La seconda settimana di Giro d'Italia si chiude con l'ormai tradizionale tappa di montagna in città, la Seregno-Bergamo di 195 km. Dopo la partenza da Seregno si scalano senza quasi tratti di respiro il Valico di Valcava, Selvino (versante classico), Miragolo San Salvatore e Valpiana (Roncola).
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Attorno a Bergamo si percorrono due anelli con un passaggio sulla linea di arrivo prima dell’ultimo anello. Dopo la discesa dell’ultima salita (Valpiana) ci sono qui 9 km di avvicinamento alla città (gli unici pianeggianti di tutto il finale) e il classico passaggio della Città Alta fino all’arrivo.
Nell'ordine questi sono i Gran Premi della Montagna da affrontare:
km 46.4 - Valico di Valcava - m 1336 (1ª cat.)
km 98.6 - Selvino - m 946 (2ª cat.)
km 111.3 - Miragolo San Salvatore - m 945 (2ª cat.)
km 164.4 - Roncola Alta - m 970 (2ª cat.)
Gli ultimi chilometri porteranno il gruppo attraverso Bergamo Alta salendo alla Porta Garibaldi e poi (con 200 m in acciottolato) a Largo Aperto. Nella prima parte le pendenze sono sempre sopra il 10% (max 12%). In discesa la carreggiata è larga su fondo liscio. Ai 1800 m dall’arrivo svolta secca con breve
strettoia per il superamento della Porta Sant’Agostino. Dopo l’ultimo chilometro ampia curva a sinistra per immettersi nel rettilineo che conduce all’arrivo.
UN OCCHIO AL TERRITORIO
Animata e laboriosa, Seregno sta progressivamente cambiando aspetto dotandosi di installazioni e sculture contemporanee che colorano e vivacizzano le otto piazze del suo centro storico pedonalizzato. Opere che, insieme ai murales commissionati ad affermati esponenti della Street art, sono parti del progetto “Arte Intorno” ideato per portare l’arte negli spazi della vita quotidiana. Solenne custode della storia cittadina è invece il torrione campanario, detto anche Torre del Barbarossa, adibito a campanile per la Basilica San Giuseppe sebbene in origine fosse una torre di segnalazione.
Il Valico di Valcava fa onore al titolo di Terrazza della Lombardia e immette nelle valli bergamasche che saranno teatro di gran parte delle giornata in un continuo toboga tra di salite e discese. In Bassa Val Seriana, dove si trovano numerose aziende di abbigliamento sportivo tecnico tra cui Sitip, fornitore ufficiale delle maglie del Giro, è il Santuario della Madonna dello Zuccarello che cattura l’attenzione di chi predilige una pausa tra natura e misticismo. Si trova nei boschi a monte di Nembro poco distante dal Museo della Miniera e dell’Emigrante che racconta la faticosa storia recente di buona parte degli abitanti del luogo.A Selvino, attrezzata stazione turistica, si va a caccia (fotografica) di tesori nel Bosco dei cristalli, luogo di rara magia dove è frequente avvistare cristalli di quarzo che per la loro bellezza sono chiamati le “Stelle di Selvino”.
Bergamo è, insieme a Brescia, la Capitale italiana della Cultura 2023 e celebra l’evento con un fitto calendario di eventi. La scoperta della città può iniziare salendo sulla storica funicolare che porta alla Città Alta, luogo senza tempo dove si concentra la maggior parte dei monumenti. Piazza Vecchia è uno di quei luoghi da vere almeno una volta nella vita: il colpo d’occhio comprende il Palazzo della Ragione con la sua meridiana, il museo degli Affreschi, il Palazzo del Podestà e il Campanone, la torre simbolo di Bergamo. Bastano pochi passi, poi per entrare nel cuore religioso della città: la Piazza del Duomo con la Basilica di Santa Maria e la straordinaria Cappella Colleoni. Per sgranchirsi le gambe godendo belle visuali sulla città e la Pianura padana si passeggia poi sulle Mura Venete, cinque chilometri di grande bellezza.