Vincenzo Nibali questa mattina partirà con un compagno in meno al suo fianco. Visti gli sviluppi dell'operazione Aderlass l'UCI ha notificato e sospeso con effetto immediato per potenziale violazione del regolamento antidoping: Kristijan Koren, impegnato al Giro d'Italia come gregario dello Squalo; Borut Bozic, ds della Bahrain Merida; Kristijan Durasek della UAE Team Emirates e in questi giorni in gara al Tour of California; e l'ex professionista Alessandro Petacchi, voce tecnica di Raisport alla corsa rosa.
A tutti questi atleti o ex viene contestato l'uso di metodi proibiti tra il 2012 e 2013, a parte a Durasek, il cui illecito risalirebbe al 2017. Il provvedimento è stato preso dalla federazione ciclistica internazionale in base all'Articolo 7.9.3 del Codice Antidping UCI. L'Union Cycliste Internationale e la Cycling Anti-Doping Foundation (CAFD), nel comunicato emesso poco fa, affermano di essere in stretto contatto con le autorià austriache e la World Anti-Doping Agency (WADA).
BAHRAIN MERIDA. Immediata la reazione del Team BahrainMerida attraverso un comunicato ufficiale: «Oggi siamo stati informati dall'UCI della potenziale violazione del regolamento antidoping da parte di due membri del nostro team, il corridore Kristijan Koren e il direttore sportivo Borut Božič. Le presunte violazioni riguardano le stagioni 2012 e 2013.
Il team sostiene rigorosamente la politica di doping a tolleranza zero e ha pertanto sospeso provvisoriamente entrambi gli interessati. Il team esegue sempre controlli medici approfonditi (incluso il controllo del passaporto biologico) di qualsiasi nuovo corridore ingaggiato. Il Team Bahrain Merida non commenterà più questo caso fino a che il procedimento formale non sarà concluso».
UAE EMIRATES. Anche la società emiratina ha emesso un comunicato riguardante la posizione di Durasek: eccolo. «Nella giornata di oggi la UAE Team Emirates è venuta a conoscenza dell’apertura di un fascicolo di investigazione da parte dell’UCI sul corridore croato Kristijan Durasek in merito a un suo coinvolgimento, negli anni passati, nell’affare austriaco Anderlass. Facendo seguito alla policy interna del team e all’indicazioni dell’Unione Ciclistica Internazionale, l’atleta viene sospeso con effetto immediato in attesa dello sviluppo delle indagini. Il team auspica che Durasek possa dimostrare la sua estraneità ai fatti. In caso contrario, verrà licenziato con effetto immediato».