Il campione del mondo Remco Evenepoel ha conquistato la penultima tappa del Giro di Svizzera, dedicando la vittoria a Gino Mäder, il corridore della Bahrain Victorious morto venerdì mattina in seguito alle ferite riportate durante una caduta nella quinta tappa della corsa.
«Non era questo il piano stamattina. volevo aiutare i nostri velocisti Tim Merlier e Bert Van Lerberghe, ma quando hanno visto che stavo bene e potevo farcela mi hanno subito detto di andare». Mentre affrontava da solo gli ultimi chilometri della frazione con arrivo a Weinfelden, il fiammingo non pensava ad un suo successo personale, ma a una dedica speciale per Gino Mäder e la sua famiglia. Ieri Evenepoel ha incontrato la madre del giovane corridore svizzero e come altri colleghi ha voluto rivolgere parole di conforto e un abbraccio.
«È stata una bella vittoria, ma non è questa la cosa più importante oggi. Era più importante onorare Gino e penso che questo sia stato il modo migliore per farlo. La mia testa non era sulla vittoria quando ho tagliato il traguardo. Ho pensato solo a Gino, alla sua famiglia e ai suoi cari. Questo era l’unico pensiero importante per me».
Remco ha anche spiegato che oggi non voleva correre come un “cecchino”, perché altri uomini di classifica hanno preferito non fare la corsa. Il belga ha avuto il benestare dalla sua squadra, così come i corridori che non si sono sentiti di attaccare, hanno ricevuto l’assenso da parte dei propri team. Non è la prima volta che il fiammingo vince in questo modo, i suoi attacchi da lontano sono ben noti, ma quello di oggi per molti aspetti ha ricordato la vittoria di Remco al Giro di Polonia, quando dedicò la vittoria al compagno Fabio Jakobsen, caduto in modo rovinoso durante la prima tappa della corsa.
Era il 5 agosto del 2020 quando Jakobsen finì contro le transenne dopo una spallata di Groenewegen e per lui ci furono molti momenti di apprensione e si temeva per la sua vita. Anche allora Evenepoel, per rendere omaggio al compagno di squadra, fu autore di un numero emozionante. «Lo so sembra un copia-incolla di quel giorno, ma questa volta è molto peggio. Fabio può ancora fare quello che gli piace con la sua famiglia, mentre per Gino non è più così. Ho deciso di dare tutti i premi che ho ricevuto per la mia vittoria alla famiglia di Mäder, è l’unica cosa che posso fare».
Il Giro di Svizzera nonostante il dolore per la perdita di Gino Mäder va avanti e domani ci sarà l’ultima tappa, dove verrà assegnata la vittoria finale.
«Domani cercherò di puntare alla vittoria finale. Voglio soprattutto avere buone gambe e vincere la tappa, e poi vedremo dove finirò. Mi rendo conto che sarà difficile prendere la maglia gialla a Skjelmose».