Sembra davvero nata sotto una cattiva stella la tappa di martedì da Lovere a Ponte di Legno. Poche ore dopo l’annuncio dell’addio al Gavia (slavine continue e discesa impossibile da mettere in sicurezza all’origine della decisione) stamane Aprica si è svegliata come mai avrebbe immaginato, cioè con il forte boato avverito questa mattina alle 8 e provocato da una scossa di terremoto.
I sismografi hanno registrato una scossa alle 8:03:56 con epicentro a 7 km sud-ovest da Aprica. Secondo quanto riportato dal Centro Nazionale Terremoti, la scossa è avvenuta a 11 chilometri di profondità e aveva una magnitudo di 2.3. L’epicentro è stato individuato tra la Cima Fraitina e il Lago di Belviso. Per fortuna non si sono registrati danni a persone o cose.
Secondo alcune teorie il boato è generato dall’energia sismica generata dalla crosta terrestre che raggiunge a forte velocità l’atmosfera, parte di questa energia nel passaggio di materiale si trasforma in onda acustica. Alcuni lo chiamano effetto diapason, le vibrazioni in sostanza entrano in risonanza con altro materiale e generano onde sonore. Il boato generalmente è più forte in prossimità dell’epicentro dove l’energia che raggiunge la superficie è maggiore.
A proposito di Gavia, tanti i cicloamatori che sono saliti oggi sul gigante dele Alpi, da tutti i versanti. Ovviamente non hanno potuto scollinare ma hanno almeno potuto constatare di persona le condizioni di quella che avrebbe dovuto essere la Cima Coppi del Giro numero 102.