Il Tour de France è alle porte: fra una settimana si terrà a Nizza la presentazione ufficiale delle squadre e sabato 29 scatterà la corsa alla maglia gialla con la prima tappa (Nizza – Nizza di 156 chilometri).
Ieri in una conferenza stampa il sindaco di Nizza Christian Estrosi e il direttore della Grande Boucle Christian Prudhomme hanno comunicato quali saranno le misure di sicurezza che l’Amministrazione nizzarda e gli organizzatori del Tour de France adotteranno durante i giorni del Grand Départ.
Il 65enne primo cittadino ha anzitutto informato che da ieri sera è obbligatorio l’utilizzo della mascherina su tutto il territorio di Nizza, inoltre Estrosi ha sottolineato come nella città della Costa Azzurra siano proibiti assembramenti con più di 2500 persone: un divieto ancora più restrittivo rispetto a quanto emanato a livello nazionale dal Governo transalpino che invece proibisce eventi con più di 5000 persone.
Per ciò che concerne la presenza di pubblico durante la presentazione delle equipe che affronteranno il Tour de France, il sindaco ha ricordato che sarà predisposta una zona di 3800 metri quadrati attrezzata con sedie fissate al suolo e adeguatamente distanziate che potrà ospitare 1750 persone. In aggiunta, per evitare che gli appassionati si accalchino attorno a Place Massena, (location della presentazione, ndr) sono stati anche previsti dei pannelli oscuranti che delimiteranno la zona.
Dal canto suo Prudhomme ha sottolineato come la particolare situazione di quest’anno abbia obbligato a posticipare il Tour de France correndo in un periodo in cui il Giro di Francia non è mai stato disputato, è questa secondo il direttore della corsa francese la prima importante misura che è stato necessario prendere.
Prudhomme ha evidenziato anche come con la corsa in programma tra agosto e settembre ci sarà meno pubblico sulle strade e meno turisti in Francia. Verrà prestata molta attenzione soprattutto nelle tappe di montagna dove un servizio di sicurezza vigilerà: «In alcuni casi, per raggiungere le salite, non sarà possibile usare l’auto ma bisognerà farlo a piedi, in bicicletta o usando navette servizi di trasporto collettivo predisposti dall’organizzazione».
Il protocollo sanitario messo a punto da Aso in collaborazione con il governo francese si basa su una politica di test: tutti i corridori e i componenti dei team verranno sottoposti a test sia prima della partenza della corsa ma anche nei giorni di riposo e, aggiunge Prudhomme: «Per avere un accredito al Tour de France 2020, chiunque dovrà sottoporsi ai test. Avremo, per tutta la durata del Tour, un laboratorio medico mobile che ci permetterà di avere in maniera tempestiva i risultati dei test.»
E ancora: «Non avremo più il foglio firma e chiaramente sarà proibito chiedere autografi e selfie ai campioni. I corridori saranno obbligati a portare la mascherina fino a pochi minuti prima della partenza e anche il pubblico la dovrà portare. Distribuiremo mascherine e gel disinfettante e dagli addetti passeranno tra il pubblico per ricordarne l’importanza.
Ed infine una novità riguardante la premiazione: «La consegna delle maglie di leader avverrà alle spalle del podio, da un addetto della squadra e una volta sul podio nessuno si avvicinerà eccessivamente ai corridori».
photo Dylan Meiffret