Tappa dopo tappa il Tour de France continua a regalare forti emozioni. Dopo i Pirenei la corsa è arrivata al secondo giorno di riposo prima di ripartire per vivere l’intensa settimana finale. Ci saranno le Alpi da superare per poter raggiungere il podio finale di Parigi.
Per il momento Sidi guarda tutti gli avversari dall’alto della classifica. Sono i campioni della squadra Sidi i veri protagonsiti del Tour 2017. Lotta in casa Sidi: a Peyragudes Fabio Aru (Astana) ha sfilato la maglia gialla a Chris Froome (Team Sky), ma il britannico con gande determinazione due giorni dopo a Rodez è andato a riprendersela. Due facce, due uomini, due campioni, due stili diversi, due calzature diverse, ma un unico cuore quello di Sidi. Per Froome c’è la calzatura Sidi Shot, Fabio Aru ha scelto Sidi Wire. Due modelli che rappresentano il top della gamma Sidi per il ciclismo su strada. Tra i due campioni è questione di secondi, ora Froome comanda con 18” di vantaggio sull’italiano in una classifica ancora apertissima.
Al terzo posto a 23” c’è il francese Romain Bardet (Ag2r), che ha vinto la tappa a Peyragudes, quarto a 29” il colombiano Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac), primo sul traguardo di Chambery. E poi lo spagnolo Mikel Landa, sesto a 1’17”, che sta aiutando il suo capitano Chris Froome ma che ha dimostrato di avere gambe per poter puntare anche lui al podio. Senza dimenticare il polacco Michal Kwiatkowski lontano dai big in classifica ma davanti ogni giorno a lavorare per aiutare Froome a vincere. Con tutti questi campioni, e molti altri protagonisti in gruppo alla Grande Boucle, c’è Sidi.
Ma le soddisfazoni per Sidi non finiscono qui. Come dimenticare il tedesco Marcel Kittel (Quick-Step Floors), il re degli sprint di questo Tour, già vinciotre di cinque bellissime tappe che indossa anche la maglia verde della classifica a punti e che ha intenzione di tenersela stretta fino a Parigi. 2 maglie, la gialla e la verde, più 9 bellissime vittorie di tappa. Questo è il bottino di Sidi fino ad ora…ma la strada verso Parigi è ancora tanta così come la fame di vittoria di Sidi e dei suoi campioni.