Un festival della mobilità sostenibile presentato nell'Automobile Club Italiano? Un ossimoro solo per un occhio superficiale. Come fa notare infatti Marino Bartoletti, che ha tenuto a battesimo stamattina la conferenza stampa nella sede milanese dell'ACI, «Quattro ruote e due ruote sono sorelle che devono convivere nello stesso spazio». Gli fa eco il padrone di casa Geronimo La Russa, che pone la neutralità tecnologica negli spostamenti tra gli obiettivi principali dell'ente di cui è presidente meneghino. Obiettivi, come quello della mobilità sostenibile, che «non devono avere ideologie e non devo rientrare in uno scontro tra fazioni politiche» sottolinea la madrina di tutto questo: Ludovica Casellati, che in collaborazione con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani organizza la prima edizione di ECO - Festival della mobilità sostenibile. La manifestazione si terrà il 19 e 20 aprile a Padova, esattamente nel luogo dove la stessa Casellati nei giorni scorsi ha tenuto banco col Veneto Bike Forum, il centro culturale San Gaetano.
In quei due giorni patavini, si terranno convegni imperniati su tre parole d'ordine: infrastrutture, mobilità, logistica. Un appuntamento imperdibile per addetti ai lavori e stakeholder della "green mobility" e per chiunque abbia a cuore e lavori su questi temi. Tanto che il 19 sarà presente al "taglio del nastro" il Ministro dello Sport Andrea Abodi, successivamente interverranno il Ministro per le Imprese Adolfo Urso e il Ministro per l'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Fino a relatori stranieri di gran prestigio come il vicesindaco di Parigi Christophe Najdovski e l'inviato speciale dell'Onu per la sicurezza stradale Jean Todt.
Numerosi naturalmente gli sponsor e i partner, da Intesa San Paolo e Bosch a Legambiente e Confartigianato, fino a FIAB e tutti quelli che vedete rappresentati nel proseguimento del presente articolo. Così come, a sottolineare l'accuratezza della manifestazione, gli organizzatori sono stati supportati da un comitato scientifico di sette membri, tra professori ed esperti di tutti gli ambiti toccati: Antonella Galdi, Riccardo Capecchi, Simone Nuglio, Alessandro Tursi, Stefano Carrese, Andrea Ragona e Francesca Da Porto.
In attesa dell'appuntamento col festival a Padova, ecco gli interventi che si sono succeduti nell'odierna presentazione ufficiale nel capoluogo lombardo:
Arianna Censi, assessora a mobilità e trasporti di Milano: «Essere presenti come Comune sottolinea la qualità dell'iniziativa, che mette insieme partner che nella visione delle persone sono antagonisti. Invece no, l'obiettivo della sostenibilità riguarda la qualità della vita di tutti, l'aria che respiriamo tutti quanti. E questo dipende dalla nostra alleanza e dalla competitività delle aziende, che riescano a mettersi in gioco e investire per la transizione. Vogliamo trasformare 70mila posti di lavoro nell'automotive in altrettanti se non di più nell'industria dell'innovazione che combatte i cambiamenti climatici. Il festival ECO dev'essere anche "pop", la transizione ecologica dev'essere un fenomeno popolare. E questa dev'essere una linea comune, di maggioranza e opposizione insieme: raggiungere il risultato della liberazione delle strade e della restituzione del bello di Milano alle persone.»
Antonio Bobbio Pallavicini, vicesindaco di Pavia: «Mai come in questi anni il tema della mobilità sostenibile domina il dibattito pubblico. Ma è un affare complesso, che gli amministratori locali affrontano spesso in solitudine: si tratta di agire sulle abitudini dei cittadini, qualcosa di parecchio complicato. Eventi come ECO si inseriscono in questa importanza del tema nel dibattito, ed è fondamentale tenere il focus ben centrato sulla coesione sociale. Sui temi di ambiente, spostamenti, servizi, sicurezza energetica ed edilizia siamo troppo spesso costretti ad adeguarci a qualcosa che viene deciso da altri, e intanto siamo ancora indietro nel colmare un gap infrastrutturale importante. Il green deal è un obiettivo tanto corretto quanto difficilissimo: serve la coesione sociale. Massimi sistemi a parte, sulla mobilità sostenibile dobbiamo capire quali sono i vincoli che inducono le persone a spostarsi con l'uno o con l'altro mezzo: si può vincere la partita solo efficientando questo Paese e mostrando che la pubblica amministrazione sa andare verso scelte corrette.»
