immunosoppressione, sulla riduzione del rischio di infortuni, sul controllo della composizione corporea, sul miglioramento dell'assorbimento del ferro».
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