È un risultato importante quello firmato dalla nazionale italiana nella staffetta mista che segna la chiusura della prima parte dei Mondiali, quella dedicata alle prove contro il tempo: il terzo posto ottenuto alle spalle della Germania e dell'Olanda, con appena cinque centesimi di vantaggio sulla Svizzera, regala belle sensazioni ai nostri sei alfieri. Abbiamo raccolto le loro emozioni e ve le proponiamo in rapida successione:
Matteo Sobrero: «Siamo molto soddisfatti del terzo posto, una medaglia mondiale è sempre bellissima. È una specialità un po’ nuova che ha comunque un suo fascino. Il mio obiettivo qua ai Mondiali era quello di dare una mano per quanto possibile ad Affini e Ganna, perché la prova individuale non era proprio adatta a me. Quest’anno è stato molto buono per me, sono giovane e vediamo come e dove posso migliorare».
Marta Cavalli: «Nel finale siamo rimaste Elisa ed io, sapevo di dover dare il tutto nel finale, sono stata concentratissima sulla prova, sulla tecnica e sulla posizione. Rispetto agli Europei sto meglio, sono riuscita a lavorare con più continuità dopo aver risolto il problema al ginocchio, quindi guardo con maggiore consapevolezza alla prova di sabato. In futuro cercherò di irrobustire il mio fisico per riuscire ad affrontare con la massima competitività le classiche, soprattutto quelle del Nord».
Elena Cecchini: «Una medaglia mondiale è sempre importante, sapevamo di dovercela mettere tutta perché sapevamo che c’erano squadre più forti di noi. Ma è uno spronte per continuare a migliorare perché abbiamo visto che questa è una disciplina in cui l’asticella sale sempre di più».
Filippo Ganna: «Una gara combattuta, sapevamo di dover dare il cambio alle ragazze con il maggior vantaggio possibile e bisogna fare i complimenti a Matteo Sobrero che pesa venti chili meno di me e di Edoardo eppure ci ha dato una grande mano. C’era anche vento contro ma siamo riusciti a difenderci bene e a portare a casa un bel risultato di squadra».
Elisa Longo Borghini: «Una gara molto combattuta, ci siamo difese bene secondo quelle che sono le nostre capacità. L’unione era la nostra forza e abbiamo cercato di correre con la massima compattezza, ci siamo riuscite eabbiamo conquistao una splendida medaglia».
Edoardo Affini: «Una buona prova da parte nostra, abbiamo gestito bene i cambi e diviso bene lo sforzo, nonostante il vento contrario che abbiamo trovato. In conclusione direi che siamo davvero soddisfatti d quello che siamo riusciti a fare e orgogliosi di questa medaglia».