La 44a edizione di quella che si colloca nell’assoluta eccellenza internazionale delle corse a tappe riservate alle categorie giovanili, in primissima fila, il Giro d’Italia Giovani Under 23 appunto, propone le operazioni della vigilia e l’avvio a Cesenatico, notissima e suggestiva località sul mare Adriatico, intimamente legata al ciclismo, per molteplici, importanti motivi collegati a una lunghissima e solidissima tradizione in tema due ruote.
La sua collocazione geografica, in provincia di Forlì-Cesena, al centro della riviera romagnola, a metà strada fra Ravenna e Rimini, il suo paesaggio, caratterizzato dal notissimo e antico Porto Canale Leonardesco, scavato nei primi anni del XIV secolo dal comune medievale di Cesena, così definito anche per gli apporti e i contributi successivi attribuibili a Leonardo da Vinci attorno al 1500, è l’asse portante del centro storico cittadino.
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Lungo il canale si prospettano la casa museo “Marino Moretti”, la suggestiva “pescheria” del 1911 e il Museo della Marineria, unico museo galleggiante esistente in Italia, nel tratto più caratteristico del porto canale, con due sezioni distinte. La sezione galleggiante presenta storiche e variopinte barche con un suggestivo presepe nel periodo di Natale, mentre la sezione terra ricorda interessanti aspetti della marineria in generale. Notevole è la chiesa parrocchiale di S. Giacomo che s’affaccia sul canale.
Oltre al preminente versante turistico balneare, Cesenatico propone sempre una sviluppata attività di pesca, abbinata pure alla cantieristica, oltre a varie attività manifatturiere, commerciali e dei servizi.
La parte nuova di Cesenatico, attorno al viale Carducci, ospita le confortevoli strutture alberghiere e d’accoglienza varia del diffuso turismo estivo con lo svettante Grattacielo di m. 118, visibile da tutta la costa, inaugurato nel 1960, inframmezzate da piacevoli villini d’inizio 1900.
È in un giardino pubblico di viale Carducci il monumento che Cesenatico ha dedicato al suo concittadino, Marco Pantani, presenza costante nei ricordi ed è qui che annualmente è posta la linea d’arrivo del Memorial Pantani, corsa professionistica che, dal 2004, è a lui dedicata. Altre memorie che lo ricordano sono visibili allo Spazio Pantani, nei pressi della stazione ferroviaria.
Notevolissimo motivo di primo rilievo ciclistico è la famosissima Nove Colli, granfondo internazionale di grande e continuo successo, nata il 20 maggio 1971 e promossa dal gruppo cicloturistico Fausto Coppi con l’appassionato Arrigo Vanzolini. La partenza avvenne dal Bar del Corso, sul Porto Canale, sede del gruppo, e 17 furono i partenti. Un numero che conobbe rapidamente una crescita esponenziale che propone la Nove Colli nell’eccellenza internazionale delle granfondo, ambita dagli appassionati del genere a livello internazionale, che considerano già una sorta di vittoria il riuscire ad ottenere un dorsale per la partecipazione che, per ragioni organizzative, è a numero chiuso. E l’edizione 2021, la 51^, del 26 settembre, inaugura un nuovo ciclo.
E, sempre in tema ciclistico, oltre a diverse altre corse, sono da ricordare le sette tappe del Giro d’Italia professionistico qui terminate. Nel 1935 vittoria di Learco Guerra, 1936 Giuseppe Olmo, 1947 Giovanni Corrieri, 1954 Pietro Giudici, 1966 Rudi Altig, 1999 Ivan Quaranta, 2010 Manuel Belletti (enfant du pays) e nel 2020 l’ecuadoriano Jonathan Narvaez.
A Cesenatico sono nati Marino Moretti (1885-1979), poeta crepuscolare, romanziere e drammaturgo, Giorgio Ghezzi (1930-1990), portiere detto “kamikaze” per le sue spericolate uscite con le maglie dell’Inter, del Milan e del Genoa. Nato nella vicina Meldola (1953) è il noto allenatore Alberto Zaccheroni, trasferitosi qui a pochi mesi con la famiglia, assai appassionato di ciclismo.
Dopo il via il percorso interessa subito la provincia di Ravenna, il territorio di Cervia, notissima località balneare e termale, toccando Saline di Cervia, riserva naturale protetta, località di produzione dello speciale “sale dolce”, il suo pregiato ”oro bianco” di antichissima tradizione, dal 2004 presidio Slow Food. Di valore specifico sono la flora e la fauna – protette – che caratterizzano l’area. Si entra subito nell’estesissimo territorio comunale di Ravenna, toccando le frazioni di Castiglione di Ravenna e San Zaccaria, seguite da Matellica, cui segue il passaggio in provincia di Forlì-Cesena, sempre pianura, ambito comunale di Cesena, per San Martino in Fiume, San Giorgio e rientro nel comune di Cesenatico toccando la frazione di Sala di Cesenatico, dove abitava Marco Pantani con la famiglia.
Si raggiunge così Gatteo, popoloso e industre comune nella fertile pianura, con un castello malatestiano, di viva passione ciclistica con il gruppo Sidermec di patron Giuseppe Buda, pluridecennale, costante presenza in vari settori delle due ruote, dai professionisti ai giovani. È nato qui, nella frazione di Sant’Angelo, Secondo Casadei, (all’anagrafe Aurelio (1906-Forlimpopoli 1971), violinista e compositore, il più importante esponente del “liscio Romagnolo”, autore della celeberrima Romagna mia, zio di Raoul Casadei (1937-2021), continuatore della tradizione musicale di famiglia. Nel 1980 Giuseppe Martinelli vinse la Giulianova-Gatteo a Mare, 16^ tappa del Giro d’Italia prof.
