Il 4 luglio 2022, nella puntata numero 121 del nostro podcast BlaBlaBike, avemmo l'onore di intervistare Patrick Lefevere in persona. Tra le domande che gli ponemmo, lo stuzzicammo sul tema grandi giri: in sostanza, gli chiedemmo se il fatto di puntare storicamente più sulle classiche che sulle grandi corse a tappe fosse una sua scelta precisa. La risposta del team manager della Quick Step fu elegantemente piccata, e noi giornalisti ci beccammo la pacata accusa di avere "memoria corta".
Fatto sta che, quasi si fosse acceso un interruttore in quel pomeriggio d'estate, ben presto sarebbe arrivata la vittoria della Vuelta con Evenepoel e ieri il Giro d'Italia si è aperto con un maestoso messaggio in chiave classifica generale. Della serie: rispondere sul campo (o meglio, sulla strada) lo stai facendo nel modo giusto.
Così Lefevere, parlando al microfono di Davide Cassani, si è coccolato il suo talento 23enne: «Remco voleva già la maglia rosa due anni fa ma poi ci fu quella brutta caduta. Sappiamo perfettamente quanto sia forte, oggi ne abbiamo avuto ulteriore conferma: battere un campione della cronometro come Ganna con venti secondi abbondanti di vantaggio, fenomenale! E i 43 secondi a Roglic? Un tale distacco gliel'aveva già rifilato alla Vuelta nella crono di Alicante, ed era ben più lunga di questa...»
Da più di vent'anni un belga non indossava il rosa, ora vedremo per quanto tempo Remco Evenepoel lo indosserà, e soprattutto se lo farà a Roma il 28 maggio.
Nel frattempo, avversari (e appassionati) avvisati: sarà un gran bel Giro.