«Portare la maglia tricolore sulle strade del nostro Paese durante il Giro d’Italia è un onore e un orgoglio» lo afferma con convinzione ed emozione Filippo Zana che con la sua Jayco AlUla si appresta ad affrontare l’edizione numero 106 della corsa rosa.
«Assieme alla squadra abbiamo preparato bene questo appuntamento, sono contento del mio stato di forma e mi auguro di essere al top della condizione nella terza settimana di gara in modo da essere con i migliori e portare in alto il tricolore». dichiara in conferenza stampa il 24enne vicentino.
Il campione italiano chiarisce però che il primo obiettivo per lui è quello di affiancare Eddie Dunbar «Per prima cosa sarà importante stare vicino Dunbar e fare il meglio possibile, non ho messo nel mirino una tappa in particolare però il Giro è lungo e vedremo come andrà, ovviamente cercherò di fare una buona classifica e una bella corsa».
Dunbar si dichiara felice di essere nel Bel Paese per correre il Giro d’Italia a cui aveva partecipato già nel 2019. «Sono al mio secondo grande giro dopo quattro anni d’assenza, nel mezzo ci sono stati infortuni e scelte del mio precedente team. Ho aspettato tanto questo momento, ed ammetto che per certi versi è stato anche un po’ frustrante non poter esserci. Probabilmente parto un po’ svantaggiato rispetto ad alcuni avversari che hanno potuto affrontare una grande corsa a tappe ogni anno, fare esperienza e crescere Ma ora sono qui e sono contento di esserci».
Dunbar continua: «La mia prima parte di stagione non è stata bellissima, ho lavorato per preparare al meglio il Giro. Personalmente non so quale sarà il mio livello rispetto agli avversari, i valori in allenamento sono una cosa ma il ritmo in gara è altro, sono tornato in corsa ai Paesi Baschi dove ho ripreso il ritmo e al Romandia mi sono sentito bene, mi auguro di avere una condizione in crescita».
Il ragazzo di Banteer evidenzia anche quali potranno essere gli obiettivi della Jayco AlUla durante le prossime tre settimane: «Proveremo a metterci in mostra attaccando ed entrando nelle fughe. Per ciò che mi riguarda penserò a fare la mia gara giorno dopo giorno, magari cercando di non perdere troppo tempo a cronometro».
Al fianco di Zana e Dunbar in conferenza stampa c’è anche Michael Matthews che descrive la sua prima parte di stagione come «Un giro sulle montagne russe, piena di alti e bassi. Sono andato bene in Australia poi alla Parigi Nizza ho dovuto fare i conti col Covid e al Fiandre sono caduto. La mia forma non è al livello che avrei voluto ma sono molto motivato».
Cosa potersi aspettare quindi dal 32enne di Canberra? «Penso di poter fare un po’ di tutto: sprintare a gruppo compatto o in volate ristrette. Posso andare in fuga o mettermi al servizio dei miei capitani, sia io che la squadra abbiamo ventuno opportunità di far bene».
Matthews dichiara il suo amore per l’Italia. «Da quando sono passato professionista forse ho passato più tempo nel vostro Paese che in Australia; essere al Giro è sempre molto bello, ricordo con piacere i momenti passati con la maglia rosa sulle spalle, spero di poter tornare a vincere qui».