Si tocca quindi il comune di Savignano sul Rubicone, con fiorente agricoltura e vari, notevoli edifici, seguito da una breve escursione nella provincia di Rimini con un rapido passaggio nel territorio di Sant’Arcangelo di Romagna, e immediato rientro in quella di Forlì-Cesena, passando per Borghi, in bella posizione sui primi rilievi collinari, zona verdeggiante e fertile, quindi Sogliano al Rubicone, nota per la specialità del “formaggio di fossa””, marchio DOP, stagionato per tre mesi nelle tipiche fosse scavate nella roccia, GPM di 3^ cat. a m. 355. È qui nato Luciano Sambi (1942), vincitore de Giro di Toscana 1965. Si passa la sua frazione di Ponte Uso, con breve ritorno in quello di Borghi per Masrola e il bivio di S. Giovanni in Galilea, cui segue un altro approdo, in provincia di Rimini, ai margini di Sant’Arcangelo di Romagna, per arrivare poi nel comune di Poggio Torriana, interessando la sua frazione di Sant’Andrea.
Si prospetta di nuovo Sant’Arcangelo di Romagna, traguardo volante. È importante centro con l’imponente Rocca Malatestiana e un centro urbano di netta impronta medievale, lungo la via Emilia, con notevoli motivi architettonici e monumentali. La caratterizza una vivace attività in vari settori, produttivi, agricoli e culturali.
Nativi del luogo sono il pittore Guido Cagnacci, papa Clemente LIV, pontefice dal 1769 al 1774, Tonino Guerra (1920-2012), polivalente poeta, scrittore, sceneggiatore e cultore del dialetto, Raffaello Baldini (1924-2005), scrittore e pittore, pure lui cultore del dialetto romagnolo, Paolo Carlini (1922-1979), popolare attore, e Fabio De Luigi (1967), poliedrico uomo di spettacolo, così come Daniele Luttazzi – Fabbri il cognome -(1961). È nato qui pure Alfio Vandi (1955), buon professionista per una dozzina d’anni.
Si prosegue nel comune di Coriano passando per la sua frazione di Cerasolo Ausa dove dal 1993 si trova il Ponte di Confine con la Repubblica di San Marino, quindi il GPM di 3^ cat., m. 230 di Monte Olivo, e Pian della Pieve, altra frazione di Coriano. Il capoluogo comunale ospita varie realtà agricole, vitivinicole e notevoli strutture industriali. Il cimitero di guerra ricovera le spoglie di 1496 caduti dell’Ottava Armata Inglese, vittime della più aspra battaglia di sfondamento della linea Gotica del 14 settembre 1944 con i bombardamenti che causarono ingentissimi danni al paese.
Nel suo territorio sorge la Comunità di San Patrignano, la più grande in Europa per il recupero dalle tossicodipendenze, fondata da Vincenzo Muccioli agli inizi del 1980.
Diversi sono gli edifici d’interesse vario, civile e religioso, e i motivi di tradizione di Coriano, dove ha vissuto la sua – purtroppo breve vita – il pilota motociclistico Marco Simoncelli (Cattolica 1987-Sepang/Malesia 2011), l’amato e popolare Sic o SuperSic, al quale è stato intitolato il palazzetto dello sport.
Si tocca Scacciano, frazione di Misano Adriatico, prima di raggiungere il traguardo di Riccione. L’elegante cittadina, costituita come comune nel 1992 quando fu divisa da Rimini, è un rinomatissimo centro di vacanze estive, e non solo, di rinomanza internazionale, per le molteplici attrattive che propone in tema di turismo, a 360°, divertimento e cultura.
Risalgono al 1880 le prime costruzioni di residenze e edifici per la villeggiatura, a seguito anche dell’operatività della linea ferroviaria Bologna-Ancona, con un progetto edilizio che voleva riferirsi ai modelli urbanistici proposti dalle “città-giardino” con viali alberati e villette contornate da giardino.
Grande impulso allo sviluppo di Riccione, fra il 1800 e il 1900 derivò dall’operato della famiglia del medico Giovanni Ceccarini e della moglie italo-statunitense Maria Boorman Wheeler, le cui figure sono ricordate in vari modi a Riccione, soprattutto con l’intitolazione del Viale Ceccarini, centro e cuore pulsante della vita cittadina, anche un successo musicale degli anni ’70 del cantautore bolognese Dino Sarti.
Fruisce della definizione di “perla verde dell’Adriatico”, sempre frequentata meta anche di personaggi dello spettacolo, della cultura e dello sport, e presenta un’estesa e confortevole rete alberghiera, molte strutture ricreative , parchi tematici, locali di divertimento uniti a diverse iniziative culturali. Di rilievo è pure il turismo congressuale con base nel moderno e funzionale Palazzo dei Congressi.
Nati a Riccione (1958) sono il comico e cabarretista Paolo Cevoli, popolare interprete del personaggio, dell’assessore alle “attività varie ed eventuali” del comune romagnolo (di fantasia) di Roncofritto Superiore.
L’uso della bicicletta, nelle diverse fruizioni, è qui assai incentivato con molteplici iniziative, in vari periodi dell’anno. Il ciclismo agonistico frequenta con continuità Riccione con diverse gare.
Il Giro prof ha posto qui arrivi di tappa nel 1933 con vittoria del francese Fernand Cornez, 1935 Giuseppe Olmo, 1952 il belga Rik Van Steennbergen, nel 1987 il suo connazionale Georges Vandenberghe e nel 1989 il polacco Lech Piasecki, primo nella cronometro partente da Pesaro.