L'emozione del Giro-E, un fratellino piccolo del Giro d'Italia, ma con la fortuna di poter transitare sulle stesse strade di prof. Percorso chiuso, scenografia unica, con i tifosi sulle strade pronti a darti un incitamento.
Bici elettriche, è vero, ma fatica genuina. Infatti, la maggior parte dei partecipanti non sono molto allenati, anche se nella pancia del gruppo si nascondono vari ex professionisti. Ospite fisso è ad esempio Max Lelli, il cinghialino della Maremma, oppure Andrea Ferrigato. Meno facile, ma succede anche quello, incontrare Gianni Bugno, che nella caldissima tappa di Stradella pedala in calzamaglia... i misteri del Gianni.
Tra i super appassionati che non mancano mai anche l'olimpionico Jury Chechi, lo sciatore Kristian Ghedina e vari imprenditori. In questo periodo di post Covid ha emozionato anche la presenza del Paziente Uno, Mattia Maestri.
L'iniziativa comunque quest'anno è stata entusiasmante, e si è snodata per 1.477 chilometri e 23.300 metri di dislivello positivo, in 21 tappe. Per la prima volta si disputa una crono, quella di Milano con la regolarità a squadre.
Ci sono state tappe impegnative, con le scalate del Giro, ma per fortuna in questa occasione basta azionare la batteria della bici assistita, ed anche la più dura delle salite diventa amica.
L'organizzazione è importante e il supporto ai partecipanti è di primissimo livello, quello che serve per vivere una giornata nel cuore e nell'emozione della corsa più dura del mondo nel paese più bello del mondo in modalità sostenibile.
Il Giro-E, infatti, ha fra i suoi scopi quello di promuovere l’utilizzo della bici elettrica nella vita quotidiana per una mobilità più sostenibile e di conseguenza ridurre il consumo di carburante di origine fossile e l’inquinamento.
Photo Lapresse - RCS Sport
Un viaggio nella cultura di un Paese, l'Italia, ricco di spunti, che quest'anno ha voluto celebrare Dante Alighieri, con la tappa di Foligno, dove nel 1472 fu stampata la prima Divina Commedia, i 100 anni dalla nascita di Alfredo Martini (tappa 12, Bagno di Romagna, anche tappa Gino Bartali).
Infine uno sguardo al futuro prossimo, con un appuntamento che rappresenta un'opportunità di rinascita per tutti noi che siamo stati duramente provati dal Covid con l'arrivo di Cortina d'Ampezzo, sede delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, entrambe toccate da questo Giro dei prof e dal Giro-E.