In gruppo ci sono tanti papà e mamme per cui le feste sono un’occasione speciale da condividere con i propri bimbi. È il caso di Gianluca Brambilla, che in questi giorni si sta godendo la piccola Asia, che ad aprile compirà 4 anni.
Come sono cambiate le feste da quando sei papà?
«Rispetto al passato, fortunatamente, sono meno consumistiche. Non avendo la tv in casa, Asia non è a conoscenza di giochi particolarmente “di moda”, li impara dalle cuginette, ma non si aspetta di ricevere chissà che. Nella letterina a Babbo Natale ha chiesto solo un paio di stivali rosa della Decathlon per andare “sui campi”, come si dice dalle nostre parti, e dei libretti. Ha un problemino alla vista quindi gli schermi per lei sono off limits, ama trascorrere il tempo leggendo, è intelligentissima. Abbiamo la casa piena di libri e io sono il suo lettore ufficiale».
Dopo il Natale in Veneto, tornate a Montecarlo.
«Sì, dopo aver trascorso in serenità con la famiglia il 24 e 25 dicembre, oggi torniamo a casa così da poter sfruttare il clima più mite anche per gli allenamenti. L’ultimo dell’anno lo trascorreremo con qualche amico che verrà a trovarci, ma nulla di esagerato».
Anche perché l’inizio della stagione è ormai alle porte.
«Inizierò ad Abu Dhabi, poi ho in programma Strade Bianche, Tirreno-Adriatico, Tour of the Alps e Giro d’Italia. Voglio tornare a vincere, non mi interessa dove ma quando, vale a dire il prima possibile. Ed essere una buona spalla per Vincenzo. Spero che il nostro Giro, suo primo grande obiettivo, sia… più rosa che mai. Ho voglia di imparare da lui, di fregargli qualche trucchetto, anche se da quanto ho visto mi sembra “in linea” con quello che faccio io, è il talento che lo porta ad essere sempre lì davanti. Io mi impegnerò per tirare fuori il meglio di me e aiutarlo a stare più avanti di tutti gli altri».
Cosa ti auguri per il 2020?
«Di essere meno severo con me stesso. Tante volte mi stresso troppo per niente. Con il passare degli anni sto imparando che i problemi della vita sono altri, la bici è solo un “passaggio”».