Peter Sagan oggi compie 30 anni. Il fenomeno slovacco, unico corridore della storia ad aver vinto tre titoli mondiali consecutivi (2015 - 2016 - 2017), festeggerà correndo la prima tappa della Vuelta a San Juan in Argentina. Circondato dall'affetto dei tifosi e con il numero attaccato alla schiena, il capitano della Bora Hansgrohe in un giorno così speciale al nostro microfono fa un bilancio della sua vita fino ad oggi. Un po' filosofo e un po' rockstar, in perfetto stile Sagan.
30 candeline iniziano ad essere un bel numero. «Dei primi dieci anni della mia vita ricordo poco, quando ho compiuto 18 anni ero contento perchè è l'età in cui prendi la patente e ti senti grande, oggi che ne festeggio 30 sono più che contento perchè ho ancora (spero) tanta strada davanti a me e guardandomi indietro non ho alcun rimpianto».
Ti aspettavi di arrivare a questa età ed essere l'uomo che sei diventato? «A 20 anni guardavo mio fratello maggiore Milan, che ha 10 anni più di me, e speravo di diventare come lui. Per quanto riguarda la mia vita privata e quella professionale sono più che contento, le aspettative sono state superate dalla realtà. Sono stato bravo e fortunato».
Il traguardo di cui vai più fiero? «Mio figlio Marlon, senza dubbio».
Cosa vorresti ricevere come regalo? «Niente, se non hai aspettative non sarai mai deluso (sorride, ndr). Anche pensando in grande e agli altri non saprei che rispondere... Per il mondo non basta che una singola persona esprima un desiderio, dobbiamo darci da fare tutti insieme per risolvere i grandi problemi che deve affrontare la nostra società».
Come festeggerai? «Con la squadra. Questa sera ceneremo tutti insieme, essendo in gara non potremo fare nulla di speciale e dovremo andare a letto presto ma l'importante è la compagnia».
Cosa ti auguri per i tuoi prossimi 30 anni? «Di viverli, cioè che ci arrivo a 60 anni... (ride, ndr)».
Con il procuratore Giovanni Lombardi e l'addetto stampa Gabriele Uboldi ha scommesso che, da vera rockstar qual'è, tra i tre lascerà questo mondo prima lui, anche se di entrambi è più giovane di una ventina d'anni. Ovviamente tutti gli appassionati di ciclismo augurano invece a Peter Sagan, unico e insostituibile anche a parole, una vita lunga e ricca di tante vittorie sui pedali. Auguri campione!