Neri Marcorè, testimonial di ECO: «Dopo il terremoto del 2016 organizzai il festival Risorgimarche, nel quale abbiamo esplorato zone non antropizzate con mezzi rigorosamente non a motore: o a piedi o in bicicletta. Per me è importante il ritorno alla lentezza, quella che la natura presuppone. Mi piace che le persone camminino o pedalino, sfruttando l'energia che abbiamo dentro e non quella dei motori a emissione. Sappiamo bene in che direzione sta andando il pianeta e dobbiamo mettere in campo tutto quanto è nelle nostre possibilità. Non c'è più tempo!»
Enrico Galletti, speaker di RTL 102.5: «Siamo felicissimi di essere la radio partner così bello e ricco di contenuti, noi promuoviamo da anni gli stili di vita sostenibili nei nostri programmi e interviste. Pensate a quanti cambiamenti umani sono cambiati negli anni per senso di responsabilità. E da noi giovani arriva una spinta fortissima in tal senso: la mia generazione non è rappresentata dai ragazzi che hanno imbrattato Palazzo Vecchio, ma dobbiamo lavorare tutti insieme perché emerga la vera spinta sostenibile della "generazione Z" che non è rappresentata da quei ragazzi.»
Ermanno Russo, responsabile commerciale regionale di Trenitalia: «Non ci siamo chiesti se partecipare a ECO, quello era scontato. Semmai ci siamo chiesti il "come". E la risposta è: da protagonisti. Non c'è mobilità senza integrazione, e alle biciclette si associano i treni, che sono elettrici e sempre di più si integrano al trasporto sulle bici e delle bici. Nei prossimi giorni metteremo sui binari il nuovissimo treno ibrido che abbiamo appena acquistato, ulteriore testimonianza che siamo protagonisti della mobilità sostenibile. Speriamo che dopo il 20 aprile si apra un dialogo permanente tra attori che sembrano concorrenti, ma non lo sono davvero.»
Federico Caleno, responsabile Enel X Way Italia: «Siamo la realtà di Enel più giovane, nata l'anno scorso per sviluppare l'ecosistema necessario a operare la transizione energetica. Quando c'è l'obiettivo comune, come la decarbonizzazione totale nel 2050, non esistono concorrenti. E ora che abbiamo un'opportunità come il PNRR dobbiamo correre e concorrere tutti senza perder tempo. Per questo abbiamo deciso con entusiasmo di supportare ECO. E subito dopo, il Giro E.»
Luca Piatto, responsabile rapporti col territorio di CONAI: «Siamo il consorzio nazionale degli imballaggi, ente nato per contribuire a gestire in maniera efficace e sostenibile i rifiuti urbani. Dato che crediamo che la sostenibilità delle città dipenda sia dalla gestione dei rifiuti che dalla mobilità, ci ha fatto particolarmente piacere essere coinvolti in ECO per poter raccontare un altro ramo della sosteniblità. Grazie a realtà come CONAI e come ANCI, che co-organizza ECO ed è pure nostro partner, l'Italia è uno dei Paesi più virtuosi per quanto riguarda lo smaltimento efficace dei rifiuti, al secondo posto in Europa solo dietro al Lussemburgo che però ha ben altre dimensioni. Nell'agorà del centro culturale San Gaetano il 19-20 aprile avremo anche una nostra mostra.»
Marco Boretti, vicedirettore generale di AON: «In azienda abbiamo 10 postazioni e-bike e continuiamo a mettere i dipendenti in condizione di raggiungere il lavoro facilmente coi mezzi e di lavorare in smart working quasi più che in presenza. Siamo un'azienda di consulenza e assicurazioni, ma in un'ottica di complementarietà siamo felici di far parte di una manifestazione come ECO.»
Infine, la chiosa di Vittorio Brumotti: «La bicicletta è anche rompere le linee e unire il mondo. Da più di 30 anni dico a tutti di pedalare e andare in bici, finalmente negli ultimi anni la gente mi ascolta e ci ascolta! Verrò molto volentieri a Padova per ECO»