Domenica scorsa a Cittiglio Vittoria Guazzini è stata una delle grande protagoniste del Trofeo Binda dove ha raggiunto un ottimo terzo posto alle spalle delle due atlete della Trek Segafrdo Shirin Van Anrooij ed Elisa Balsamo. Si celebrava la festa del papà e la dedica al suo “babbo” è stata immediata, quello di Cittiglio è un risultato per cui ha combattuto tanto e che conferma la sua capacità di esserci quando è questione di grandi classiche. Un segnale importante quello lanciato dall’atleta toscana fortissima in pista che la proietta direttamente alle corse del nord.
«Il Trofeo Binda è sempre stata una corsa che si addice bene alle mie caratteristiche, sognavo almeno un piazzamento e sono contenta che sia arrivato - ha spiegato Vittoria a tuttobiciweb -: tutti in gruppo volevamo fare una corsa aggressiva perché cercavamo di mettere in difficoltà Lorena Wiebes che già in questo inizio stagione ha dimostrato di essere fortissima. La mia squadra si è mossa davvero bene, in salita abbiamo cercato di scremare il gruppo anche grazie al super lavoro di Marta Cavalli che è rientrata dopo un lungo periodo di stop. Ad un certo punto in salita ho avuto un contatto con un’altra ragazza e sono caduta, ho solo toccato a terra senza conseguenze e semplicemente ho cercato di rimanere calma senza perdere la concentrazione. La Trek Segafredo e Shirin hanno fatto un gran numero, io la conosco bene perché agli Europei mi ha dato veramente filo da torcere, quando è partita ho capito che sarebbe stato veramente difficile andare a riprenderla e infatti alla fine non ci siamo riusciti. Ho provato a giocarmi la volata dando tutto quello che avevo, Elisa Balsamo è stata più forte e non posso che fare i complimenti a lei e alla squadra».
C’è soddisfazione nelle parole di Vittoria Guazzini che ha raggiunto il secondo podio stagionale e si proietta già verso gli altri grandi obiettivi. L’anno su strada non era iniziato benissimo, tornata dagli Europei su pista aveva esordito alla Setmana Ciclista Valenciana non al massimo delle forma, ma le è servito davvero poco per trovare il giusto colpo di pedale.
«Quando sono ritornata in strada dopo gli Europei non stavo benissimo, credevo che la preparazione non fosse andata molto bene, ma con l’aiuto della squadra ho deciso di procedere a piccoli passi senza strafare. È stata una scelta giusta infatti a fine febbraio ho colto un terzo posto a Les Samyn Des Dames che mi ha dato molta fiducia - prosegue Vittoria - esco dal Binda con un terzo posto che mi rende veramente molto felice e soddisfatta già per il bel risultato in sé, ma anche in prospettiva futura. Da settimana prossima inizia la campagna del nord, il 29 correrò la Dwars Door Vlaanderen, poi il Giro delle Fiandre e soprattutto la Parigi Roubaix. Non ho mai nascosto il desiderio di far bene nelle classiche e di vincere la corsa delle pietre, è una corsa che amo e mi ricordo la grande emozione quando l’ho corsa la prima volta. Per il momento l’amore non è tanto ricambiato, alla Roubaix 2021 è andato nel peggior modo possibile: la frattura della caviglia che ho rimediato mi ha precluso tanti appuntamenti su pista e l’inizio del 2022. Quest’anno vado alla ricerca di un risultato, non potrà andare tanto peggio del 2021»
Vittoria sogna la Parigi Roubaix, non l’ha mai nascosto e nemmeno ha mai smesso di crederci così come tutte le corse del nord per cui promette di dare battaglia. Ha un conto in sospeso con i settori di pavè e tra poche settimane avrà l’occasione di saldarlo.